Dopo essersi ritirato alla fine del mondiale 2001, Mika Hakkinen è stato più volte vicino al rientro in Formula 1, tant'è che in un'occasione risalì anche a bordo di una vettura, l'immancabile ed inseparabile McLaren. Non una delle tante che aveva guidato durante la sua vincente carriera in F1, ma a bordo di una McLaren Mp4/21, poiché a Woking - dopo l'addio di Raikkonen, direzione Ferrari e quello alla F1 di Montoya - si cercava un pilota da affiancare a Fernando Alonso, fresco di contratto con il team di Ron Dennis. 
A raccontare tutto ciò è proprio Mika Hakkinen, che ha raccontato il tutto in una lunga intervista alla Tv finlandese Unibet. Durante la lunga intervista, il finlandese spiega di aver si rinunciato, ma aggiunge anche che, al tempo, si sentiva ancora pronto per il mondo della F1: "Quando mi sono ritirato nel 2001, quello successivo era programmato per essere un periodo sabbatico, ma qualche anno dopo iniziai ad avere una certa sensazione. Mi sentivo mentalmente e fisicamente pronto per tornare in Formula 1. Ed essendo un due volte campione del mondo sapevo benissimo come sarei stato in grado di agire, mi sentivo molto in forma”.
Quando Hakkinen capì di essere ancora attratto da quel mondo, provò a mettersi in contatto con un team, che non era l'amata McLaren con cui era diventato campione del Mondo, bensì una rivale del team inglese, la Williams, anch'essa alla ricerca di un pilota. Mika, però, chiarisce, sin da subito, come le cose, con il team di Sir Frank, non siano andato per il verso giusto sin dall'inizio: "Cominciai delle trattative con la Williams, ma non portarono da nessuna parte e la cosa non mi piacque. In gran parte perché i negoziati vivevano di alti e bassi. I finlandesi sono persone molto concrete e se fai qualcosa ti dirigi direttamente al punto. Capisco che queste cose possono essere piuttosto complicate, ma dalla loro avrebbero potuto avere al loro servizio un due volte campione del mondo. Le questioni in gioco erano altre e non si trattava nemmeno di una quantità enorme di soldi. Cosa che era fuori questione per loro. Le ragioni che portarono alla decisione furono altre”.
Fonte: McLaren
Fonte: McLaren

Allora Hakkinen contattò Ron Dennis, in cerca di un pilota e sempre pronto ad offrire una possibilità al suo pupillo, al quale non aveva chiuso le porte nemmeno dopo il ritiro: "All’inizio del mio periodo sabbatico, la McLaren e Ron Dennis mi dissero che sarei potuto tornare in qualsiasi momento. Non dimenticherò mai quella sessione di prove. Conoscevo la pista e molti dei meccanici. Il giorno precedente mi recai al circuito per vedere in azione Lewis e capire quali cose erano cambiate durante la mi assenza. Se non ricordo male, alla fine della giornata ci fu un guasto relativo ad un dispositivo che gestiva l’elettronica del cambio. Questo sistema permetteva alla ruote di non bloccarsi quando si scalava marcia e si passava ad un rapporto inferiore. Dopo che il dispositivo si ruppe fui costretto ad utilizzarne uno vecchio, che però non era configurato per lavorare con il nuovo motore. Purtroppo, ogni volta che frenavo, le ruote posteriori si bloccavano. Dissi ai ragazzi che il guasto non aveva importanza, che avrebbero potuto tutto per il giorno dopo e iniziai la sessione in quelle condizioni. Era impossibile guidare al massimo, perché come detto le ruote si bloccavano. Provai per tutto il giorno, consapevole che non potevamo riparare il guasto perché ci mancava il pezzo di ricambio”.

Quel giorno a Barcellona, Hakkinen capì che non era più il momento di tornare in F1, anche se le abilità c'erano ancora. A distanza di dieci anni, il Finlandese Volante ne è convinto ancora di più, infatti conclude: "Mi dissi: Mika questa è la Formula 1. È una soluzione costante del problema, non è altro che soffrire. Voglio davvero tornare a questo? C’era una ragione per me. Se fossi tornato avrei dovuto aspettarmi gli stessi problemi. Menomale che il test non andò bene. Ho esordito in Formula 1 nel 1991 e ci sono voluti sette anni prima che riuscissi a vincere una gara. La stessa cosa sarebbe potuta accadere di nuovo e non avevo certo intenzione di penare per altri sette anni. Dopo aver vinto due Mondiali mi sentivo soddisfatto di quello che avevo fatto". 
Fonte: Mika Hakkinen official
Fonte: Mika Hakkinen official
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