Ogni anno la prima gara stagionale della MotoGp offre sempre spunti interessanti per gli appassionati: si svelano le vere potenzialità delle varie moto, e, oltre a ciò, alcuni piloti muovono i primi passi nella classe regina. Per questo 2018 i Rookies in MotoGP sono cinque, tutti provenienti dalla Moto2: andiamo ad analizzare le caratteristiche di questi piloti, e le aspettative per questa nuova stagione ormai alle porte.

FRANCO MORBIDELLI (MARC VDS HONDA)

Partiamo dal campione del Mondo in carica della Moto2, l'italiano Franco Morbidelli. Nessun cambio di scuderia, ma una promozione nella categoria regina per lui, che si affaccia alla nuova stagione con molte incognite. Tra le moto clienti la Honda è probabilmente la meno performante, come dimostrano i risultati dello scorso anno ottenuti (miglior risultato due sesti posti ottenuti da Miller sul bagnato). Nei test invernali Morbidelli ha faticato, soprattutto nelle prime giornate;fa parte di un percorso di crescita normale per un rookie, ma le aspettative sull'italiano sono alte. Già nell'ultimo giorno di prove a Losail ha mostrato un notevole miglioramento che fa ben sperare per la stagione a venire. La velocità e il talento di sicuro non mancano all'italiano, che però potrebbe risentire della pressione di dover competere e fare bene nella massima categoria del Motomondiale. L'obbiettivo per Franco è quello di vincere il titolo di miglior Rookie in MotoGp, puntando ad entrare costantemente nella top10 in gara. Obbiettivo questo ambizioso, ma alla portata di Morbidelli.

Risultati 2018: campione del Mondo Moto2 

Punti: 308  Vittorie: 8   Podi: 12

THOMAS LUTHI (MARC VDS HONDA)

Il primo avversario di Morbidelli per la conquista del titolo di Miglior Rookie 2018 viene dall'altra parte del box: stiamo parlando di Thomas Luthi, principale rivale dell'italiano in Moto2 lo scorso anno ed ora suo compagno di squadra nel team Marc VDS. Lo svizzero sbarca nella classe regina dopo 8 anni di ottimi risultati in Moto2 conditi da 10 Gran Premi vinti. Come per Morbidelli, la moto a disposizione non è il massimo, ma Luthi è un pilota che ha dimostrato di essere molto costante, calcolatore e freddo in gara: per questo la top10 potrebbe essere un obbiettivo alla portata. Esordisce in MotoGp a quasi 32 anni, con un grande bagaglio di esperienza; dovrà adattarsi velocemente a moto e gomme completamente differenti per lui, di sicuro uno scoglio importante soprattutto ad inizio campionato. Sarà comunque un ottimo termine di paragone per misurare la crescita di Morbidelli. Stessa moto e stessa esperienza nella classe regina per entrambi. Chi la spunterà?

Risultati 2018 (Moto2): 2° classificato nel Mondiale

Punti: 243   Vittorie: 2   Podi: 10

TAKAAKI NAKAGAMI (IDEMITSU LCR HONDA)

Torna un giapponese sulla griglia di partenza della MotoGp: l'ultimo era stato Ayoama, in sella ad una Honda nella stagione 2014. Nakagami, pupillo di casa Honda, arriva alla classe regina dopo anni di Moto2 molto altalenanti. Pilota veloce ma incostante, ha raccolto i migliori risultati in carriera negli ultimi due anni: molti podi, alcune vittorie, ma mai realmente in lotta per il titolo mondiale. Sbarca in MotoGP con un team molto esperto (LCR Honda di Lucio Cecchinello), e con un compagno di box da cui può imparare molto (il velocissimo Crutchlow). Ha impressionato nei test invernali, terminando spesso come miglior rookie in classifica e terminando alcune sessioni nella top10: sarà proprio questo l'obbiettivo del giapponese, visto che la moto sarà l'ultima versione 2017 usata dagli ufficiali HRC Marquez e Pedrosa. Un mezzo dunque competitivo, che potrà permettere a Nakagami di lottare ad ogni gara per un piazzamento a punti. Il giapponese ne sarà all'altezza? Molti dubbi, poche certezze: già a Losail vedremo come si comporterà Takaaki, che ha l'enorme pressione di dover convincere i vertici Honda che lo hanno supportato per tutta la carriera.

