Dopo un sabato anomalo senza qualifiche causa pioggia, la domenica è tornata a regalare emozioni, iniziando dalla gara Moto3, in cui è stato Joan Mir a trionfare, diventando il primo vincitore della stagione 2017.

Dietro lo spagnolo si piazza 2° John McPhee, apparso più in forma di come lo conoscevamo, mentre la posizione più bassa del podio la conquista Jorge Martin. Quarto è Aron Canet, mentre l'Italia rimane delusa, perché la gara ha visto nelle posizioni di testa anche diversi italiani ma nessuno di loro è riuscito a finire nella top 3: all'arrivo Fenati è 5°, Migno 6°, Antonelli 7° e Di Giannantonio 8°. Deludono particolarmente in questa giornata Nicolò Bulega ed Enea Bastianini, specialmente il primo, che nelle prove sembrava avere un buon passo, mentre il secondo lamenta problemi di adattamento alla nuova moto.

LA GARA Allo spegnersi dei semafori ottimo scatto di Martin, mentre pessima partenza di Fenati, che perde diverse posizioni e finisce intorno alla decima dopo la prima curva; lo spagnolo tenta da subito una piccola fuga, tallonato da Mir, mentre rimangono attardati Bulega e Bastianini. Nei primi giri Migno appare molto in forma, rimanendo sempre tra i primi tre, con Fenati ed Antonelli che rimangono in attesa,  forse per la scelta di una rapportatura del cambio poco adatta a sfruttare a pieno la scia in nome di una buona uscita di curva. Nel frattempo risale fino a giungere nel gruppo di testa Di Giannantonio martellando ottimi tempi, mentre davanti avviene il solito scambio di posizioni ad ogni passaggio.

A 5 giri dalla fine si accende la lotta: Di Giannantonio prende la leadership, con Mir che gli rampa addosso, ma Fenati non vuole fare sconti a nessuno: l'ascolano si mette secondo in attesa, seguito da McPhee e Canet, e questi formano un piccolo buco insieme a Mir. La fuga dei quattro si ricompone dopo la prima curva grazie al gioco delle scie, mentre tende a riprendere consistenza nella seconda parte della pista. Inizia l'ultimo giro: Mir attacca McPhee e si invola verso la vittoria, dietro succede ben poco contrariamente a quello che ci si poteva attendere, mentre dietro arrivano in fila Martin, Canet, Fenati, ​Migno, Antonelli e ​Di Giannantonio.