Il valzer di motori che sta interessando la Formula 1 è più fitto di un intrigo di mercato. Dopo l'addio della Toro Rosso alla Renault, pare che la casa francese sia in rotta di collisione anche con la Red Bull, casa madre della Toro Rosso. A questo punto la Red Bull per il 2019 sarebbe in procinto di passare ai motori Honda, proprio perché la Renault non ha intenzione di prolungare, ulteriormente, il contratto che lega il team di Enstone alla casa austriaca.
 
Tutto nasce dall'accordo tra Toro Rosso e Honda, con la Red Bull che è stata abile ad infilarsi e a trovare un'intesa con il motorista giapponese, nel caso in cui a Tokyo riuscissero a rimediare ai problemi che affliggono le unità termiche dalla nascita del progetto e che tanto han fatto penare la McLaren in questi tre anni. 
 
A questo punto entra in gioco la Renault che non avrebbe nessuna intenzione di prolungare la collaborazione con la Red Bull per il 2019 e il 2020, dopo che il marchio francese è stato costretto a interrompere la fornitura della sua power unit a distanza di un solo anno dall'inizio. Una crepa presente già da anni, e che l'accordo Honda-Toro Rosso ha soltanto fatto emergere. A questo punto, pare probabile che salti l'accordo tra Toro Rosso e Renault per l'arrivo di Carlos Sainz ad Enstone già dal prossimo Gp in Malesia, al posto di Jolyon Palmer, sicuro della sua permanenza nel team. 
 

Il matrimonio tra Red Bull e Honda, invece, sarebbe un ottimo colpo di marketing da parte di Dietrich Mateschitz che avrebbe la fornitura gratuita per entrambe le sue squadre, a cui si aggiungerebbe anche un compenso economico. In più, aumenterebbe la collaborazione tra Honda e Red Bull, che già sono legate da un ottimo rapporto in MotoGp, dove la casa delle bibite sponsorizza il team di Iwata.

Bisogno capire ora le volontà di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, che già stanno sacrificando un altro anno della loro carriera per aspettare il momento giusto, quello in cui la Red Bull si mostri a pari livello di Mercedes e Ferrari, in modo tale da lottare per il titolo. Per questo, bisognerà capire quali possano essere le intenzioni dei piloti, che, a fine 2018, hanno entrambi il contratto in scadenza e che, senza una solida base su cui lavorare, difficilmente resteranno a Milton Keynes. 
 
In Red Bull, comunque, si aspetta il 2021, anno in cui la Porsche dovrebbe fare la sua entrata nel circus, proprio al fianco del team delle bibite.