Che questo fosse un mondiale imprevedibile come pochi nella storia recente era ormai accertato, ma il Gran Premio di Hockenheim è riuscito nell'impresa di arrivare dove nemmeno gli ultimi week-end erano riusciti. Una gara per la verità abbastanza stabile per la prima metà, con Vettel in controllo e un Raikkonen che grazie ad una strategia azzeccata si è portato addirittura in testa, salvo poi essere rispedito indietro dall'ordine di scuderia Ferrari. Poi la pioggia, tra piloti che montano subito le intermedie e buttano al vento la gara, perché la pista si bagna solo a sprazzi e resta invece adatta alle gomme da asciutto: il resto del gruppo però cerca di rischiare il meno possibile, perché la pista bagnata è comunque insidiosa e a farne le spese è Sebastian Vettel, che perde incredibilmente il controllo della vettura con un errore da dilettante e regala a Lewis Hamilton un'incredibile vittoria in Germania.

La partenza. Ci si presenta al via con Vettel davanti a Bottas, poi Raikkonen e Verstrappen, in terza fila le due Haas e in quarta le due Renault, con Leclerc e Perez a chiudere la top 10. Hamilton costretto a partire dalle retrovie, in 14esima posizione, così come Ricciardo che scatta dalla 19° piazza. Al semaforo verde Vettel si difende bene dall'attacco di Bottas, così come Raikkonen chiude la porta all'arrembante Verstrappen. Bene Hulkemberg che guadagna la sesta posizione su Grosjean, mentre Perez supera sia Leclerc che Sainz ed è ottavo. Dietro Hamilton riesce a recuperare una sola posizione in partenza, su Sirotkin, mentre Ricciardo fatica ad andare oltre il 18° posto di Vandoorne. Al 2° giro l'inglese della Mercedes si libera di Esteban Ocon e si butta all'attacco di Alonso, superato anche lui alla tornata successiva, per poi ritornare in zona punti superando al tornante Leclerc.

Hamilton all'attacco. E' la rimonta dell'inglese a dare luce ai primi giri, che per il resto vedono una situazione abbastanza stabile nel resto della graduatoria. Hamilton approfitta della bagarre tra Grosjean e uno scatenato Perez per avvicinarsi e tentare l'attacco sul francese, provato e riuscito al giro numero 8. Alla tornata successiva è la volta invece proprio del messicano, che nulla può di fronte alla netta differenza prestazionale tra le due vetture. Un po' più in difficoltà invece Ricciardo, che ha faticato a liberarsi di molti avversari di seconda fascia e che al 10° giro appare ancora lontano dalla zona punti.

La partenza del gp | twitter - f1
La partenza del gp | twitter - f1

Colpaccio Raikkonen. All'undicesimo giro, quando i secondi di ritardo nei confronti di Vettel sono diventati 25, Hamilton supera anche Hulkemberg e mette nel mirino Magnussen, passato tre tornate dopo. Intanto Sainz si libera di un Grosjean in difficoltà, e anche Leclerc non perde ancora del tutto contatto a resta attaccato alla zona punti. Al 15° giro rientra Raikkonen, il quale monta gomme soft e rientra proprio davanti ad Hamilton, per poi piazzare un giro veloce che gli permette di guadagnare su Verstrappen e Bottas, oltre che sull'inglese. Al 26° giro rientra anche Vettel, che monta le soft e ritorna in pista dietro a Kimi Raikkonen, che con un inizio di stint formidabile ha guadagnato tantissimo su tutti. Dopo tre giri rientra Bottas, che finisce dietro entrambe le Ferrari. 

Vettel torna davanti. Al 29° giro arriva però anche il primo colpo di scena: finisce la gara di Daniel Ricciardo, che è costretto al ritiro a causa di un problema tecnico. Il compagno di squadra effettua invece il pit-stop che lo riporta in pista in 5° posizione, con Hamilton che però non è ancora uscito. Vettel si avvicina progressivamente a Raikkonen, che deve ovviamente gestire in maniera più oculata le gomme avendo effettuato il pit molto prima del tedesco. L'ordine di scuderia e il successivo sorpasso arrivano al giro numero 39, dopo che Vettel in più occasioni si era lamentato di un eccessivo surriscaldamento degli pneumatici stando alle spalle del compagno di squadra. Kimi non la prende benissimo ma è costretto ad accettare la decisione del muretto.

Il sorpasso di Vettel su Raikkonen | twitter f1
Il sorpasso di Vettel su Raikkonen | twitter f1

Arriva la pioggia. Hamilton intanto continua con le gomme soft, che hanno ormai 40 giri sul groppone: l'inglese sembra aspettare la possibile pioggia che però tarda ad arrivare. Lo stint si chiude al 43° giro quando vengono montate le ultrasoft per lo sprint finale. Nemmeno il tempo di rientrare di pista ed inizia a cadere una forte pioggia sul circuito: le scuderie corrono a prendere le intermedie ed il primo a montarle è Leclerc seguito poi da Alonso, mentre Gasly monta addirittura le Full Wet. Esce poi Max Verstrappen che monta le intermedie, ma l'impressione è che forse in molti si siano fatti prendere dalla fretta perché le gomme da bagnato appaiono ancora non del tutto performanti. L'olandese infatti perde quasi un minuto in pochi giri nei confronti degli avversari diretti, mandando all'aria le sue chanches di podio.

Suicidio Vettel. Intanto la situazione vede praticamente tutti i piloti dietro ai top 5 in odore di doppiaggio: ne fa le spese Raikkonen che si ritrova un intero gruppone davanti con le varie vetture in lotta tra loro e Bottas ne approfitta per superarlo, quando un errore di Magnussen manda lungo anche il Ferrarista e gli fa perdere la posizione. La situazione è sempre più caotica, perché in tanti continuano a girare con le gomme da asciutto: l'incredibile colpo di scena arriva al giro numero 52, quando alla seconda curva dello stadio Vettel perde incredibilmente il controllo della vettura finendo a muro, tra le urla di rabbia del pilota tedesco. La Mercedes risponde immediatamente facendo rientrare Bottas, mentre Hamilton prima prende la corsia dei box e poi ci ripensa ritornando in carreggiata. Pit-stop anche per Kimi Raikkonen che monta le ultrasoft.

L'incidente di Vettel | twitter f1
L'incidente di Vettel | twitter f1

Il trionfo di Hamilton. Safety-car in pista e cambia completamente la situazione con le due Mercedes davanti e Lewis Hamilton in testa, poi Raikkonen, Verstrappen, Hulkemberg, Perez, Ocon, Sainz, Ericsson, Hartley a completare la top10. Alla ripartenza Hamilton viene seguito subito da Bottas, che fiuta anche la possibilità di una penalità per l'inglese (che non arriverà), poi Raikkonen che cerca di restare attaccato alla coppia Mercedes. Bottas cerca addirittura l'attacco sul compagno di squadra e per due volte gli mette il muso davanti, salvo poi desistere: il connazionale della Ferrari ne approfitta per riavvicinarsi ma non riesce a trovare lo spiraglio per l'attacco. La situazione non cambia fino alla fine: è Lewis Hamilton a trovare un'incredibile vittoria dopo essere partito dalla settima fila, con tanto di doppietta grazie al secondo posto di Bottas. Chiude solo terzo Raikkonen, dopo esser stato vicino addirittura alla vittoria, con Verstrappen quarto.