In una location di classe come la fabbrica Lamborghini, di Sant'Agata Bolognese anche la Pramac Racing toglie i veli alle due Desmosedici che difenderanno i colori del team nel mondiale 2018. Accolti dall'amministratore delegato della casa bolognese, Stefano Domenicali, i dirigenti del team e della casa-madre Ducati parlano più volte del rapporto che lega Pramac e Ducati. Un rapporto che da due anni, ormai, offre la possibilità a Danilo Petrucci - punta di diamante del team diretto da Paolo Campinoti - di godere di una Desmo ufficiale, che gli permette di lottare con i centauri più titolati, fino a sfiorare in più occasioni la vittoria di un Gp, che il team si pone come obiettivo in vista di questa nuova stagione.

Dopo una breve apertura dello stesso manager ex-Ferrari, la discussione prosegue con le parole di Claudio Domenicali, che spiega come il rapporto Pramac-Ducati sia fondamentale per entrambi i team, poichè da Pramac passano i migliori giovani dell'orbita Ducati: "Il modo con cui lavoriamo con il team di Paolo Campinoti è molto diverso da quello che lega una squadra ad un'azienda. Ci consente, con una grande familiarità, di poter costruire insieme una strategia per il futuro e ci ha consentito in tutti questi anni di far crescere tanti piloti. Mi viene in mente Andrea Iannone, che ha esordito con Pramac e poi ha vinto con il team ufficiale in Austria nel 2016. Ma penso anche a Petrucci, che sta facendo molto bene e ormai è candidato ad una squadra ufficiale. Non dobbiamo dimenticare poi i piloti che rappresenteranno il futuro, come Pecco Bagnaia, quindi per noi è una squadra davvero molto importante". 

Dopo l'intervento iniziale di Domenicali, la parola passa all'artefice principale della rinascita Ducati, ovvero Luigi Dall'Igna, al quale è chiesto se abbia temuto per un possibile addio della Pramac, dopo l'addio di Tech3 alla Yamaha, ma il direttore generale di Ducati Corse risponde con ironia e spiega di non aver mai temuto nulla di tutto ciò, forte di un rapporto di forte stima e collaborazione con Pramac e con Francesco Guidotti: "Io di solito faccio sogni belli, quindi è una cosa che non ho preso neanche in considerazione. Si parla sempre di business, quindi bisogna fare sempre quadrare tante cose, ma il lavoro che abbiamo fatto con Pramac è veramente bello sotto a tutti i fronti. Probabilmente è l'unico team che è riuscito a far crescere dei piloti che poi sono entrati a far parte del team ufficiale di una casa. E' un team ci offre anche un grande contributo dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista umano è quasi impossibile fare di più, quindi non avrebbe senso cambiare una situazione così positiva".

Quando è il momento di parlare del team e degli obiettivi, l'attenzione si sposta sui due dirigenti della scuderia clienti, ovvero su Paolo Campinoti, che pone come obiettivo quello di vincere il Gp che è sfuggito più volte lo scorso anno a Danilo Petrucci, che quest'anno sarà supportato anche da un nuovo compagno, Jack Miller: "Siamo sempre stati insieme a Ducati, anche nei momenti bui, e non abbiamo mai dubitato della loro capacità di uscire dai momenti difficili. Credo che ora si vedranno i risultati. Io sono ambizioso, ma devo essere anche realista: credo che per noi sarebbe buono fare una stagione come la scorsa e magari migliorarla un po', anche se non penso che saremo in grado di lottare per il Mondiale. Logicamente, se riuscissimo a vincere almeno una gara sarebbe piacevole, con la consapevolezza che noi non siamo un team ufficiale".

Il Petrux la speranza principale del team, anche per un podio che si prospetta alla portata già in Qatar, dove durante i test il ternano ha mostrato un buon ritmo, ma Francesco Guidotti prega calma e non vola troppo in alto, spiegando come a parlare non siano i test, ma ciò che si vedrà realmente in pista, quando tutti caleranno la visiera: "I conti bisogna sempre farli con l'oste, perché non dobbiamo dimenticarci che in pista c'è gente come Marquez, Valentino e Lorenzo. Si parla spesso e volentieri di podi e di vittorie, ma bisogna sempre tenere i piedi per terra, anche se al momento è difficile farlo perché abbiamo fatto dei test davvero positivi. Tutti gli anni abbiamo sempre fatto un passettino in avanti, quindi dobbiamo provare a riuscirci anche quest'anno".