Vince, e continua a convincere, il Napoli di Maurizio Sarri, che nella gara d'esordio della Serie A 2017/18 espugna il Marcantonio Bentegodi battendo la neopromossa Hellas Verona con un netto e perentorio 3-1. Gara dominata dal primo all'ottantesimo da parte degli ospiti, che sbloccano alla mezz'ora approfittando di un autorete di Souprayen, prima di chiudere la pratica con Milik poco prima dell'intervallo e con Ghoulam nella ripresa. Di Pazzini su rigore il gol della bandiera per gli scaligeri a dieci dal termine complice il solito calo di concentrazione dei campani. Prima vittoria per Sarri sulla panchina del Napoli alla gara d'esordio, successo che fa il pari con quello di mercoledì contro il Nizza e lancia ulteriormente le ambizioni della truppa partenopea in vista del ritorno in terra francese di martedì sera. 

Pecchia sorprende tutti e schiera Bessa in posizione di trequartista alle spalle di Verde e Cerci, mentre Romulo e Zaccagni sono le due mezzali ai lati di Buchel centralmente. Risponde Sarri con quattro cambi: Chiriches, Zielinski, Diawara e Milik dal primo minuto, mentre Hysaj recupera e staziona sulla destra.  

Come da previsione è il Napoli a fare la partita, la squadra di Sarri si insedia stabilmente nella metà campo dei veronesi e, dopo due minuti, sfiora il gol con Insigne: il Magnifico stoppa al limite e calcia di destro, non riuscendo ad angolare la conclusione. La pressione azzurra è costante ma sterile, con Ghoulam che rispetto al solito predilige molto più spesso la soluzione alta per la testa di Milik, marcato a vista da Ferrari ed Heurtaux a centro area. Il Verona stenta ad uscire dalla propria area palla al piede, con l'intensità del pressing ospite che spegne sul nascere le iniziative scaligere. E' Bessa, con la sua qualità, l'unico a far alzare il baricentro della squadra di Pecchia, ma Chiriches e Koulibaly fanno buona guardia.

E' sulla sinistra che il Napoli fa però la differenza: Insigne attacca Caceres costantemente, provando spesso la conclusione a giro; il suo destro, al minuto 18, termina di poco alto, mentre un minuto dopo è Nicolas a bloccare tuffandosi sulla sinistra. Hamsik prova a mettersi in partita dal limite, senza fortuna. Lo slovacco propizia la migliore occasione degli ospiti al venticinquesimo, quando ruba palla a Heurtaux e lancia Callejon in area di rigore: lo spagnolo finta la conclusione di destro e calcia di sinistro, ma debolmente tra le braccia di Nicolas con Milik tutto solo al centro. Il Verona è alle corde ed il Napoli alza ulteriormente i ritmi: Hysaj pennella per Insigne, la cui girata viene deviata in angolo.

E' il preludio al gol, che arriva due minuti dopo: sempre da corner sia Milik che Nicolas vanno a vuoto, ingannando Souprayen che insacca a porta sguarnita. Il vantaggio non dissuade i partenopei dal togliere il piede dall'acceleratore e, prima Insigne su punizione, poi Hamsik a giro, sfiorano il raddoppio, con gli scaligeri che sembrano accusare il colpo. Il gol è rimandato però di qualche secondo, perché Insigne è scatenato e propizia, in contropiede, il gol di Milik, abile a sfruttare l'assist perfetto del compagno e battere in controtempo Nicolas di destro. Nel finale si scuote il Verona, con Cerci che impegna Reina sul primo palo poco prima dell'intervallo. 

La pioggia accompagna l'inizio della ripresa, con il Verona che entra con un piglio maggiormente deciso in campo. Sul cross di Caceres dalla destra è Chiriches a salvare su Cerci, prima del mancino dell'ex granata che termina ampiamente a lato. Il Napoli non riesce ad uscire palla al piede come suo solito ed abbassa il raggio d'azione della propria manovra di una ventina di metri, legittimando la pressione degli scaligeri. Verde, lanciato nello spazio da Romulo, incrocia col mancino, testando i riflessi di un attento Reina. Sarri scuote i suoi e, dopo un minuto, Chiriches sfiora il tris sugli sviluppi di un corner. I partenopei tornano ad alzare i giri del motore e, sull'asse Insigne-Milik confeziona un'altra potenziale occasione da rete, sprecata dal napoletano.

Il polacco - positiva la sua prova - lascia il terreno di gioco dopo un'ora, cedendo il posto a Mertens. Il belga scalda il destro dopo un minuto in campo, Nicolas blocca centralmente. Gli ospiti riescono, con il passare dei minuti, a controllare decisamente meglio i ritmi della gara ed al 63' archiviano la pratica: Insigne serve Mertens in area, Nicolas chiude in uscita ma sui piedi di Ghoulam, che dal vertice dell'area piccola insacca sotto alla traversa per il tris napoletano. Gli ultimi venti minuti di gara sembrano pura accademia per i campani, con il Verona che stancamente si trascina fino al triplice fischio finale senza riuscire più a trovare le forze per abbozzare la pressione. Mertens prova ad iscrivere il proprio nome a referto da calcio di punizione, ma senza particolare precisione. 

Ci prova anche Insigne, per due volte, proseguendo la gara a distanza con Nicolas, che in entrambe le occasioni gli nega la gioia della marcatura. Il Napoli, apparentemente in controllo della gara, si distrae nel finale rischiando di compromettere quanto costruito: Hysaj atterra Bessa in area di rigore; rosso e rigore sono la giusta conseguenza, mentre Pazzini centralmente accorcia le distanze. Il Verona si scuote, d'orgoglio, nel finale, mentre i partenopei subiscono passivamente le iniziative degli incalzanti padroni di casa: sempre Pazzini sfiora la doppietta chiuso dal portiere iberico in angolo, sul quale Caceres gira verso la porta sfiorando il palo alla sinistra di Reina. Stessa sorte per la girata di Valoti a due minuti dal termine, prima dei quattro di recupero che trascinano la sfida verso il definitivo triplice fischio finale, con Sarri ed i suoi che possono tirare un sospiro di sollievo e festeggiare la prima vittoria stagionale. 

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