Un Gran Premio di Argentina che si conferma pazzo e imprevedibile anche per la classe MotoGP dopo aver regalato grandi emozioni anche in Moto2 e Moto3. Questa volta, però, non arriva il lieto fine per i colori italiani com'è accaduto con Bezzecchi e Pasini, visto che a vincere la gara nella classe regina ci ha pensato Cal Crutchlow, al termine di una corsa che ha visto tanti colpi di scena, la maggior parte dei quali riguardanti Marc Marquez. Il campione del mondo in carica ha dovuto beccarsi un ride through per aver fatto una mossa irregolare sulla griglia di partenza, poi ha dovuto restituire una posizione per un sorpasso azzardato, e infine ha speronato e costretto praticamente al ritiro Valentino Rossi. Tornando alla cronaca, Crutchlow ha preceduto Johan Zarco e Alex Rins, mentre Jack Miller non riesce a sfruttare il vantaggio della pole e chiude quarto. Quinto Viñales davanti a Rossi e Dovizioso, mentre Marquez a fine gara prenderà un'altra penalità di circa 30 secondi - il tempo di percorrenza della corsia box - che lo costringerà ad uscire dalla zona punti.

Si parte dopo il ritardo di un quarto d'ora, tutti i piloti tranne Miller optano prima per le gomme rain e poi per le slick, così il poleman riesce a prendere un buon margine allo spegnimento dei semafori. Alle sue spalle Marquez prova a spingere subito ma deve accodarsi a Pedrosa e Zarco, mentre Dovizioso prova a risalire la china poco per volta. Dani cade dopo aver incocciato una chiazza di bagnato, poi il campione del mondo va all'assalto della testa della corsa, se la prende a metà del secondo giro e prova ad andarsene. Resiste Rabat ai piedi del podio alle spalle di Rins, il gruppo si sgrana e si assiste all'attacco di Iannone su Rossi in coda alla Top Ten. La direzione gara apre al quinto giro la possibilità di fare il cambio moto per passare in assetto da bagnato, e soprattutto infligge a Marquez un ride through per aver guidato in contromano: lo spagnolo è 19esimo!  Lo spagnolo nella foga di rimontare, per poco non fa a prendersi con Aleix Espargaro, ma per sua fortuna resta in piedi e la direzione gara - sempre lei - lo obbliga a restituire la posizione prima di riprendere la marcia. 

Intanto nella strana lotta di testa Rins va all'assalto di Miller, con Zarco e Crutchlow che guardano a distanza di sicurezza ma attendono il momento giusto. C'è il vuoto tra il britannico e Dovizioso che è quinto e non trova ritmo per ricucire lo strappo, portandosi dietro un Viñales in palla e Rossi, uscito decisamente dall'empasse. Nel gruppetto poi cala il vincitore del Qatar, infilato dalle due Yamaha ufficiali, mentre là davanti Rins rompe gli indugi e dopo tanti tentativi riesce a passare uno stoico Miller. Tuttavia sia lo spagnolo che il poleman qualche curva più avanti commettono errori gravi che spianano la strada a Crutchlow e Zarco per la vittoria. Intanto Marquez dimostra di far fatica a correre con lucidità quando deve rimontare: sperona Rossi e lo costringe a finire per terra. La lotta per il successo prosegue, Crutchlow non perde la testa nonostante una guida abbastanza al limite per via di qualche chiazza di bagnato. La gioia per lui è enorme: vittoria e testa del Mondiale dopo due gare.