La Renault ha sempre fatto parte di una fetta importante di storia della Formula 1 e quando qualche anno fa era sparita, per far spazio ad un altro team storico, come la Lotus, in molti speravano che il connubio tra la scuderia fondata dall'indimenticabile Colin Chapman e i francesi desse come risultato una vettura capace di tornare ai fasti di un tempo. Dopo l'addio di Kimi Raikkonen, a fine 2013, per la Lotus è arrivato un lento declino, che ha portato il team a chiudere quasi i battenti, prima di essere rilevato totalmente dalla Renault, rientrata in F1 dopo pochi anni passati come sola fornitrice di motori. 

Rientrata, la Renault aveva trovato una situazione insostenibile, come aveva dichiarato il team manager Cyril Abiteboul, che ad inizio stagione aveva spiegato come la mancanza di investimenti da parte della precedente gestione avesse lasciato il team in una situazione di arretratezza tecnica che solo con la fatica è stata colmata. Merito del lavoro di alcuni tecnici giunti da altri team o dalla FIA, come Marcin Budkowski, che inizierà a lavorare tra pochi mesi, dopo un periodo di gardening di 6 mesi. 

La crescita del team, che lo scorso anno ha raccolto 57 punti, sfiorando il 5° posto nel mondiale costruttori, ha sorpreso molti, a partire da Claire Williams, figlia di Sir Frank, che ha elogiato la squadra di Enstone: "La Renault ha fatto sicuramente un lavoro impressionante, penso che potrebbero andare a lottare con le prime tre squadre. Questa è stata un'inversione di tendenza fenomenale: far crescere una squadra in questo sport richiede una quantità enorme di lavoro e di impegno. E sembra che abbiano fatto un ottimo lavoro".

A confermare i progressi, ci ha pensato Nico Hulkenberg, che ha ammesso come i fondi giunti dalla casa-madre Renault siano stati importanti per la crescita del team e della vettura: "Alla fine lo senti, perché si traduce in prestazioni. Ma siamo un team factory e se vogliamo tornare al vertice, è quello che dobbiamo fare e che stiamo facendo. Questo è anche ciò che volevo dal team e ciò che mi aspetto. Non potrai mai metterti davanti in Formula 1 rimanendo dove sei. Devi fare progressi, devi investire e devi lavorare più duramente degli altri per recuperare. Abbiamo una buona visione d'insieme. Per questo sono sicuro che ci avvicineremo ai migliori. La domanda è quanto tempo ci vorrà, ma sono abbastanza sicuro di questo".