A sole due settimane dalla gara di Suzuka, il 23 ottobre si corre in America per la prima delle quattro gare che chiuderanno la stagione 2016 di F1. Nico Rosberg arriva ad Austin da leader indiscusso del campionato, con 33 punti di vantaggio su Lewis Hamilton. Al tedesco bastano tre secondi posti e un terzo posto per aggiudicarsi il titolo mondiale, l'inglese invece deve vincerle tutte per sperare nel titolo.

AUSTIN, LA VSC SALVA ROSBERG IN UNA GARA DOMINATA DA HAMILTON:

Negli Stati Uniti la Red Bull sembra di nuovo vicinissima alle Mercedes ma alla fine la prima fila è tutta argento, con Hamilton davanti a Rosberg, i due Red Bull e i due Ferrari. Al via Hamilton scatta finalmente bene e prende la testa. Ricciardo invece sfrutta un'indecisione di Rosberg per passare il tedesco e andare in seconda posizione. Più indietro Hulkenberg è costretto al ritiro in un contatto e Bottas fora. Nei primi giri, Ricciardo è minaccioso anche su Hamilton, ma poi l'inglese inizia a spingere e stacca tutti, mentre Rosberg non riesce ad avvicinarsi all'australiano. Dopo la prima tornata di soste, Verstappen (partito male) passa Raikkonen e sale in quarta posizione, avvicinandosi molto a Rosberg senza però riuscire a passarlo. Ricciardo e Raikkonen sono i primi a fare la seconda sosta, seguiti da Verstappen che però perde troppo tempo ai box per un'incomprensione con il team. Poco dopo l'olandese è costretto al ritiro per un guasto al motore. La direzione gara mette in pista la VSC, grazie alla quale il duo Mercedes e Vettel possono effettuare la loro sosta senza perdere troppo tempo. A guadagnarci è Rosberg che riesce a passare Ricciardo. Al giro 39 Raikkonen si ferma per la terza sosta, ma una gomma viene montata male e il finlandese è costretto al ritiro. Davanti non succede più nulla, mentre dietro la gara è animata dai sorpassi di Alonso su Massa e Sainz. Alla fine Hamilton vince la gara numero 50 in carriera, precedendo Rosberg, Ricciardo, Vettel, Alonso, Sainz, Massa, Perez, Button e Grosjean.

 

MESSICO, DOPPIETTA MERCEDES E GRAN BAGARRE PER IL PODIO:

In Messico Rosberg potrebbe laurearsi campione del mondo in caso di vittoria con ritiro di Hamilton, ma l'inglese fa di nuovo la pole. Rosberg riesce a partire secondo, precedendo i due della Red Bull, Hulkenberg e le due Ferrari, competitive in Q1 e Q2. Ennesima partenza caotica della stagione: Hamilton parte bene ma va dritto alla prima curva e taglia la pista per rimanere in testa, Rosberg viene colpito da Verstappen ed è costretto anche lui a tagliare per rimanere secondo, Sainz manda sull'erba Alonso e Wehrlein è costretto al ritiro per un contatto con Ericsson. Entra la safety car e Ricciardo scivola in ultima posizione per una sosta ai box. Alla ripartenza Hamilton scappa subito e si avvia ad una gara solitaria, mentre Rosberg non riesce a staccare Verstappen: il loro duello proseguirà per gran parte della gara. Tra il giro 13 e il giro 33 si fermano anche gli altri cinque big, con Hamilton che tiene la testa su Rosberg, Verstappen, Ricciardo, Raikkonen e Vettel. Gli unici due che vanno su due soste sono Ricciardo e Raikkonen: entrambi rientrano in pista dietro a Hulkenberg ma lo passano (Ricciardo velocemente, Raikkonen a tre giri dal termine). Dopo 50 giri di attesa e di studio, Verstappen prova a passare Rosberg ma va lungo e rimane dietro. A quel punto il tedesco inizia a spingere e stacca l'olandese, che nel frattempo perde terreno su Vettel. Mentre davanti ci si avvia ad una doppietta Mercedes, dietro inizia una furiosa battaglia a tre per il podio. Vettel si incolla a Verstappen ma viene a sua volta ripreso da Ricciardo. Al giro 68 Verstappen va lungo e taglia la prima curva scatenando l'ira di Vettel, che chiede che la posizione. Verstappen però non cede e permette a Ricciardo di avvicinarsi a Vettel. L'australiano tenta l'attacco e il tedesco si difende in maniera non consentita. Hamilton vince davanti a Rosberg. Verstappen giunge terzo ma viene penalizzato di cinque secondi. Sul podio ci sale Vettel ma nel post gara viene penalizzato di dieci secondi terminando alle spalle di Verstappen, Ricciardo ringrazia e si prende il podio. Raikkonen, Hulkenberg, Bottas, Massa e Perez completano la zona punti.

