Nonostante sia uno dei piloti più chiacchierati del momento, anche Johann Zarco passa in secondo piano, ora che il tema principale è il duello tra Valentino Rossi e Marc Marquez, venuti a contatto in Argentina e al centro delle tante polemiche che stanno circondando la questione. Il francese del Team Tech3 è stato grande protagonista della gara sudamericana, sia nel bene che nel male, perchè anche lui è stato coinvolto in un contatto, che ha messo in serio pericolo Dani Pedrosa, sbalzato terribilmente dalla sua Honda. 

La gara del pilota di Cannes è proseguita senza difficoltà, con un lungo duello che lo ha portato a chiudere al secondo posto, ma soprattutto nessuno ha posto attenzione al suo contatto e così Zarco è tornato da Termas con un secondo posto lindo e pinto. Giunto in Texas, il francese ha spiegato che quella dell'Argentina è stata una gara particolare, sin dallo start, dove la direzione gara non è riuscita a capire nulla di ciò che stava accadendo in pista e ciò potrebbe finire sotto la lente di ingrandimento della Safety Commission: "La gara in Argentina è stata speciale. Sinceramente non so di cosa parleremo in Safety Commission, così come il fatto di cambiare o meno le regole. Questo lo dico perché nel nostro sport bisogna analizzare le azioni di ogni singolo pilota e ciò comporta che le penalità non siano mai le stesse. Di sicuro bisogna gareggiare nel modo giusto e allo stesso tempo accettare il fatto che questa sia una lotta".

Ovviamente, l'attenzione è poi passata sul duello Marquez vs Rossi, con il francese che ha parlato di un concetto nuovo, ovvero della divinizzazione dei due piloti in questione e ciò ha messo in crisi anche la direzione di gara, che ha avuto a che fare con due piloti che sono considerati gli dei di questo sport: "Stiamo toccando due dèi della MotoGP, uno è Valentino e l’altro Marc, che lo sta diventando. Se ricordiamo quanto accaduto in Malesia fu una corsa strana, dove Vale diede un calcio a Marquez. In quell’occasione Stoner disse che Valentino meritava una bandiera nera. Alla fine venne presa una posizione politica, tanto che fu lasciato salire sul podio a Sepang e poi scontò una penalizzazione a Valencia in occasione dell’ultima gara, arrivando quarto. Di sicuro Marc e Vale dovranno parlare tra loro, trovando una soluzione assieme. Qualcuno può dire come comportarci, però tocca poi a noi farlo. Di sicuro in commissione gara ci sono brave persone e ognuna di loro farà del suo meglio".

Alla fine, anche a Zarco è stato chiesto un parere sulla gara in arrivo, vero tema di cui si dovrebbe parlare e il francese è sembrato fiducioso: "E’ stato bello salire sul podio già alla seconda gara, oltre ad essere molto vicino alla vittoria. Al momento occupo la terza posizione in classifica iridata ed è un bel modo per confermare quanto avevamo già fatto in Qatar. Sono molto fiducioso per Austin, Marc è molto forte ma perché non pensare a lottare con lui? Spero di poter battagliare per il podio, ora ho un anno di esperienza in MotoGP e riesco ad analizzare meglio il circuito: ci sono tante curve, cambi di direzione, frenate violente, e dobbiamo pensare a trovare un buon set up per il fine settimana. Non voglio farmi troppe aspettative, si pensa al podio ma vedremo solo in gara.”