Un turno frenetico e ricco di continui colpi di scena e di cambi di padrone, nelle qualifiche della Moto2 del Gran Premio di Argentina, secondo appuntamento del campionato del mondo. E alla fine, sul circuito di Termas de Rio Hondo è Miguel Oliveira a guadagnare la pole position, partendo in prima fila davanti a Franco Morbidelli e Alex Marquez. Si tratta della prima pole position di sempre per la KTM nella categoria di mezzo. Ottima sesta posizione per Mattia Pasini, il quale in una fase delle qualifiche sembrava poter dominare, mentre un Lorenzo Baldassarri in costante calo minuto dopo minuto è solo decimo.

Si parte con Marquez che parte fortissimo ed emula in un certo senso il fratello, stampando cioè un tempo inarrivabile per tutti. Sono Cortese ed Hernandez a restare meno lontano rispetto al capofila, con il tedesco che stacca il colombiano e con la colonia italiana aperta da Bagnaia e chiusa da Corsi: quattro azzurri alle spalle del terzetto di testa. La pista bagnata penalizza e non poco anche Tom Luthi, il quale risale lentamente la china e verso la metà della sessione chiude la Top 10, mentre è decisamente più performante Kent, che prima stacca il quinto tempo e poco dopo si porta addirittura secondo, sfondando il muro del secondo di ritardo da Marquez. In difficoltà ancor più evidenti, almeno in avvio di qualifiche, è Franco Morbidelli che rimane fuori anche dalla virtuale zona punti ma con il proseguio dei tentativi accorcia il suo divario dalle primissime posizioni. 

Iniziano a scendere in pista i primi piloti con le gomme slick, come ad esempio lo stesso Morbidelli che entra in Top Ten ma anche Baldassarri, che sale in terza piazza e fa capire che il tempo è sempre più fattibile anche con la mescola da asciutto. Soprattutto il primo tratto di pista consente di abbassare i tempi, Cortese sale in testa ma viene subito sopravanzato da Pasini e le carte tornano a mescolarsi quando mancano circa 20 minuti alla bandiera a scacchi. Va fortissimo il riminese che è anche il primo a scendere sotto l'1'54", mentre a proposito di fratelli d'arte spunta Viñales mentre Marquez ancora non entra subito in sintonia con le nuove condizioni. Risale benissimo la china anche Baldassarri, mentre in testa continua il duello tra Cortese e Pasini, che si tolgono a vicenda il primo posto prima dell'arrivo di gran carriera dell'altro azzurro e soprattutto del fratello di Marc, che torna davanti all'improvviso.

Si entra nell'ultimo quarto d'ora di prove con l'exploit di Kent e soprattutto dei nostri portacolori: per un giro troviamo Pasini davanti a Baldassarri e a "Pecco" Bagnaia, ma la situazione cambia di continuo con il passare dei giri. A dieci minuti dalla bandiera a scacchi c'è la strana coppia composta da Syahrin e Oliveira davanti a tutti, poi prova a battere un altro colpo anche Alex Marquez in un turbinio di emozioni e di cambi in testa alla classifica che non si fermano mai, e nel quale rientra all'improvviso anche Tom Luthi, prima di un nuovo acuto da parte di Baldassarri. Il portoghese sulla KTM stampa poi un tempo clamoroso e si porta dietro un gruppetto di "big", tra cui l'azzurro e il redivivo elvetico, il cui connazionale Aegerter risale all'improvviso. Ritroviamo lassù anche Morbidelli, il quale si avvicina al leader, poi l'ultimo giro sotto bandiera è rovente: Oliveira e Marquez non si migliorano, l'azzurro si pianta e Pasini sale in sesta posizione diventando l'unico a salire in classifica in maniera rilevante.

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