Sembra siano servite le parole di Sergio Marchionne, che poco meno di due settimane fa aveva minacciato di abbandonare il circus nel caso in cui FIA e Liberty Media fossero andate avanti con il loro progetto rivoluzionario in vista del 2021. L'amministratore delegato del Cavallino Rampante aveva spiegato che, per quanto fosse importante la F1 nell'economia della Ferrari - e viceversa - a Maranello non avrebbero tentennato minimamente nel caso in cui fossero arrivate delle regole in contrasto con la visione della Ferrari. 

Il team avrebbe potuto giocare anche un'altra carta, che è quella del veto, ma a quanto pare non sarà necessario, poichè ci ha pensato Ross Brawn a smorzare gli animi. La Ferrari non è stato l'unico team a lamentare un malcontento sulle nuove regole, poichè al fianco del costruttore modenese si sono schierati anche Renault e Mercedes, che temono un innalzamento dei costi di produzione, nel caso in cui dal 2018 si dovesse iniziare a pensare anche alle nuove regole del 2021. 

L'ex manager della Ferrari, allora, ha provato a gettare acqua sul fuoco, spiegando come, da parte di FIA e Liberty, ci sia la volontà di trovare un compromesso che non procuri svantaggi a nessuno: "Sappiamo molto bene che la Ferrari è una parte molto importante della Formula 1, si tratta di una realtà che conosco bene avendoci lavorato 10 anni. Il nostro compito sarà quello di trovare soluzioni che ci permettano di non perdere la Ferrari, e penso che ci riusciremo. Forse avremmo potuto presentare le regole in modo diverso, al fine di evitare degli aspetti conflittuali, forse mi sono espresso più come ingegnere che come diplomatico”.

In più, Brawn ha aggiunto che, per ridurre i costi, la proposta di standardizzare alcuni componenti non sarebbe male, anche se ci sarebbe la necessità di lasciare libertà ai costruttori per dare una certa identità ad ogni PU: "Riconosco l’importanza di poter mantenere l’impronta di un motore Ferrari, a Maranello devono poter dire ‘questo è il nostro motore’, e sono concorde sulla necessità di non creare problemi su questo fronte. Dobbiamo trovare una soluzione che accontenti anche le necessità di Sergio, e sarà importante capire quali sono le tecnologie che in Ferrari vogliono mantenere proprietarie anche per favorire il passaggio sulla produzione di serie. Ma non credo che le nostre proposte abbiano attraversato questa linea di confine. Comunque ci incontreremo, ne parleremo, e troveremo una soluzione che accontenti entrambe le parti”.

Sembra però improbabile che Liberty mantenga le attuali Power Unit, poco economiche, per niente rumorose e inaffidabili. Brawn è deciso a togliere di mezzo le inutili penalità in griglia, che danneggiano i piloti, a causa dei problemi di affidabilità delle vetture: "Il motore attuale è molto costoso, non fa il rumore che vorremmo, e sta contribuendo a creare una farsa con il sistema di penalità. In più con l’attuale regolamento non c’è nessun nuovo costruttore interessato ad entrare in Formula 1".

Infine, Brawn ha ammesso di temere un possibile addio di qualche costruttore tra gli attuali e dunque si è detto pronto ad ascoltare team e proposte: "Anzi, il rischio è che qualcuno tra coloro che sono attualmente presenti possa decidere di abbandonare, quindi qualcosa dobbiamo cambiare. Siamo disponibili ad ascoltare eventuali proposte, purché siano indirizzate verso un sistema più economico e più attraente per il pubblico”.