Il Gran Premio della Malesia poteva essere ricordato per la celebrazione del decimo titolo mondiale di Valentino Rossi. Invece la storia è stata diversa ed entrerà negli annali per essere stata forse la “condanna” ad un titolo che fino a poco tempo fa sembrava ben saldo.

L’incidente che ha visto protagonisti proprio il Dottore e Marc Marquez è stato al centro di numerose polemiche, che hanno fatto da scia alle dichiarazioni di giovedì in conferenza stampa.

Al settimo giro, durante una dura lotta per la terza posizione tra i due ormai acerrimi rivali, il Campione del mondo in carica è scivolato, mettendo fine alla sua gara. Solo rivedendo le immagini la dinamica dell’incidente è stata più chiara: nella bagarre, tra un sorpasso e l’altro, proprio in curva 14 Valentino Rossi ha sollevato la gamba, buttando giù Marquez. Furioso il pilota della Honda, così come il team. La Direzione Gara ha immediatamente messo sotto investigazione la manovra, rimandando tutto a fine gara. Dopo la bandiera a scacchi sono stati convocati entrambi i piloti per analizzare l’episodio. Il verdetto della Direzione Gara è stato chiaro: a Valentino Rossi sono stati tolti 3 punti dalla patente, che sommati a quello sottratto a Misano fanno 4. Partirà dunque dall’ultima casella in griglia di partenza a Valencia, ultimo appuntamento del Mondiale ormai cruciale.

Né Rossi né Marquez hanno proferito parola sull’accaduto. Per loro hanno parlato gli uomini dei box: le prima parole, proprio durante la gara, sono arrivate da Livio Suppo, che ha affermato: "Vale ha deliberatamente dato un calcio alla moto di Marquez. La Race Direction ha detto che esaminerà tutto a fine gara, quindi aspettiamo". Controbatte invece Silvano Galbusera, che difende il proprio pilota: "Sicuramente è stata una condotta fatta di ripicca apposta per far perdere il mondiale a Valentino. Devo rivedere le immagini. Non credo che arrivi la penalizzazione, non ho visto". Una volta arrivata la decisione, Suppo è tornato sull’argomento, intervistato da Sky:Anche a freddo non ho cambiato idea sull’accaduto”. Fermi dunque in casa Honda, furiosi e sconvolti da un gesto inspiegabile per un grande campione.

Le polemiche sollevate non si sono placate, anzi. Ormai la divisione è netta: il gesto di Valentino Rossi è stato considerato ingiustificabile, ma da alcuni è stata considerata come una risposta ad una provocazione dello stesso Marquez. Lo spagnolo è stato già accusato dal leader iridato di averlo intralciato in Australia favorendo, volente o nolente, Jorge Lorenzo. L’opinione di molti vede lo stesso Marquez stizzito dalle affermazioni di quello che per lui è stato un idolo di infanzia. Questo lo avrebbe portato a puntare tutta la sua gara su Rossi, infastidendolo e frenandolo in una lotta che poteva vederlo vicino a Lorenzo e Pedrosa, quest’ultimo vincitore. Ovviamente l’altra scuola di pensiero non la vede nello stesso modo, sostenendo fermamente che ognuno abbia il diritto di correre la propria gara.

Le chiacchiere continueranno, così come la vicenda che ha visto protagonisti i due top riders. La Yamaha ha deciso infatti di presentare il ricorso. Il verdetto si saprà solo tra qualche ora.