Saranno 9000 i chilometri che decideranno l'edizione numero 40 della Parigi-Dakar, che ormai, come tradizione, ha abbandonato l'Africa per far tappa nell'America Latina, tra le altitudini e le dune degli stati sudamericani. Per il quarantennale del Raid più duro e famoso del Mondo, ASO e TSO non si sono risparmiate e hanno progettato tutto nei minimi dettagli, disegnando uno dei percorsi più complicati degli ultimi 10 anni, a detta della maggior parte di addetti, manager e driver. 

Questo è, in breve, quello che è uscito da Parigi, durante la presentazione della 40a Paris-Dakar, tenutasi in un padiglione allestito all'interno della capitale francese, in cui erano presenti le auto, le moto e tutto ciò che ha reso leggendaria questa corsa, che per la sua edizione 40 partirà dal Perù. Ed è proprio lo start da Lima il punto focale della presentazione, perchè dopo i tre giorni di verifiche sarà proprio da lì che partirà questa edizione che si preannuncia dura e massacrante, per uomini e mezzi. 

Numeri importanti per la Dakar n.40, perchè ai nastri di partenza si presenteranno 525 concorrenti e oltre 300 mezzi, divisi in 105, 190 mezzi tra moto e quad e, infine, 42 camion. 78 i rookie, che saranno alla prima esperienza, 70 le Leggende - ovvero i piloti con più di 10 Dakar alle spalle - e 28 privati, che faranno a meno dell'assistenza. 

Etienne Lavigne, direttore generale della TSO, è emozionato ed inizia con una battuta, per rilassare l'ambiente: "Ricordarsi le cose è segno di buona salute. Nei vostri occhi vedo lo stesso sguardo di sfida che vedevo in quelli di Thierry Sabine". 

Dunque, grande sfida e grandi aspettative per la quarantesima edizione, che corrisponderà con la decima edizione in Sud America, che ha ospitato la corsa per la prima volta nel 2009, a causa dei problemi che tormentavano il Maghreb e avevano costretto ASO ad annullare l'edizione 2008.