Una spalla lussata sabato scorso, partenza per il Giappone e fisioterapia: questa è stata la settimana di Jorge Lorenzo. Un incidente durante l’allenamento ha messo per un attimo a repentaglio l’ultima fase di campionato del maiorchino, che però sembra essere comunque in forma. Lo dimostrano gli ottimi tempi ottenuti sul tracciato di Motegi durante tutte le sessioni di libere del venerdì. A suo dire, è stato meno incisivo il sabato a causa di un cambiamento delle condizioni della pista, ma ciò non gli ha impedito di ottenere un ottimo risultato: si porta a casa la pole position, battendo tutti e stracciando il record del circuito. L’infortunio sembra, almeno oggi, non aver influito sulle prestazioni di Lorenzo, che ha beffato proprio sulla bandiera a scacchi il compagno di squadra e primo rivale in classifica. Sua la pole position in uno dei momenti chiave del campionato. Lorenzo c'è e lo dimostra. Lo spagnolo della Yamaha però si è presentato ai microfoni non molto soddisfatto delle sue qualifiche. Afferma infatti: “Beh, sono contento ma non è la pole position più euforica della mia vita. Una pole è una pole e bisogna essere contenti. Avrei fatto un giro simile con la 33, ma con questa siamo migliorati di un decimo e mezzo. Non è tanto, ma è pur sempre qualcosa. Abbiamo salvato il pneumatico morbido in tutto il weekend per l’ultima uscita. Alla fine devo essere contento per la pole, ma la verità è che non ha un sapore così tanto dolce, perché l’ho ottenuta per pochi decimi. Le condizioni dell’asfalto sono cambiate, la moto lavorava allo stesso modo, ma dietro scivolava molto di più, specialmente in curva 1 e 5 e non avevo sufficiente confidenza per entrare in curva. Ho fatto 44.7/44.9 nelle libere di ieri, ma non ho potuto farlo nelle FP4 per questo motivo. Sembra però che per gli altri non abbia inciso molto questo cambio”.

Una pole difficile dunque, che lascia presagire una lotta senza sconti. Soprattutto perché accanto a lui scatterà proprio Valentino Rossi, il primo rivale in classifica. Una vena polemica nelle parole di Lorenzo, che sostiene di avergli mostrato troppo le sue carte durante i primi giri del Q2, mentre afferma poi che i tempi in scia sono nettamente più facili di quelli completati da solo: “In qualifica si sono avvicinati tutti, ma avendo sempre uno davanti è normale riuscire a migliorare moltissimo. Questo sport è così, non guidiamo soli in pista e a volte succedono queste cose. Alla fine penso che Valentino, seguendo altri piloti per due giri, abbia finito molto vicino. Il tempo è buonissimo, ma forse dovevo mettere in atto una strategia diversa. Nei primi giri mi sono troppo lasciato seguire da Rossi e ho scoperto le mie carte. Con una strategia diversa avrei fatto più o meno lo stesso tempo, ma Valentino magari sarebbe stato 3 o 4 decimi, o forse mezzo secondo più lento. Sarebbe partito dalla seconda fila e per come è ora la situazione in campionato è molto importante per me vedere come è messo lui e viceversa. Per la gara dipende dal tempo, se piove sarà una cosa diversa. Se non piove avremo un bel ritmo, ma i rivali sono migliorati molto durante le prove”.