Vavel in libreria - Cinquant'anni di lacrime e gioie firmate Udinese
Vavel in libreria - Cinquant'anni di lacrime e gioie firmate Udinese

C'era Dino Bruseschi che diede inizio al tutto, o quasi; ci fu un secondo posto che nessuno o quasi ricorda più, perché nei fatti arrivò la retrocessione per illecito sportivo; poi il sogno Zico, Causio, una squadra che sembrava destinata a iscriversi nell'elenco dei miracoli. Poi ci si sveglia, in tv c'è la Coppa Uefa e per la prima volta gioca anche l'Udinese.

Emozioni così è impossibile non ricordarle, sognarsele la notte, riviverle in una pausa caffè qualsiasi tra amici se sei tifoso vero. Ed é per questo che Marco Caineri, giornalista sportivo di Latisana, in provincia di Udine, e per anni cronista delle zebrette, ha deciso di racchiudere in un libro venti partite dei bianconeri, dal 1950 al 2004.

"Magica Udinese. Le partite dell'anima" (Edizioni Biblioteca dell'Immagine, 2004) é una vera "compilation" di emozioni lunghe 54 anni, dall'esordio in Serie A del club friulano fino all'approdo nell'allora Coppa Uefa.

In mezzo tantissimi ricordi e personaggi, come Aldo Olivieri, portiere dell'Italia campione del Mondo nel '38 e mister dell'Udinese quando raggiunse per la prima volta la massima serie; il derby con la Triestina nel '78, finito 6 a 0 per gli udinesi e i tifosi di casa che sfilarono alla fine con la bara rosso-alabardata.

In 178 pagine ci sono gli incontri che hanno fatto la storia a Udine: dal 3-2 contro la Sampdoria nel 1979 che incoronò la corsa delle zebrette dalla Serie C alla A in tre anni al 0-5 in casa del Genoa nel '83 dove il mitico Zico segnò la sua prima punizione, e l'intero stadio applaudì.

Ci sono poi i sogni europei, dal 1-2 contro il Bayer Leverkusen del 1999 che non bastò per superare il terzo turno di Coppa UEFA al 2-1 al Friuli nel 1997 contro l'Ajax, sempre in Coppa, partita epica ma non abbastanza per continuare il cammino in Europa. Il tutto sullo sfondo di una regione prima e dopo il terremoto, con gioie e provincialità in ogni dove.

Caineri racconta con un sentimento profondissimo i pianti di gioia e disperazione dei tifosi udinesi, sembra quasi che abbia immortalato quei momenti di sport in diretta già negli anni '50 e li ricordi ancora oggi.

Certo, ci sono anche le sconfitte, come quella con il Parma nello spareggio per risalire in A e perso, con incazzatura dei tifosi friulani che si erano fatti in macchina, sotto il sole cocente estivo, la strada per la trasferta. Ma poi tutto passa, anche se i nervi tesi rimangono, oggi più che mai peruna squadra che rimane ogni anno l'eterna crentola del campionato.

Chissà se tra dieci anni scriverà la nuova edizione aggiornata, con i vari Di Natale e Sanchez, ma i ricordi di quei momenti rimarranno sempre. Anche dopo mille ristampe.

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