Si legge tanta soddisfazione sul volto di Giancarlo Minardi al termine della due giorni degli Historic Minardi Day, l’evento storico voluto dal manager faentino, che ha scritto una piccola, ma importante, parte della storia dei motori. Ormai gradita conoscenza di Vavel, Minardi ha parlato dell’evento e del suo esordio in pista con una monoposto.

Nonostante la pioggia che si è abbattuta copiosa sul circuito del Santerno, tante le vetture e gli appassionati accorsi all’evento, come sottolinea lo stesso Gincarlo Minardi, che descrive così la seconda edizione degli Historic Minardi Day: “Abbiamo lavorato per far tornare a Imola il fior fiore della F1 del passato. Macchine che i ragazzi di oggi non hanno mai visto, né in pista né in strada e il risultato è stato eccezionale sotto questo punto di vista. Tanti i collezionisti presenti qui con le loro auto, tanti i piloti Minardi e non, che mi hanno onorato e mi onorano con la loro amicizia e con l'affetto che mi hanno mostrato in questo weekend. Purtroppo la pioggia ha rovinato un po’ tutto, compreso il concerto dell’amico Max Gazzè, ma ci ha insegnato tante cose. L'obiettivo sportivo è stato raggiunto alla grande, per il resto pazienza.”

Fonte: Minardi.it

Oggi si inizia a correre a 16/17 anni, ma Giancarlo Minardi ha aspettato 70 anni per salire a bordo di una vettura a ruote scoperte e soprattutto 30 anni per salire su una Minardi. Il grande manager romagnolo aveva corso solo nei rally o nelle corse in salita, ma mai con un prototipo. Frits Van Eerd, amico di Minardi e collezionista, ha appoggiato il progetto di Minardi e gli ha messo a disposizione una delle tante Minardi possedute, ovvero una Minardi 192Lamborghini. Ed è proprio Minardi a raccontarci la sua esperienza: “Effettivamente a 70 anni qualcosa di nuovo bisognava farlo. Fino ad ora non avevo mai provato né una F1 né una mia vettura, l’amico e collezionista Frits Van Eerd mi ha messo a disposizione tutto e mi è sembrato doveroso ringraziarlo facendo un giro. È stata un’esperienza bellissima, ovviamente ho fatto il record della macchina di F1 più lenta a Imola, ma anche questo è un motivo di soddisfazione, credo di aver fatto un bel record.” (sorride ndr.)

Tanta autoironia e tanta simpatia, questo è ciò che contraddistingue Giancarlo Minardi e tutti i suoi ospiti e su un’edizione 2018 il proprietario del team dice: “Se Dio vorrà, l’anno prossimo saremo tutti qui”.

La speranza, da parte di tutti i presenti, è quella di rivivere un’edizione 2018 appassionante e divertente come questa, magari con un clima più clemente, che non disturbi i vari eventi.