 

BRASILE, HAMILTON DOMINA MA IL PROTAGONISTA È MAX VERSTAPPEN:

Rosberg vincendo in Brasile si laureerebbe campione del mondo, ma in pole c'è di nuovo Hamilton, che precede lo stesso Rosberg, Raikkonen, Verstappen, Vettel e Ricciardo. Il giorno della gara c'è un diluvio e Grosjean si schianta addirittura nel giro di schieramento. Per motivi di sicurezza si parte in ritardo e dietro la safety car. Al giro 7 inizia la vera gara con Verstappen che passa subito Raikkonen e Vettel, che va in testacoda finendo in coda al gruppo. Il tedesco va ai box e tenta la follia delle intermedie, imitato da Magnussen e Button. Poco dopo Ericsson si schianta all'ingresso della corsia box e la safety car torna in pista. Verstappen e Ricciardo ne approfittano per montare anche loro le intermedie ma l'australiano entra ai box quando non è permesso e si prende una penalità. Hamilton è ancora in testa davanti a Rosberg, Raikkonen e Verstappen. Alla ripartenza Massa supera Gutierrez in anticipo e viene penalizzato, ma il colpo di scena è l'incidente di Raikkonen sul rettilineo del traguardo. La direzione gara opta per la bandiera rossa e obbliga tutti a ripartire con gomme full wet. La gara riprende ma Hulkenberg è costretto ai box per una foratura e Palmer centra Kvyat in regime di safery car e deve ritirarsi, costringendo i commissari ad una nuova bandiera rossa. Dopo mezzora di pausa si riparte e Verstappen si inventa un sorpasso assurdo all'esterno di Rosberg alla esse Senna, per il quale vincerà il FIA action of the year. Verstappen prova ad avvicinarsi anche ad Hamilton, ma qualche giro dopo perde il controllo della vettura all'ultima curva riuscendo con un salvataggio miracoloso a non toccare il muro e a rimanere in seconda posizione. Verstappen tenta l'azzardo per vincere e monta le intermedie, cedendo il secondo posto a Rosberg. Al giro 50 Massa si schianta all'ultima curva ed è costretto al ritiro. Di nuovo safety car e Verstappen torna ai box per montare le full wet. Ora l'olandese è undicesimo e la sua gara sembra rovinata, ma alla ripartenza inizia una rimonta spettacolare, girando due secondi più veloce di tutti gli altri con traiettorie che riesce a tenere solo lui e in soli 13 giri riesce a tornare in terza posizione. Hamilton e Rosberg però sono troppo lontani e l'inglese vince tenendo aperto il mondiale e diventando il secondo pilota di sempre come numero di gare vinte. A Rosberg secondo basterà un podio nell'ultima gara per vincere il titolo. Gli occhi di tutti però sono su Verstappen, giunto terzo con una gara spettacolare. Chiudono la zona punti Perez, Vettel, Sainz, Hulkenberg, Ricciardo, Nasr (primi punti per la Sauber) e Alonso.

 

ABU DHABI, HAMILTON LE PROVA TUTTE MA IL TITOLO LO VINCE ROSBERG:

Rosberg arriva ad Abu Dhabi con 12 punti di vantaggio su Hamilton. Lewis, se vuole avere speranze concrete di laurearsi campione del mondo, deve vincere la gara e sperare che qualcosa vada storto al suo compagno. L'inglese fa il suo e conquista la pole, ma Rosberg è in prima fila con lui. Ricciardo terzo e Verstappen sesto rischiano e partono con le supersoft per provare a fare una sosta in meno. Pochi giri e Button alla sua ultima gara è costretto al ritiro per un problema alla sospensione. Al via Hamilton tiene la testa davanti a Rosberg, mentre Raikkonen passa Ricciardo, con Verstappen che va in testacoda e termina ultimo. L'olandese non si perde d'animo e inizia subito a rimontare. Mentre Ricciardo non riesce a far durare le sue gomme ed è costretto a fermarsi insieme agli altri big, Verstappen riesce a resistere in pista con le supersoft e grazie a questa strategia si ritrova addirittura in seconda posizione dietro ad Hamilton e davanti a Rosberg. A questo punto tutti dovranno fare solo un'altra sosta e Rosberg si ritrova bloccato dietro a Verstappen, con Raikkonen e Ricciardo che si avvicinano. Perdere il terzo posto per Rosberg significherebbe perdere il mondiale, quindi il tedesco per mettersi al sicuro tenta il sorpasso su Verstappen e lo passa con una manovra aggressiva. Tra il giro 20 e il giro 29 vanno ai box i due Mercedes, i due Red Bull e Raikkonen, rientrando in pista dietro a Vettel ma nello stesso ordine in cui erano prima della sosta ad eccezione di Ricciardo e Raikkonen (con l'australiano che ora è davanti grazie all'undercut). Hamilton a questo punto tenta il tutto per tutto e inizia a girare volontariamente con tempi non competitivi per bloccare Rosberg e permettere agli altri di avvicinarsi. Mentre i due Mercedes e i due Red Bull sono molto vicini tra di loro, davanti Vettel approfitta della strategia di Hamilton per allungare il suo stint e non perdere tempo, pur avendo gomme molto usurate. Al giro 38 il tedesco si ferma, passa subito Raikkonen e con gomme più fresche inizia a recuperare un secondo al giro sul quartetto di testa. Dalla Mercedes invitano Hamilton ad andare più forte ma l'inglese, invece che accelerare, rallenta sempre più. Ricciardo intanto si stacca dai primi e viene passato da Vettel. Il tedesco è furioso e a cinque giri dalla fine passa anche Verstappen per poi attaccarsi alle due Mercedes. Al penultimo giro Vettel attacca Rosberg ma il pilota della Mercedes riesce a difendersi. Non ci sono altri cambiamenti e i primi quattro arrivano sul traguardo separati da un secondo e mezzo. Hamilton vince la gara ma il vero vincitore è Rosberg, che con il secondo posto si laurea campione del mondo per la prima volta in carriera. Vettel chiude il podio davanti a Verstappen, Ricciardo, Raikkonen, Hulkenberg, Perez, Massa e Alonso. Si chiude il mondiale di F1 2016 con Rosberg campione per soli 5 punti su Hamilton. A soli 5 giorni dalla fine del mondiale la sorpresa: Nico Rosberg lascia la F1 da campione del mondo in carica.