E anche Gara1 di Misano si è conclusa nel segno di Jonathan Rea, che dopo aver lasciato la pole position a Mr.Superpole Tom Sykes - capace di conquistare la settima pole a Misano, con tanto di record - ha deciso di involarsi sin dai primissimi giri di gara, fino a concludere, sotto la bandiera a scacchi, con ampio margine su un indomito, come sempre, Chaz Davies. L'iridato della Kawasaki, dopo l'ennesima prova di forza, sembra sempre più lanciato verso il quarto iride, che lo consacrerebbe nella storia del motorsport e delle due ruote. Il suo è stato un dominio, dato che dopo lo start è subito passato davanti a tutti, imboccando per primo la Curva1, per poi dirigersi sparato verso il traguardo, tornata dopo tornata. 3 secondo il margine su Chaz Davies, valido avversario di Rea, ma mai capace di insidiare il britannico della Kawasaki. 

Dal canto suo, però, anche lo stesso Chaz Davies si è reso protagonista di una gara di alta fattura. Dopo esser scattato dalla terza fila, è riuscito a risalire fino alla terza posizione già nei primi giri. Successivamente, con l'aumento del degrado, dinanzi al gallese si è presentata l'occasione di acciuffare anche un arduo secondo posto, occupato in quel momento da Eugene Laverty, con l'Aprilia. Al 17° giro è arrivato l'errore dell'irlandese, che ha lasciato via libera alla Ducati #7, che è riuscita così a limitare, minimamente, i danni dal rivale.  

Gara in chiaroscuro per Michael Van der Mark, che ha risollevato alla grande un week-end, fino alla Superpole, negativo - l'olandese scattava dall'undicesima casella. Alla fine, il risultato è stato soddisfacente anche perchè, in gara2, partirà dalla pole e potrà sfruttare al meglio quest'occasione. Alle spalle del centauro della Yamaha, un deludente Tom Sykes, che, dopo quanto fatto vedere in qualifica, sembrava pronto a dar battaglia al rivale/compagno di team Jonathan Rea, al quale non è riuscito ad opporre alcuna resistenza, così come successo anche con gli altri tre centauri giunti dinanzi a lui. Torna a farsi vedere, e a raccogliere risultati positivi, la Ducati Panigale di Xavi Forès, che nel finale è stato protagonista di un bel confronto con Marco Melandri, 7°, e Lorenzo Savadori, che a lungo ha mantenuto il sesto posto, prima di dover alzare bandiera bianca a causa del degrado eccessivo della sua gomma posteriore, che lo ha costretto a stringere i denti per l'ottavo posto. 

Leon Camier, con la Honda, che negli ultimi giri di gara è tornato sotto alla coppia Melandri-Savadori, senza trovare lo spazio per un attacco. Completa la Top10 Leandro Mercado, con la Kawasaki privata, ad oltre 30" di ritardo da Jonathan Rea, davanti a Toprak Razgatlıoğlu e Niccolò Canepa, in gara come wild-card e brillante 12°. A punti anche Roman Ramos, Jacke GagneAlessandro Andreozzi, mentre fuori dalla zona punti ecco Jacobsen, Rinaldi e Torres, con gli ultimi due in difficoltà per tutto il Gp. Out Alex Lowes e Loris Baz, al pari di  Yonni Hernandez.