Sorpresona a Termas de Rio Hondo, perché dopo quattro anni in pole sul circuito argentino non ci va Marc Marquez. Già questo basterebbe a lasciare tutti di stucco, ma a rendere ancora più emozionanti le cose ci ha pensato il pazzo meteo che sta travolgendo questo week-end di gara, che dopo aver sommerso i piloti della Moto2 sotto un violento temporale lascia spazio ad cielo nuvoloso ma senza precipitazioni. E con la pista che si asciuga in traiettoria ecco che sbuca, a sessione scaduta, Jack Miller, che doma una Ducati Desmosedici impazzita letteralmente tra i salti e le chiazze d'acqua del circuito argentino. 

E così JackAss a due anni di distanza dal trionfo di Assen - lì sotto un diluvio da tregenda, ma sempre in maniera pazza - porta a casa anche la prima pole position della sua carriera. Beffato Dani Pedrosa, che con un giro perfetto mette tutti in riga, a partire dallo scatenato Johann Zarco, il quale si deve accontentare della prima fila. Per i duellanti Marc Màrquez e Andrea Dovizioso l'atteso scontro non è arrivato, anzi i due sono stati oscurati dagli outsiders, come Tito Rabat, Alex Rins e Aleix Espargaro, che rubano la scena e danno spettacolo lungo tutta la qualifica. Sessione no per le Yamaha, che soffrono e chiudono solo al 9° e 11° posto, mentre chi soffre per davvero è Jorge Lorenzo, soltanto 14°, ma va ancora peggio a Danilo Petrucci, 18°. Morbidelli, 22°, apre l'ultima fila, dove gli faranno compagnia i rookies Syharin e Nakagami, ultimo. 

 

Q1 - Su una pista che si va asciugando dopo la pioggia che ha travolto la sessione di Qualifica della Moto2, i piloti scendono subito in pista nella speranza di beccare subito il giro buono per non rischiare in caso di un secondo scroscio di pioggia. Il primo a lanciarsi è Franco Morbidelli, subito viene scavalcato da Simeon, il quale riesce a tenere dietro anche Bautista e Petrucci. Sono le Ducati a far la differenza con Andrea Dovizioso, che trova subito il miglior tempo in 1'50"500 con Lorenzo a 47/1000. Nella prima tornata il ritmo delle due Ducati sembra inavvicinabile, con lo stesso Lorenzo che attacca il tempo di Dovizioso e lo batte in 1'50"230, al secondo tentativo, mentre si avvicina anche Scott Redding

Serve il secondo tentativo di tutti i rider per assistere ad altri miglioramenti, con Andrea Dovizioso che è il primo a migliorare ed abbatte il muro dell'1.50, siglando il miglior tempo in 1'49"418. Si migliorano Aleix Espargaro, Scott Redding e Danilo Petrucci, che provano ad avvicinarsi al secondo tempo di Jorge Lorenzo, il quale non riesce a far meglio di 1'50"063. A 10" dalla fine Redding fallisce il suo assalto alla Q2, mancando il 2° tempo per pochi millesimi, Simeon spara il 5° tempo provvisorio, anche se Pol Espagaro lo spodesta con il 4° tempo; intanto è il fratello Aleix a preoccupare e sul traguardo il centauro dell'Aprilia stampa addirittura il miglior tempo, in 1'49"128, meglio anche di Dovizioso, che comunque passa alla Q2. Out, Jorge Lorenzo, scavalcato anche da Karel Abraham, mentre delude Danilo Petrucci. 

Q2 - Quando i piloti scendono in pista per la Q2 la pista si è ulteriormente asciugata ed è Marc Marquez il primo a lanciare l'ascia di guerra, ma alla sua chiamata risponde presente un sorprendente Aleix Espargaro, che vola con l'Aprilia e ritocca più volte il limite senza che nessuno si avvicini al suo crono di 1'48.783. La prima parte di Q2 si conclude così, con la zampata dello spagnolo della casa di Noale mentre soffrono gli italiani, con Dovizioso, Rossi e Iannone nelle retrovie, ai margini della Top10. Quando la qualifica riparte, si percepisce che sta per accadere qualcosa di strano: Marquez non forza, Dovizioso risale, ma non fa meglio di un quarto tempo provvisorio, in 1'49.889. Le due Yamaha soffrono e a venir fuori sono gli outsiders con Aleix Espargaro che è ancora una volta il primo ad abbassare il limite in 1'48.509; proprio quando sembrava cosa fatta per lo spagnolo, ecco che la pista si asciuga ulteriormente e arrivano i primi colpi.

Miller fa il funambolo e si porta a ridosso dei primi, Alex Rins abbassa il limite, portando il miglior tempo in 1'47.743, seguito poco dopo da Dani Pedrosa, il quale piazza la zampata che sembra decisiva. Anche perchè il tempo è agli sgoccioli e in pista Marquez non fa meglio di uno scialbo 1'47.754, che gli permette di portarsi al 5° posto provvisorio. Ci provano Johann Zarco e Tito Rabat a scippare la pole al pilota di Sabadell, con lo spagnolo che sorprende ancora e poco dopo ecco che arriva un trio che non scalfisce minimamente Pedrosa, formato da Vinales, Crutchlow e Rossi, con i tre che non vanno oltre il 9° tempo dello spagnolo, separati tra loro da 3 decimi. Ma, quando a tempo ormai concluso sembra tutto finito, JackAss Miller piazza la zampata che nessuno si aspetta, anche perché tutti sono su Dani Pedrosa in festa e il monitor si perde l'australiano, che zitto zitto doma la sua GP17 e vola in pole, con il tempo pazzesco di 1'47.153! E' Pole Position, la prima per lui e la prima dell'Australia da Phillip Island 2012, ultima pole aussie, firmata ovviamente Casey Stoner

Pedrosa si deve accontentare, 2° seguito da Zarco, che completa la prima fila. 4° tempo per un'altra sorpresa, Tito Rabat, a dimostrazione che le GP17 sul bagnato argentino, ballano, come la Suzuki di Alex Rins, quinta. Solo 6° Marc Marquez, seguito da Aleix Espargaro e dal suo rivale Andrea Dovizioso, che limita i danni e chiude 8°, con alle spalle uno stormo di avvoltoi, formato dalle due Yamaha di Vinales e Valentino Rossi, separati da Cal Crutchlow, 10°, mentre 12° è Iannone.

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