Risultati 2018 (Moto2): 7° classificato nel Mondiale

Punti: 137   Vittorie: 1   Podi: 4

HAFIZH SYAHRIN (TECH 3 YAMAHA)

Hafizh Syahrin è l'ultimo dei rookies di quest'anno ad aver trovato un posto nella griglia di partenza della MotoGP. Il malese affronterà il mondiale in sella ad una Yamaha clienti del Team Tech3, in sostituzione di Jonas Folger, che ha deciso di fermarsi un anno per risolvere i problemi fisici che lo affliggono dalle ultime tappe dello scorso mondiale. Syahrin avrà dunque una moto di tutto rispetto, in un team abituato a lottare e ad essere vicino, come prestazione, alle case ufficiali. Di sicuro aspettative molto alte, forse troppo, per il malese, che arriva alla classe regina dopo sette anni di Moto2. Miglior risultato ottentuto è stato il secondo posto dello scorso anno a Misano, in condizioni di bagnato estremo; podio bissato in Giappone sempre con condizioni di pioggia e pista bagnata. Per il resto qualche piazzamento in top10 (soprattutto negli ultimi due anni), con una crescita continua in termini di risultati ma abbastanza lenta. Nelle sessioni di test invernali effettuate, ha mostrato progressi, chiudendo però sempre nella seconda metà della classifica. Di sicuro non pronto per il salto di categoria, il suo obbiettivo per questa stagione dovrebbe essere quello di imparare il più possibile da un compagno di squadra fortissimo come Zarco, e provare a tenere la moto a ridosso delle prime dieci posizioni. Potrebbe, soprattutto grazie al mezzo molto migliore rispetto agli altri debuttanti, lottare anche per il titolo di Rookie dell'anno.

Risultati 2018 (Moto2): 10° classificato nel Mondiale

Punti: 105   Vittorie: -   Podi: 2

XAVIER SIMEON (AVINTIA DUCATI)

Ultimo rookie che andiamo ad analizzare, Xavier Simeon sbarca in MotoGp in sella ad una Ducati privata del Team Avintia: moto da centro classifica, che dovrebbe permettere al belga di iniziare la stagione senza pressioni, e di poter crescere nel corso del campionato. Simeon arriva da otto anni nel Motomondiale, tutti passati in Moto2. 1 vittoria, 4 podi e pochi acuti per il belga, che di sicuro tra i nuovi arrivati è quello col curriculum meno blasonato. L'anno scorso miglior risultato un settimo posto, e poi molti piazzamenti nella seconda metà della classifica. Negli ultimi due anni ha subito un'involuzione inspiegabile nei risultati, visto che precedentemente era un pilota costante nella top10. Nei test non ha impressionato, ma non è andato neppure malissimo. L'obbiettivo, visto il talento del pilota e la qualità della moto, dovrebbe essere quello di lottare per la zona punti, cioè i risultati per cui lottavano lo scorso anno con il Team Avintia piloti ben più esperti come Loris Baz e Hector Barberà.

Risultati 2018 (Moto2): 23° classificato nel mondiale

Punti: 16   Vittorie: -   Podi: -

ALBO D'ORO DEL PREMIO ROOKIE OF THE YEAR DALL'AVVENTO DELLA MOTOGP (2002)

2002: Daijiro Kato (Giappone) Honda
2003: Nicky Hayden (USA) Honda
2004: Ruben Xaus (Spagna) Ducati
2005: Toni Elias (Spagna) Yamaha
2006: Dani Pedrosa (Spagna) Honda
2007: Sylvain Guintoli (Francia) Yamaha
2008: Jorge Lorenzo (Spagna) Yamaha
2009: Mika Kallio (Finlandia) Ducati
2010: Ben Spies (USA) Yamaha
2011: Cal Crutchlow (Gran Bretagna) Yamaha
2012: Stefan Bradl (Germania) Honda
2013: Marc Marquez (Spagna) Honda
2014: Pol Espargaro (Spagna) Yamaha
2015: Maverick Vinales (Spagna) Suzuki
2016: Tito Rabat (Spagna) Honda
2017: Johann Zarco (Francia) Yamaha