Romano Fenati era tra i più attesi alla vigilia dell'inizio del mondiale Moto3 perché tutti erano interessati a sapere come sarebbe stato il suo ritorno in scena dopo il divorzio con lo Sky Racing Team, avvenuto nello scorso agosto. Il pilota di Ascoli Piceno, dopo un inverno positivo nei test, ha risposto alla grande anche quando si è cominciato a fare sul serio, cogliendo in Qatar un quinto posto che per la verità non rende del tutto onore alla sua grande gara in bagarre nel gruppo di testa, ma la Moto3 è spesso così ed anche lui è stato contento di quanto fatto.

Fenati è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, e l'intervista naturalmente è partita con un commento sulla sua prestazione di Losail: "sono contentissimo dell'inizio, erano mesi che non facevo una gara e non sapevo come avrei tenuto. E' andata meglio del previsto". Il 21enne pilota dello Snipers Team tiene a sottolineare il gran feeling che da subito si è instaurato con la nuova moto, ma anche con la squadra, dicendo che "ho fatto il mio miglior inverno di sempre, trovandomi subito con la moto e facendo una bella crescita a ogni test: il telaio, la carena, il motore.". Quando si ha davanti un pilota ormai esperto della categoria come Fenati è impossibile evitare di parlare di lotta per il titolo e da molti è considerato tra i favoriti: l'ascolano risponde che "non mi sento un favorito, il favorito è quello che vince. E serve un po' di fortuna, la moto, il team, il pilota". Contrariamente a quello che molti potrebbero pensare, afferma poi che "di riscattarmi non me ne frega nulla, l'importante è continuare a correre perché mi piace, non per riscattarmi. Altrimenti potevo restare a casa. Io faccio la mia strada."

​Si passa poi a dare uno sguardo al passato e non si può non parlare di quella che è stata la fine del rapporto con lo Sky Racing Team. "Tutta la storia è stata letta male - dice Fenati - Non è successo nulla di particolare, si sono solo divise le strade. Con Valentino c'è un rapporto normale, non ci siamo visti più, ma quando accadrà sarà come sempre. In Qatar mi sono incrociato con Uccio e siamo rimasti cinque minuti a parlare del più e del meno. Quanto accaduto è stato visto come la guerra di John Rambo, ingrandendo le cose". Si dice che ciò che non uccide fortifica, ed anche per Romano è stato così, che ammette che "ciò che è successo non mi ha insegnato nulla in particolare, ma sicuramente ha cambiato un po' le cose, è stato un momento importante della ma vita".

Fenati è nel motomondiale dal 2012, ma non è mai riuscito a conquistare il titolo in Moto3, cosa non facile in una categoria in cui ad ogni gara ci sono tanti piloti in lotta che possono vincere come arrivare decimi. L'ascolano non sente che questo sia un anno decisivo per la sua carriera, dicendo che "se non vincerò il mondiale non sarà una delusione. Arrivare terzo sarebbe già bellissimo, quando si è a casa si pensa di vincere tutto, poi però prendiamo quello che viene". Sarebbe dovuto passare in Moto2 in questa stagione, ma rivela che già in passato c'era stata l'occasione: "spero che sia il mio ultimo anno in Moto3, per poi salire di categoria. Già nel 2014 volevo farlo, ma sono sempre stato bloccato. C'è stata poi una lunga trattativa con Luca Boscoscuro, c'erano le moto e ci ho lasciato un po' il cuore, però mi ero allenato con una Kalex e, in una situazione complicata, andare con la Speed Up, buona moto ma difficile, poteva essere complicato e farmi finire nell'oblio. Invece sono ripartito dalla Honda, simile alla KTM, per riprendere ritmo e confidenza. Ma attenzione, il 21enne non si pone limiti, aggiungendo che "salire di categoria significa Moto2 ma anche MotoGP, perché è lì che fin da piccolo sogno di arrivare, il sogno è quello, però...se si presenta l'opportunità della vita bisogna sfruttarla, cercando però di non farsi buttare fumo negli occhi".

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