Giornata da dimenticare, o meglio, mese da dimenticare per Lorenzo che sarà costretto a saltare il Gran Premio del Giappone dopo aver alzato bandiera bianca in Thailandia. Queste le parole del pilota della Ducati che ha spiegato le motivazioni della sua resa: "Sono triste, ma lo ero già anche ieri. Sapevo che sarebbe stato difficile partecipare a questo Gran Premio. In frenata e nei cambi di direzione non potevo appoggiare la mano più del 10%. Ero molto lento e correvo il rischio commettere un errore e cadere di nuovo. Il rischio era troppo grande".

Lo spagnolo ha poi proseguito: "La sfortuna mi ha colpito proprio ora che ci sono tre gare consecutive" ha detto, lasciando intendere che questo possa aver creato un dubbio tra rimanere dall'altra parte del mondo o tornare a casa e provare a riprendersi completamente. Ho parlato con il mio medico di fiducia e non cambia molto andare a casa o stare qui". A questo punto è forte in rischio anche il Gran Premio d'Australia, in programma il 28 ottobre: "Non ci sono macchinari migliori di quelli che ci sono qui. Faremo una scansione TAC per capire esattamente la situazione del polso, perché oltre all'osso potrebbero esserci delle lesioni anche ad un tessuto. Non so cosa succederà tra sei giorni, ma se non sono migliorato in 14, dubito di poterlo fare in sei. Faremo quella risonanza magnetica e vedremo. Al momento non pensiamo ad un'operazione, perché questo tipo di fratture non si operano se non si scompongono. Non sto dicendo che non correrò in Australia, ma è più facile che possa farlo in Malesia".

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