Sole e vento tengono a battesimo le qualifiche della MotoGP sul circuito di Assen, Olanda. Un turno frenetico, deciso solo negli ultimi secondi disponibili con una pioggia di caschi rossi sotto la bandiera a scacchi. A spuntarla, come spesso accade, è Marc Marquez. Il campione del mondo conquista la pole position fermando il cronometro sull'1:32.791 e precedendo di pochi millesimi Cal Crutchlow e Valentino Rossi. Seconda fila per Dovizioso, che ha finalmente trovato la quadratura del cerchio, mentre soffre l'altro ducatista, Lorenzo, solo decimo. 

Q1 - Rins e Miller si mettono subito davanti, ma mentre soffrono Zarco ed Espargaro. La bagarre però si accende solo negli ultimi due minuti. Abbattuto in un amen il muro dell'1:34.000, fioccano i trentatre alti. Syahrin sorprende tutti stampando un ottimo 1:33.666 che gli vale la prima posizione per qualche manciata di secondi, prima che Rins tolga quei sessantasei millesimi di troppo e faccia cifra tonda. Soffrono Pedrosa ed Espargaro, mentre sul filo di lana arriva nuovamente Johann Zarco. Il francese del Team Tech 3 si prende il primo posto fermando il cronometro in 1:33.578 ed estromettendo dal Q2 il compagno di squadra. Insieme al francese, infatti, procede al prossimo step Alex Rins

Q2 - Le Q2 iniziano con Petrucci che si prende la prima posizione provvisoria in 1:33.5, ma Rins fa subito meglio e lo supera. Sono solo fuochi di paglia perché il primo vero colpo lo metto a segno Marquez: 1:33.330. Al termine del primo stint lo spagnolo guida la graduatoria davanti, Rins, Petrucci, Zarco e Vinales, mentre le Ducati e Rossi, protagonista di una caduta nelle FP4 che gli provoca dolore alla mano destra, soffrono. Al rientro in pista per gli ultimi due assalti alla pole è però Lorenzo a sorprendere tutti mettendosi in prima posizione con un interessante 1:33.167. Il tempo del maiorchino però cade poco dopo per mano di Iannone, prima che inizino gli incandescenti venti secondi finali. La classifica viene rivoluzionata, tutti sono vicinissimi, ma a spuntarla è Marquez precedendo Crutchlow e Rossi. Ci sono ben quattro piloti in 79 millesimi. 

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.