Arrivare alle porte dei playoff equivale a dire che si è entrati in dicembre e dicembre è sinonimo di neve. Proprio la neve è la vera protagonista della giornata n.14 della NFL. Letteralmente senza tregua, candidi fiocchi infuriati dalla tormenta si sono abbattuti sulla costa est degli stati uniti condizionando fortemente alcune delle prestazioni e dei risultati della giornata. Se la natura ha regalato un grande spettacolo ai tifosi chiusi al caldo nelle proprie case, molti sono i dispiaceri che queste condizioni climatiche hanno dato ai proprietari dei team, i quali hanno visto diversi dei propri giocatori incappare in infortuni di diverso genere (Peterson e Bush tra i nomi coinvolti).


Detroit 20 – Philadelphia 28:

Collocato nella città più colpita dal punto di vista climatico, il Lincoln Financial Field di Philadelphia ha regalato una partita al limite tanto ai giocatori quanto ai quasi 70.000 tifosi accorsi nonostante le condizioni artiche. Complice lo shock dovuto all'inconsueta tormenta di neve, la partita vede la prima segnatura solo dopo la metà del secondo quarto, momento in cui i Lions passano in vantaggio con una corsa di Bell (Conversione da 2 per l'impossibilità di calciare). Il terzo quarto con 6 punti per parte conferma l'ostilità del campo da gioco e sembra preludere a ben poche variazioni. Il quarto diventa invece il quarto degli Eagles. Dopo un'intera partita giocata sul piano delle corse, la squadra di Philadelphia trova le giuste chiavi per battere la difesa di Detroit. Mc Coy porta in end zone due palloni con una corsa da 40 yard prima e una da 57 poi.

Poco dopo ci pensa Foles correndo centralmente per una sola yard e dopo di lui è Polk a piazzare un'altro “big play” da 38 yards segnando il touch down che determina definitivamente l'incontro. Da registrare l'infortunio di Bush. Il polpaccio del RB, già soggetto a diversi fastidi la scorsa settimana, ha costretto il giocatore a lasciare definitivamente il campo da gioco. I tempi di recupero sono ancora da stabilirsi. Nonostante la sconfitta i Lions sono ancora in corsa per un posto nelle Wild Card. Differente la situazione per gli Eagles che con la loro vittoria salgono in testa al girone e in attesa della partita dei Cowboys, si aggiudicano (in proiezione) un posto nelle wild card. Se Philadelphia e Dallas dovessero vincere sia questa che la prossima settimana, la querelle tra le due squadre si risolverebbe solo alla 16esima giornata con lo scontro diretto.

 

Cleveland 26 – New England 27:

Non è la prima volta che questo 2013 obbliga i Patriots a tenere il fiato sospeso fino all'ultimo secondo. Nella partita contro i Saints durante la week 6 i Patriots erano riusciti ad aggiudicarsi la partita all'ultimo istante grazie ad un magico “winning drive” condotto da un'altrettanto magico Brady. Come quella sera, anche questa partita si è conclusa all'ultimo secondo ma in maniera un po' differente. La chance della vittoria era infatti nelle mani dei Browns o per meglio dire, nei piedi di Cundiff. Su un Gillette Stadium stranamente risparmiato dalla tormenta di neve, i Browns e Patriots sono stati protagonisti di una partita inizialmente abbastanza noiosa. Le uniche due segnature nei primi due quarti sono infatti stati due calci piazzati di Cleveland che hanno fissato il punteggio sul 6 – 0. Come spesso accade nel football, il terzo quarto è stato di gran lunga più coinvolgente.

A riaprire le danze ci pensano i Browns con un'azione da manuale di cui sono protagonisti Campbell e Barnidge. Diversi minuti dopo è ancora Campbell ad imbeccare uno dei suoi, Gordon, per un fantastico td pass di 80 yards. Sembrano spacciati i Patriots. Sembrano solidi i Browns. Ma come spesso accade quando si decide di guardare una partita dei Patrioti, ecco che Brady decide di fare sul serio e una partita a senso unico si riconferma a senso unico... ma nella direzione opposta. Inizia la danza del “no huddle” e arriva la prima segnature con Vereen su corsa. Brady – Edelman per la trasformazione da 2. Gostkowski per un calcio piazzato. I Patriots subiscono un'altra segnatura (Campbell to Cameron) ma Brady risponde con un bel drive e segna su Edelman. Un'onside kick riconsegna la palla ai Patriots. Brady di nuovo protagonista consegna ad Amendola e porta i suoi in vantaggio. Sotto di un solo punto e con un time out sprecato per contestare (con un “challenge”) l'onside kick precedentemente ricoperto dai Patriots, i Brown devono accontentarsi della zolla delle 47 yard per sperare che il loro K li porti alla vittoria. Il calcio piazzato è corto e il punteggio è definitivo. I Patriots si riconfermano la tenace squadra che sono e sembrano come sempre promettere grande spettacolo per i play off.

 

Seattle 17 – San Francisco 19:

Game of the week, la partita tra Seattle e San Francisco era stata accompagnata per tutta la settimana dalla domanda: “riusciranno i 49ers a spodestare i Seahawks dal trono della NFL?”. La risposta la da il risultato di cui sopra. La partita è stata molto tattica ma non per questo priva di segnature. Nonostante il primo quarto abbia visto due calci piazzati a favore dei 49ers, le squadre sono riuscite ad equivalersi completamente rendendo il campo da gioco una vera e propria arena dove le difese si sono date battaglia. Decisamente più movimentato, il secondo quarto ha visto la realizzazione di diversi TD.

