Colpi di scena a non finire in questa Dakar 2017, segnata dal dominio Peugeot tra le auto e dai tanti ritiri tra le due ruote. Dopo il giorno di riposo forzato di ieri a causa del maltempo, si è ripartiti da Chilecito per una tappa, la decima, che portava la corsa fino a San Juan, dopo 751 km di corsa e 449 km di prove speciali. Tra le auto tante sorprese, tra ritiri e incidenti, mentre tra le moto è stato un susseguirsi di ritiri, su tutti quello di Pablo Quintanilla, 2° in generale prima della partenza.

AUTO- Ha dell’incredibile quello che è successo tra le auto in una giornata dominata, come di norma ormai, dalle tre Peugeot dei tre fenomeni Loeb, Peterhansel e Depres. L’ultimo, vincitore di 5 Dakar, ma sulle due ruote, è stato a lungo in testa alla corsa, mantenendo sempre un buon margine su Peterhansel e Loeb, che si son dati battaglia a distanza. La tappa in base ai tempi è andata nelle mani di Sebastien Loeb, capace di fare poker e di allungare in vetta, ai danni di un Peterhansel, che dopo essere passato in testa al primo WP, era scivolato, incredibilmente, a 11’ dalla testa della corsa, passata momentaneamente a Depres. Subito, però, è arrivata la notizia che tra il WP1 e il Wp2 Peterhansel era stato coinvolto in un incidente con un motociclista (Simon Marcic) ed aveva perso tempo restando con lui in attesa dei soccorsi. Gesto onorevole, che la giuria non ha dimenticato appena il francese ha superato il traguardo, e così dopo lunghi minuti di decisione si è scelto per abbuonare i minuti di tempo persi da Petehansel allo stesso, che è saltato così in testa alla classifica, e con un vantaggio non da poco. Tempo di 4h47’ netti e vantaggio di 7’28” ai danni di Loeb, che, dopo essere andato vicino all’apoteosi, con tanto di poker, si ritrova ad un abisso dal compagno, sia nella classifica di tappa, sia nella generale. In tutto questo il terzo incomodo, Cyril Depres, mette al sicuro il podio, per così dire, perché alla Dakar nulla è sicuro. 3° posto di tappa a 10’01” da Petehansel, dopo aver condotto la gara dal 2° al penultimo Waypoint.

4° posto per un sorprendente Al-Rajhi che con la Mini JCW chiude, un’ottima prova, a 19’03” dal tempo del vincitore. Alle spalle del saudita chiude il suo compagno di team, e padrone di casa, Orlando Terranova, 5° a 20’12” dal vincitore. Piccola giornata no per le Toyota, dato che il primo driver della casa nipponica, il sudafricano Giniel De Villiers, è solo 6° a 22’48” dalla testa, seguito, a debita distanza, dal compagno Rautenbach, che fa segnare il 7° tempo con 34’23” di ritardo. 8° tempo per il sorprendente cileno Fuchs, su Hrx, giunto con lo stesso distacco di Rautenbach.

9° tempo per Martin Prokop su Ford, che chiude a 38’55” da Stephane Peterhansel. Chiude la Top10 Nani Roma, ancora una volta in giornata no. Lo spagnolo, partito da Chilecito con la speranza di guadagnare su Depres, si è trovato in difficoltà sin dal primo rilevamento cronometrico.

Giornata da dimenticare per Mikko Hirvonen. Il finlandese, che si era messo bene in luce fino ad ora, ha avuto diversi problemi, sia subito dopo la partenza, sia in seguito, quando è finito in uno dei canyon presenti lungo la tappa, nel quale l’ex Wrc ha perso più di tre ore. Giornata da dimenticare e speranze di Top5 alla prima Dakar scivolate via.  

