Avrebbe potuto avere conseguenze fatali il botto che ha visto protagonista Alex De Angelis nelle prime fasi delle FP4. Il 31enne sanmarinese ha sbattuto rovinosamente all’uscita della curva 9, nella parte interna, restando per lunghi, interminabili secondi inerte accanto alla sua moto, andata distrutta nell’impatto.

Il pilota è sopravvissuto – e già questa è la nota lieta, data l’entità dell’urto -, pur riportando conseguenze fisiche rilevanti. De Angelis ha perso conoscenza nell'incidente salvo riacquistarla in seguito, al centro medico del circuito, dove si è mostrato in grado di respirare autonomamente, muovere le gambe e rispondere al personale medico. Una volta stabilizzato, è stato poi trasferito in elicottero all'ospedale universitario Dokkyo di Mibu per ulteriori accertamenti.

La dinamica dell’accaduto resta da chiarire. Tuttavia, la ricostruzione più plausibile ci viene offerta da Valentino Rossi, transitato pochi attimi dopo l’impatto: “Sono passato lì subito dopo, credo abbia fatto un high side perché c'era una traccia nera sul cordolo, per poi andare a sbattere a sinistra sul guard rail. Vederlo così a terra mi ha spaventato, mi fa piacere sapere che stia meglio, è un gran sollievo”.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, De Angelis presenta un quadro clinico piuttosto serio senza però essere in pericolo di vita. L’alfiere della Ioda Racing è stato sottoposto a tre Tac che hanno evidenziato un trauma toracico con fratture costali bilaterali, una contusione polmonare - “una sofferenza del polmone che bisognerà controllare nei prossimi giorni affinché non sviluppi un’insufficienza respiratoria o un’infezione”, ha spiegato il Dott. Michele Macchiagodena - e un trauma cranico. Inoltre, Alex ha riportato fratture alle vertebre dorsali (T7, T8, T9, L4 e poi fratture trasversali a T2, T4, T8), ma senza apparente coinvolgimento del midollo spinale (da confermare con ulteriori accertamenti), e una microfrattura dello sterno.

SUBITO DOPO L’IMPATTO - Dopo le fasi concitate dei primi soccorsi, così si era espresso il responsabile del team Ioda, Giampiero Sacchi, prima di raggiungere il pilota in ospedale: "Ha delle microfratture che non toccano il midollo, non c'è alcun versamento di sangue, e deve fare degli esami pure per fegato e reni. Ai polmoni ha preso una grande botta, ma pare non ci siano versamenti. È svenuto per la botta sulla schiena, ma poi è tornato cosciente e ha mosso subito le gambe. È pieno di botti e molto dolorante, dovrà fare altri esami, da nei prossimi due giorni c'è una domenica e lunedì è festa nazionale, vediamo come fare".

Il responsabile della Clinica Mobile, il dottor Michele Zasa: “È una situazione di media gravità, ha molte fratture alle vertebre, è importante che il midollo non sia coinvolto ed è davvero rassicurante che la Tac sia negativa. Penso che per lui la stagione sia conclusa, credo che lo rivedremo in pista l'anno prossimo”.