Dopo due giorni di riposo, uno inaspettato, la Dakar riparte da La Paz, dove era previsto l'arrivo della 6a tappa e il successivo riposo. La 7a tappa, da La Paz a Uyuni, è stata nuovamente modificata a causa del maltempo che sta investendo il raid. Il tracciato si è allungato da 622 km a 801 km per evitare il tratto colpito dall’alluvione e con la prova cronometrata che è stata invece accorciata da 322 km a 161 km rendendo questa, al momento, la terza più breve della competizione. La tappa di oggi era anche la prova Marathon, non tanto per lunghezza, ma perché i piloti avrebbero dovuto sistemare i problemi della vettura senza l'aiuto dei meccanici al bivacco. 

AUTO- Tra le auto il trionfo è tutto per Stephane Peterhansel. Il francese, vincitore di 12 edizioni della Dakar, mette un altro tassello verso il 13° successo. Peterhansel è stato un fulmine lungo i 161 km cronometrati, chiudendo in 1h54’08” e riuscendo a precedere di soli 48” il connazionale e compagno di squadra Sebastien Loeb. L'ex campionissimo Wrc ha dimostrato ancora una volta di poter reggere il ritmo di un rivale molto più esperto du lui.

Alle spalle dei due fenomeni chiude Giniel De Villiers che sul traguardo paga un passivo di 3’33”, seguito dalla Mini di Mikko Hirvonen, giunto a 5’03” da Petehansel. Il finlandese si dimostra ancora una volta tra i migliori e risulta sempre il migliore dei piloti Mini. Il 4° tempo gli permette di mantenere la quinta posizione in classifica con oltre 20′ di vantaggio proprio sul sudafricano. Una buona prova consente a Nani Roma, giunto a 5’32”, di agguantare il podio virtuale nella generale. Lo spagnolo termina davanti all’esordiente Sheikh Khalid Al-Qassimi (+7’09”), a bordo dell'ennesima Peugeot.

Delude Cyril Despres, con un deludente ritardo di 9’07 dalla vetta, si piazza al 7° posto e scivola dal podio virtuale. Chiudono la Top-10 un terzetto di Mini composto da Yazeed Al-Rajhi giunto con un ritardo di 9’07”, seguito da Boris Garafulic a 10’40” e Orlando Terranova a 11’17”. Se Terranova guadagna il 7° posto, ai danni di Przygonski, che scivola all'8° posto. Mentre Garafulic sale al 9° posto.

Nella generale Peterhansel mantienea leadership e allunga, anche se di poco. Roma strappa il podio virtuale a Depres, mentre chiude la Top10 Dumas.

Fonte: dakar.com
Fonte: dakar.com

MOTO- Nella categoria a due ruote il trionfo va a Ricky Brabec, che fa segnare il tempo di 2:02’05” con il quale conquista la prima tappa alla Dakar della sua carriera. 

Alle spalle del pilota Honda chiude il suo compagno Paulo Goncalves. Il centauro portoricano ha chiuso con un tempo di 1'44" superiore a quello del compagno, mettendosi alle spalle Sam Sunderland. Il leader della classifica nonostante un vantaggio rassicurante continua a mordere l'acceleratore e guadagna ancora. Il suo 3° tempo, a 4'43" dal vincitore di giornata, anticipa quello di Joan Barreda Bort, pilota che in questa Dakar sta buttando via tante occasioni, anche a causa dell'errore che gli ha procurato un'ora di penalità nella 4a tappa. Barreda, giunto a 6'51", riesce a recuperare tempo e posizioni e si riporta in Top10. 

Alle sue spalle giunge una coppia francese composta da Xavier De Soultrait, a 7’10” e da Michael Metge, staccato di 8’21”. De Soultrait grazie alla buona prestazione riesce a risalire in sesta posizione. 

7° tempo per Todd Smith, su KTM a 9,’39”, seguito da Mathias Walkner giunto a 9’59, nonostante 5′ di penalità presi a inizo tappa.

Chiudono la Top-10 Pablo Quintanilla, giunto a 10’28” e l’esordiente boliviano Walter Nosiglia Jager a 10'39".

11° Adrian Van Beveren , che difende il podio da Gerard Farres Guell, giunto alle sue spalle. 

Sunderland allunga e rifila 5' a Quintanilla, mentre Van Beveren tiene il podio respingendo l'attacco di Guell.