Lynch segna correndo per 11 yards e porta i Seahawks in vantaggio per 7 a 6. Nulla di fatto nel successivo e lunghissimo drive dei 49ers. La palla nelle mani di Russell Wilson trova il rookie L. Wilson per un td pass di 39 yard e la prima marcatura in carriera per l'esordiente WR. E' il momento di reagire per San Francisco. Kaepernick non si fa attendere e tira fuori dal cilindro un lancio millimetrico che viene catturato da Anquan Boldin in end zone: 16 – 14 per i padroni di casa. Il terzo quarto è il quarto della concentrazione. Le squadre sanno che non possono permettersi errori e le difese si impegnano oltre l'immaginabile. Il risultato di tale atteggiamento è un perentorio 0 – 0 parziale che prelude ad un'altrettanto tirato quarto quarto.

A 4 minuti i Seahawks si portano in vantaggio con un calcio piazzato. Purtroppo la gioia della squadra più temuta dell'NFL dura oltre il tempo che Gore impiega per portare i suoi 49ers in red zone grazie ad una corsa magnifica. Da quella posizione Dawson non sbaglia e regala ai caschi dorati una vittoria che può dirsi meritata. Dal punto di vista play off la sconfitta di Seattle è completamente irrilevante. Molto importante invece la vittoria dei 49ers che guadagnano con certezza l'accesso alle wild card.

 

Miami 34 – Pittsbourgh 28:

Anche Pittsbourgh è stata innevata durante tutto l'incontro di domenica. La partita merita l'attenzione non solo perchè la vittoria dei Dolphins consente alla squadra di Miami di riportarsi “nell'Hunt”, cioè nella lista di squadre ancora in lizza per un posto nei play off, ma anche perchè con il primo touch down della giornata, un lancio di Roethlisberger per Sanders, il QB degli Steelers ha stabilito il nuovo record della franchigia per TD di passaggio (213) sorpassando il leggendario Terry Bradshaw. Non è soltanto per questo che la partita è risultata singolare. Nel tranquillizzarvi sul fatto che non è per Tomlin il protagonista di tale singolarità, vediamo assieme il perchè.

A seguito del TD pass che ha segnato il record di Big Ben, nel primo quarto si registra solo un calcio piazzato in favore di Miami. Un secondo quarto piuttosto noioso (sempre complici le condizioni climatiche) regala una sola segnatura di Miami grazie al passaggio di Tannehill per Clay. Le squadre vanno a riposo sul 10 a 7 in favore della squadra ospite. Al rientro in campo cambiano i ritmi. Sono ancora i Dolphins a portarsi avanti con una corsa di Thomas. A rispondere a tono ci pensa Roethlisberger con l'aiuto di Brown, segnatura che porta il record del QB a 214 TD pass. La palla lanciata da Tannehill nel drive successivo viene però catturata da Polamalu che mette a segno una delle sue perle acrobatiche riportando il pallone direttamente in end zone. Sul 21 – 17 in favore degli Steelers esce il carattere di cui i Dolphins si sono dimostrati capaci in questi mesi. Hartline imbeccato da Tannehill segna il TD del sorpasso. Roethlisberger risponde con un lancio per Cotchery riportando il risultato in favore degli Steelers. D. Thomas trascina i suoi con una corsa di 57 yards prima dell'exploit atletico-tecnico di Clay che riesce a rimanere in piedi dopo un doppio tackle e a segnare il TD del nuovo vantaggio.

Qui arriva l'episodio dell'incontro. Gli Steelers, ormai a corto di secondi e con 80 yards da percorrere scelgono di affidarsi ai trick play. Big Ben per Sanders, Sanders passa indietro per Cotchery, Cotchery consegna a Bell, Bell a Gilbert (OL) che la ripassa a sua volta a Roethliberger. Il QB di nuovo in possesso del pallone fa qualche yard avanti prima di passare la palla ad Antonio Brown il quale, una volta completata la ricezione, si lancia in una corsa senza domani. Rompe un tackle, poi un'altro. Sceglie di andare uno contro uno al Corner Back di fronte a lui. Finta dentro poi scarta sull'esterno. 25 yard dopo Brown festeggia in end zone per la segnatura e così fa tutto lo stadio. La festa viene però frenata dalla cattiva notizia: il WR nella sua corsa verso la meta aveva calpestato con il mignolo del piede la linea laterale del campo. Un finale spettacolare che vi consigliamo vivamente di andare a vedere su www.nfl.com con i vostri stessi occhi.

Altri Risultati

Minnesota 26, Baltimore 29

Indianapolis 28, Cincinnati 42

Atlanta 21, Green Bay 22

Cleveland 26, New England 27

Oakland 27, NY Jets 37

Detroit 20, Philadelphia 34

Miami 34, Pittsburgh 28

Buffalo 6, Tampa Bay 27

Kansas City 45, Washington 10

Tennessee 28, Denver 51

St. Louis 10, Arizona 30

NY Giants 14, San Diego 37

Carolina 13, New Orleans 31