Se chi ben inizia è già a metà dell’opera, Jorge Lorenzo può dirsi più che soddisfatto. Il campione in carica ha dominato la prima giornata di test sul circuito di Sepang lasciando tutti gli altri a oltre un secondo. E, a quanto pare, in sostanziale scioltezza.

La verità è che stato tutto abbastanza facile e sono anch’io sorpreso di essere veloce con le Michelin. - ha commentato Lorenzo - Riesco a essere più efficace in accelerazione, cosa che con le Bridgestone mi riusciva complicato, senza perdere in frenata. Inoltre anche l’elettronica ha progredito”.

Ovviamente sono solo i primi passi. Serviranno tempo e chilometri per assorbire le novità introdotte dal nuovo regolamento; in particolare, secondo il maiorchino, sul fronte della gestione elettronica, meno sofisticata rispetto al 2015.

Sull’elettronica, soprattutto, ci sono ancora grandi margini di miglioramento. Stiamo incominciando a capirla un po’ di più e facciamo progressi a ogni uscita. Ho usato soprattutto la M1 più vicina a quella 2015 e domani sarà importante provare anche l’altra a fondo”.

Egregia anche la presa di contatto con le nuove gomme Michelin, che son parse assecondare al meglio le traiettorie pulite del ‘martillo’. “Se penso che ho fatto quel tempo con 55° e una gomma usata sono soddisfatto, ma siamo ancora lontani dal record del circuito. Sono sicuro che i rivali arriveranno presto, ma intanto con le Michelin mi trovo bene. Qui a Sepang ho sempre fatto fatica a stare nelle prime posizioni, anche se spingevo di più. Le nuove gomme sembrano funzionare meglio per lo stile di guida di alcuni piloti, come me e Pedrosa”.

Infine un accenno al rientro di Casey Stoner nelle vesti di collaudatore Ducati. L’australiano, lo ricordiamo, scenderà in pista nella giornata di domani. “Penso che Casey potrà stare nelle prime tre posizioni”, ha concluso Lorenzo.

Valentino Rossi ha vissuto un lunedì dai due volti. Da un lato l’ottimismo per il piazzamento, dall’altro il distacco rimediato dal compagno di box. “Da una parte sono abbastanza contento ma dall’altra il gap da Jorge è grande, - ha spiegato il ‘Dottore’ - ma è anche vero che è stato più forte di tutti e il migliore come ritmo. Oggi abbiamo lavorato molto e i conti si faranno solo alla fine di questi tre giorni”.

Un Valentino apparso sollevato (“Mi sento bene, ma già da un po’ di tempo. Il bello è proprio potere ricominciare tutto dal principio un’altra volta”) e sorpreso dall’exploit Yamaha. “Non me lo aspettavo, credevo di soffrire di più. Non dimentichiamoci, però, che è solo il primo giorno: domani potrebbe cambiare tutto e mercoledì nuovamente. Le Honda erano andate bene nei test di Valencia e Aragon con le Michelin, per questo sono sorpreso”.

Il pesarese si è soffermato sul gap con Lorenzo (“E’ più forte in frenata, mentre io faccio un po’ di fatica a fermarmi. A un certo punto ha abbassato i suoi tempi e poi è rimasto su quei livelli”), analizzando poi il rendimento complessivo della M1: “L’elettronica va già abbastanza bene e, specialmente, Michelin ha migliorato la gomma anteriore anche se c’è ancora molto da fare. Abbiamo però già adattato il set up della moto alle nuove coperture, sarà importante capire come progredire”.

Delle due moto a disposizione, Rossi ha confessato di aver usato “soprattutto la più simile alla 2015, per intenderci quella con il tappo del serbatoio nella posizione classica. Non ho avuto abbastanza tempo per provare a fondo la nuova, ma il primo obiettivo in questi test è quello di scegliere con quale continuare”.

Differenze, ha chiarito Valentino, che riguardano soprattutto “la distribuzione dei pesi, per fare lavorare meglio la gomma anteriore, ma in sella non si sente una grande differenza. Forse, anche perché le Michelin con le ultime evoluzioni stanno andando nella direzione delle Bridgestone”.

Non solo un nuovo fornitore di pneumatici: anche l’inedita ruota anteriore da 17 pollici ha contribuito, secondo Rossi, a modificare piuttosto radicalmente le dinamiche di guida. “L’angolo di piega è minore, ma la differenza più grande è nelle traiettorie, nel modo in cui si entra in curva. Per farla semplice, direi che sono più simili a delle gomme stradali”, ha commentato il pesarese, ventilando la possibilità di differenziare la scelta rispetto a Lorenzo “anche se sarebbe meglio che usassimo entrambi la stessa moto. Al 90%, direi che sarà così”.

Anche Rossi ha concluso rispondendo su Stoner: "Un avversario in più, sono curioso di rivederlo e pensa sarà veloce".

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