Dopo tre anni di insuccessi e cocenti delusioni, sembra arrivata la parola fine al binomio McLaren-Honda. La collaborazione del team di Woking con Honda, annunciata in pompa magna da Ron Dennis a fine 2014 con il famoso hasthag #makehistoryagain per rinverdire i fasti avuti a fine anni '80 inizio anni '90, si concluderà a fine stagione. In questi tre anni la McLaren, scuderia storica della F1, è sprofondata nel fondo dello schieramento a causa dei molti problemi della PU Honda; il propulsore nipponico infatti ad un'affidabilità latente aggiunge anche una grave mancanza di potenza rispetto agli altri competitors. Dopo un 2015 disastroso, Honda sembrava aver imboccato la strada giusta l'anno successivo; nel 2016, soprattutto nel finale di stagione, l'affidabilità della PU aveva raggiunto un buon livello e le prestazioni, seppur non eccezzionali, permettevano almeno alla McLaren di competere a centro gruppo.

Per il progetto 2017 però i vertici Honda hanno deciso di stravolgere nuovamente i concetti chiave della loro PU, perdendo le poche certezze raggiunte; fin dai test pre-stagionali infatti la McLaren è andata incontro ad ogni sorta di problema tecnico, collezionando ritiri su ritiri. Neppure i numerosi aggiornamenti portati dalla Honda hanno risolto i problemi, con la McLaren che si trova al penultimo posto nella classifica Costruttori. Questo ha portato alla decisione di abbandonare Honda, rinunciando anche ai molti soldi che i giapponesi versavano nelle casse del team inglese.

Per il 2018 sembra che McLaren abbia già raggiunto un accordo con Renault, con trattamento pari a quello riservato alla Red Bull (cioè una PU uguale a quella del team Renault ufficiale). L'accordo è un triennale, si concluderà quindi nel 2020, quando queste PU saranno sostituite dai nuovi motori ancora in fase di studio. E Honda? Il colosso nipponico non abbandonerà la F1, ma andrà a equipaggiare le monoposto Toro Rosso, entrando quindi in orbita Red Bull; fornitura gratuita della PU e si parla anche di un contributo economico che entrerà nelle casse della scuderia di Faenza. Di sicuro sarà interessante vedere come lavorerà Honda senza la pressione di equipaggiare una scuderia storica e al centro dell'attenzione mediatica come la McLaren, soprattutto in chiave Red Bull; se la PU nipponica dovesse raggiungere dei buoni risultati, la squadra di Milton Keynes sarebbe pronta ad una partnership con Honda.

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