In classifica, quindi, risale al comando Monsieur Dakar, Stephane Peterhansel, che si avvicina al 13° successo. 5'50" è il distacco che paga ora Sebastien Loeb, che dovrà dare tutto nelle ultime due prove per portare a casa la prima Dakar della carriera. Chiude il podio Depres, quasi sicuro del suo 3° posto, anche in virtù della giornata nera di Roma, che resta al 4° posto, ma ad 1h dalla testa. Con Hirvonen out, o meglio in pesante ritardo, il 5° posto diventa lotta a due tra De Villiers e Terranova, in ritardo di 2'33" rispetto al sudafricano. 7a posizione, a sorpresa, per il cileno Garfulic, seguito a 31'09" da una delle sorprese di questa Dakar: Romain Dumas, ottimo pilota, ma sempre tra i prototipi prima di questa Dakar. Guadagna una posizione un altro esordiente, l'emiro Al-Qassimi, che come Dumas, sta affrontando la Dakar con una vecchia 2008 DKR, meno prestante delle imbattibili 3008. Chiude la Top10 lo svizzero Rautenbach, su Toyota.  

MOTO- Come se le auto avessero riservato poco spettacolo, a rendere ancora più intrigante questo Day10 della Dakar si mettono anche le due ruote.

A vincere dopo i 751 km di corsa è il francese Michael Metge, già andato più volte vicino al successo, ma fermatosi sempre dietro ai vincitori. Solo che superato, in modo trionfale, il traguardo al francese è stata comminata una penalità di 1' sul tempo finale.

Il successo è andato così al secondo classificato, ovvero lo spagnolo  Barreda Bort su Honda, già vincitore di ieri è capace di fare tris con questa vittoria. Lo spagnolo ha chiuso la sua prova in 5h49'45", Soltanto 24" meglio dello slovacco Svitko, finalmente messosi in luce in questa Dakar.  Superato il traguardo lo slovacco si è accasciato al suolo, a causa della tanta fatica , ma è stato prontamente soccorso e portato all'ospedale di San Juan. In terza posizione ha chiuso l'esordiente argentino Caimi, autore di una buona prova, chiusa a 3'48" da Barreda. 

Chiude piedi del podio di tappa, il francese Pierre Renet, a 4'21", seguito dal portoricano Rodriguez, che chiude con un tempo di 5'46" superiore a quello di Bort. Alle sue spalle, in sesta posizione, chiude lo spagnolo Cervantes, con un tempo di 7'15" superiore al tempo del vincitore. 

Settima posizione per Adrian Metge, fratello del più quotato Michael Metge, vincitore iniziale della tappa, il suo tempo è di 8'18" superiore a quello di Barreda. 

8° posto di giornata per Paulo Goncalves, giunto sul traguardo 8'43" dal compagno. 
Chiudono la Top10 il ceco Klymciw e l'austriaco Matthias Walkner, 10° a 12'53".

Giornata difficile per tanti, a partire dal leader Sam Sunderland, partito bene, ma persosi nel corso della prova e giunto 12° al traguardo con 17'06" di distacco. Alle sue spalle invece chiude lo spagnolo Farres Guell, con 21'25" di distacco. Giornata difficile anche per Adrian Van Beveren, giunto 17° con 30'14" di distacco, e a Xavier De Soultrait, 22°, con oltre 50' di ritardo.

Chi però paga pesantemente questo Day10 è colui che, fino alla partenza, occupava la seconda posizione in classifica, ovvero Pablo Quintanilla. Il cileno ha sofferto, come anche Svitko, il cambio di temperatura repentino che ha interessato la corsa. 

Ora Sunderland allunga in classifica, dove passa a condurre con più di mezz'ora di vantaggio. 2° posto per Walkner, seguito da Farres Guell.  

Scivola al 4° posto Adrien van Beveren seguito in quinta posizione da un redivivo Joan Barreda Bort. Segue Pierre Renet in sesta posizione, mentre Goncalves è 7°. 8° posto per De Soultrait, seguito dall'esordiente Caimi e da Svitko, entrambi per la prima volta in Top10

Fonte: dalar.com
Fonte: dalar.com