Qualifiche bagnate in MotoGP vogliono significare da sempre una cosa sola: c'è una chance di ben figurare per tutti. In realtà, il poleman del gran premio dell'Argentina è una faccia ben nota, cioè Marc Marquez, che realizza un giro pari a 1:47.512, dando 7 decimi alle sorprese Karel Abraham e Cal Crutchlow, separati da appena 3 millesimi. Quarto scatterà domani un coriaceo Danilo Petrucci, da sempre molto a suo agio in condizioni di pista bagnata e lontano 1.3 secondi dal tempo straordinario di Marquez, seguito dalla Honda ufficiale di Dani Pedrosa, quinto, e dalla Yamaha di Maverick  Vinales. Solo settimo Valentino Rossi, da cui ci si poteva aspettare di più su pista umida, mentre chiudono la top ten Aleix Espargaro, Loris Baz ed Alvaro Bautista.

Q1​ - La prima manche delle qualifiche in Argentina comprende insolitamente anche alcuni big che non erano riusciti nelle libere a stare nei primi dieci, condizione che garantisce direttamente l'accesso alla lotta vera e propria per la pole in Q2: tra questi insoliti partecipanti alla Q1 figurano Dovizioso, Rossi e Lorenzo, ed accedendo solo i primi due alla Q2 si preannunciava una grande lotta al millesimo. Una difficoltà in più per tutti è data dall'asfalto bagnato a causa della pioggia caduta prima e durante le FP4, condizione che solitamente sfavorisce Lorenzo, ma nelle fasi iniziali del turno in sella alla sua Desmosedici sembra ben figurare, come fa anche Jack Miller, da considerare invece quasi uno specialista del bagnato, salvo poi perdersi entrambi. Si mette davanti a tutti un grande Dovizioso, con un gran giro in 1:49.488, pregustando già l'accesso in Q1 con diversi minuti di anticipo. Ma la grande lotta nel finale cambia le carte in tavola: a spuntarla inizialmente è Rossi, che realizza il miglior tempo provvisorio della Q1 in 1:49.421, ma dopo pochi secondi Pedrosa ​lo abbassa girando in 1:49.235, mettendo a sorpresa fuori dai posti utili per accedere in Q2 Dovizioso, che dunque scatterà solo 13°. Il malcontento in Ducati diventa notte fonda se si pensa che Lorenzo, che sembrava poter lottare con gli altri, mentre i vari piloti miglioravano il proprio tempo, non è riuscito a replicare, motivo per cui scatterà solo 16°.

Q2​ - I due piloti acceduti alla seconda manche hanno il piccolo vantaggio di avere un feeling maggiore con la pista umida nei primi giri, ma la pista si asciuga rapidamente, motivo per cui ai box si preparano le seconde moto con configurazione da asciutto per chi vorrà rischiare. Marquez si prende la leadership in modo autoritario con un 1:48.571, un tempone che sbaraglia la concorrenza e crea un gap quasi incolmabile, mentre tutti rientrano a montare una nuova gomma rain, abbandonando l'azzardo delle slick. Si torna in pista per l'attacco al tempo finale, e spaventosamente Marquez abbassa il tempo a 1:47.512 e fa sua la pole position, seguito da uno strepitoso Abraham a 7 decimi, con Crutchlow che lo segue da vicino. Vinales è sesto, Rossi settimo, e la differenza tra i due è stata praticamente annullata dalle condizioni meteo, essendo separati da una manciata di millesimi, mentre delude Iannone, che non va oltre il 12° tempo.

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