Come aveva già lasciato immaginare Hervè Ponchàral, la Tech3, dopo l'addio a Yamaha, difficilmente si sarebbe accasata con una casa diversa dalla KTM Factory Racing e così è stato. Infatti è arrivata la tanto attesa ufficialità, che era già trapelata nelle parole dello stesso manager francese, che non più di 24 ore fa aveva ammesso di essere in procinto di annunciare un accordo con una casa ufficiale, che avrebbe messo a disposizione di Tech3 moto ufficiali e aggiornamenti continui. 

L'accordo, che scatterà nel 2019, durerà tre anni, durante i quali il team di Poncharal avrà a disposizione due moto praticamente uguali a quelle che la Factory metterà a disposizione dei piloti ufficiali nel 2019. Nel caso in cui la KTM dovesse fare il salto di qualità che tutti si aspettano dalla casa austriaca, pare molto probabile l'estensione del contratto alla scadenza, nel 2021. 

Dopo 17 anni, dunque, arriverà la separazione tra Yamaha e Tech3, un rapporto che era nato nel 2002, quando Poncharal mise in pista - nella classe 500cc. - due moto della casa di Iwata e si trattava di una YZR M1, messa a disposizione di Shinya Nakano e di una YZR 500 per Olivier Jacque. I risultati sono arrivati nel tempo e le grandi cose fatte da Johann Zarco sono solo le ultime perle della collaborazione tra la casa nipponica e il team francese, mentre i picchi più alti si sono raggiunti nel biennio 2012-2013, quando Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso portarono in alto il team.

Proprio questa lunga collaborazione potrà essere d'aiuto al team, che dal punto di vista tecnico farà un passo indietro, poichè lascerà una moto affidabile e veloce come la Yamaha - problemi del 2017 a parte - per affidarsi ad un progetto quasi tutto da scoprire come quello di KTM, che in questo 2018 sarà solo al secondo anno. KTM, però, darà a Poncharal ciò che Yamaha non ha mai dato, ovvero due moto ufficiali ed un service da ufficiale e non da clienti, poichè Tech3 avrà stesse moto e stessi aggiornamenti delle due moto ufficiali. 

Felice dell'accordo, Pit Beirer, direttore motorsport di KTM, è intervenuto ed ha spiegato di esser rimasto davvero soddisfatto per l'accordo con Poncharal: "Siamo davvero molto felici di attivare la partnership con il team Tech3 a partire dal 2019. La loro struttura molto professionale ci renderà ancora più forti. Avere 4 RC16 ufficiali in griglia è un altro grande passo avanti per noi, sia per sviluppare le moto sia per espandere il brand nel Paddock della MotoGP. Non vediamo l'ora di iniziare questa grande cooperazione e sono grato a Hervé Poncharal per aver creduto nel futuro di KTM".

D'altro canto, lo stesso manager ed ex-pilota francese, non aveva mai fatto mistero riguardo le sue volontà di ottenere una fornitura ufficiale e KTM è arrivato al momento giusto. Ora, l'obiettivo principale del francese diventa quello di trattenere nel team l'asso Johann Zarco, in scadenza di contratto e voglioso di fare il salto di qualità, anche se difficilmente si apriranno le porte di un team ufficiale per lui. Ed è proprio su questo fattore che punta Poncharal: "Sin dal termine della passata stagione ho sostenuto che se nel 2019 Zarco non fosse finito in un team ufficiale, ci sarebbe sicuramente stato qualcosa di sbagliato nel nostro mondo. E' chiaro che lui meriti questo ed è altrettanto chiaro che sia l'ultimo passo che deve fare per poter lottare per il titolo di MotoGP. Quel che è certo è che non succederà da pilota Yamaha. Penso che il suo sogno fosse prendere il posto di Valentino o Maverick. Solo che Valentino, non è un segreto, dovrà solo annunciare il rinnovo e Maverick lo ha già definito e ufficializzato. Non ci sarà una finestra per vedere Johann nel team ufficiale Yamaha".

Infine, il manager di Tech3 ha spiegato come la sfida potrebbe stuzzicare Zarco, il quale potrebbe restare ancora in Tech3, forte di una moto ufficiale e del supporto di tutto il team: "Johann sta guardando a tutte le altre opzioni, ma sa dove stiamo andando e credo sia contento della sfida che gli si presenterà davanti. Sa altrettanto bene quanto sia importante per lui avere con sé i suoi meccanici e ingegneri, le sue figure di riferimento, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. Sarebbe un sogno avere ancora con noi Johann, non è un segreto. Però lo lasceremo decidere perché l'ultima cosa che vogliamo è spingerlo a fare una cosa che poi potrebbe rimpiangere".