Jonathan Rea non è sazio e dopo la conquista del titolo iridato a Magny-Cours, punta dritto al successo in terra di Spagna, in quel di Jerez de la Frontera, dove non ha mai vinto in carriera. Il nordirlandese, però, vuole sopperire a questa mancanza e per evitare problemi, decide di dettare il passo e tirare al limite già dal venerdì, come dimostrano i risultati delle prime due sessioni di prove libere. 

Se nella prima sessione di prove, il cannibale britannico regola il connazionale Alex Lowes, nel secondo turno Rea anticipa il compagno di team, Sykes. Bene, comunque, le due Yamaha, con Van der Mark che sigla il terzo crono nella FP2, mentre tra gli altri brilla Melandri, 3° nelle FP1 e 4° nella seconda sessione. 

FP1 - Nella prima sessione, la lotta è tra Melandri e Rea, che subito stampa il miglior tempo, ma deve aspettare i minuti finali della sessione per siglare il miglior giro della sessione in 1'40.291, con il quale rifila  decimi netti ad Alex Lowes, primo inseguitore del Campione del Mondo, a bordo della R1 ufficiale del Team. 

Terzo tempo, a soli due millesimi da Lowes, per Marco Melandri, in 1'40"893, che si piazza davanti ad un ottimo Eugene Laverty, che, spinto dalla sua Aprilia, copre i 4423 metri di Jerez in 1'40.896, a 3/1000 da Melandri. Completa la Top5 Michael Van der Mark, con la seconda Yamaha, in palla in questa prima sessione. Alle spalle dell'olandese, capace di fermare le lancette in 1'41.102, chiude il pilota di casa Roman Ramos, fresco di rinnovo e sempre in palla a Jerez. Il centauro Kawasaki si ferma a 9 decimi da Rea, ma si mette dietro Chaz Davies, in ritardo di 913/1000 rispetto al rivale, ma comunque davanti a Tom Sykes, suo rivale per il 2° posto. Chaz, infatti, è 7°, mentre Sykes è 9°, anticipato anche dall'altro spagnolo, ovvero da Jordi Torres, in 1'41.330. 

Completa i primi 10, Lorenzo Savadori, davanti a Xavi Forès e Raffaele De Rosa, davanti ad un brillante Guintoli, 13° al ritorno in sella. 15° tempo per Russo, davanti ad Andreozzi, mentre Giugliano e Badovini chiudono la classifica di una sessione dove si è rivista in pista anche una moto marchiata Suzuki, portata in pista da Schmitter, svizzero autore del tempo di 1'59.019, ben al di sopra del 107%. 

 

FP2 - Così come le FP1, anche il secondo turno di prove libere, si chiudono nel segno di Jonathna Rea. Il nordirlandese mette subito in chiaro le cose, stampando il miglior tempo all'inizio della sessione e mantenendo la leadership per tutti i 60' di sessione, nonostante una caduta che lo vede protagonista alla curva 8. Il centauro Kawasaki anticipa il compagno di team, Tom Sykes, che chiude a 453/1000 dal tempo di 1'40.435, messo a referto da Rea, che nel finale prova a migliorarsi senza successo. 

Terzo riferimento per Michael Van der Mark, che conferma le potenzialità della Yamaha e si ferma a soli 2/1000 dalla seconda Kawasaki e a 455 millesimi da Rea. Marco Melandri segue l'olandese e ferma il cronometro in 1'40.935, tempo di mezzo secondo più lento di Rea, ma sufficiente a tenersi dietro Lorenzo Savadori, 5° a 651/1000 dalla testa. 

Gran balzo di Sylvain Guintoli, che sorprende e piazza la sua Kawasaki al 6° posto con il tempo di 1'41.194, a meno di 8 decimi da Rea e davanti ad Alex Lowes, scivolato al settimo posto, in 1'41.244. Il rider Yamaha è seguito da Leon Camier, con la MV Augusta, che paga 846 millesimi al capofila, ma chiude davanti a Leandro Mercado 9°, mentre 10° è Jordi Torres, che sigla il tempo di 1'41.313, con il quale precede Eugene Laverty. 13° tempo per De Rosa, seguito da Fores e da un trio italiano formato da Andreozzi, Giugliano e Russo, che 17°, precede Chaz Davies, protagonista di una caduta dopo soli 7' di sessione e incapace di ripartire. Seguono Jezek, Takahashi e Badovini, che precede Schmitter, che questa volta chiude in 1'45.382 ed entra in classifica.