Sergio Marchionne non ce l'ha fatta. L’ormai ex presidente e Amministratore Delegato di Ferrari e FCA si è spento nella clinica universitaria di Zurigo dove era stato ricoverato il 27 Giugno, quando le prime notizie parlavano di un intervento alla spalla. Ma mentre tutto sembrava andare per il meglio, con il classico decorso post-operatorio che procedeva normalmente, ecco che dieci giorni fa le condizioni del manager italo-canadese si sono aggravate e tutto è precipitato, con Marchionne che venerdì ha perso conoscenza finendo in coma. Negli ultimi giorni Marchionne è stato assistito dai due figli, Alessio Giacomo e Johnatan Tyler e dalla compagna Manuela.

L'ultima uscita era stata due giorni prima del ricovero, il 25 Giugno, quando Marchionne aveva consegnato una Jeep Renegade alle forze armate dei Carabinieri. Un’uscita con un forte valore sentimentale per lui, figlio di un carabiniere emigrato in Canada per il bene della sua famiglia. Non era apparso nelle migliori condizioni, ma aveva già pianificato tutto. Prima l'intervento, un breve riposo e il rush finale a capo del gruppo FCA, quel gruppo che lui stesso è riuscito a far emergere andando in contro a sindacati e critici da ogni parte. Tra un anno sarebbe arrivato il momento di salutare la FIAT e lì Marchionne si sarebbe dedicato a tempo pieno alla Ferrari, suo vero amore, dove era arrivato a fine 2014 con l'addio di Luca Cordero di Montezemolo. 

Invece qualcosa ha voluto che il fisico di Marchionne non reggesse quell'intervento o forse ci sono state complicanze dettate da altri fattori - si parla a più riprese di un tumore ai polmoni o alla prostata - e così, a quasi un mese dall'entrata in quella clinica, l'Italia e il mondo intero si vedono costrette a salutare uno dei manager migliori della storia, capace di salvare FIAT da un fallimento certo e non solo. 

I suoi successori già erano stati scelti venerdì durante un CDA organizzato in fretta e furia sia in Fiat-Chrysler sia in Ferrari, a causa del crollo repentino delle condizioni di Marchionne. Oggi il suo successore in FCA, Mike Manley, debutta ufficialmente davanti ai mercati come nuovo amministratore delegato e presenterà i risultati del primo semestre 2018 raggiunti da FCA, gli ultimi figli del lavoro e dell'impegno di Marchionne.