La sfortuna non sembra abbandonare Andrea Dovizioso, che anche in Texas si è ritrovato fuori dai giochi perché buttato giù da un altro pilota. Ancora una volta il pilota della Ducati ha perso la possibilità di lottare per un buon piazzamento, facendo sfumare per la seconda gara consecutiva il sogno di un podio.

Incolpevole Dovizioso come lo è stato Dani Pedrosa, che ha perso il controllo della sua Honda centrando in pieno il forlivese. Lo spagnolo è andato immediatamente a sincerarsi delle condizioni di Dovizioso, inginocchiato a terra subito dopo l’impatto, ma fortunatamente illeso. Senza conseguenze anche la caduta di Pedrosa, che è poi andato al box Ducati per scusarsi nuovamente.

È tutt’altro che felice Dovizioso, dopo la seconda opportunità di podio sfumata non per colpa sua, ma è anche consapevole del fatto che, nella sfortuna del risultato, c’è stata la fortuna di non essersi fatto male: “Ho preso un po’ di botte, ma sono anche fortunato, perché per come mi è arrivata la moto avrei potuto farmi un po’ più male. È stato un weekend strano, particolare, non eravamo i più veloci, ma da un po’ a questa parte in gara viene fuori la realtà. Potevamo andare a podio in tutte e tre le gare ed eravamo gli unici a poterlo fare, quindi cerco di guardare il lato positivo. Perché perdere il podio due volte su tre e non per colpa mia è tanto, però non ci posso fare niente, dobbiamo cercare di guardare i lati positivi e da quelli ripartire da Jerez per riprovarci”.

foto: da web
foto: da web

Non si butta giù il forlivese che, anzi, è già proiettato verso il prossimo appuntamento, a Jerez de la Frontera. Si torna in Europa, il continente dove è finita la scorsa stagione, non particolarmente brillante per la Ducati. Ma da lì è ripartita e, con un gran lavoro di squadra, oggi sono in grado di lottare per le posizioni di testa, come afferma lo stesso Dovizioso: “Quando finisci una stagione complicata, ripartire dalla successiva con un buon feeling è difficile quando si è a questo livello. Ma noi abbiamo lavorato bene quest’inverno, personalmente sono molto contento del mio team”.

Andrea Dovizioso analizza poi la gara, con dettagli e precisione, che da sempre lo contraddistinguono: “Quando ero dietro a Lorenzo, nessuno aveva grip davanti sufficiente per poter spingere quindi era una questione di sopravvivere ed essere solo fluidi. In quei momenti lì stavamo girando in 5 basso, ero al limite, ma ho visto che poi era diventato sul 5 alto. La seconda posizione poteva starci, male che andava mi giocavo la terza. Il podio oggi in queste condizioni sarebbe stato oro come in Argentina ed è la realtà che succederà quest’anno, con alti e bassi. A volte le gomme funzionano molto bene, altre volte male. È una questione di saper sfruttare la situazione – aggiunge Dovizioso in riferimento al lavoro a Borgo Panigale - noi in tre situazioni diverse eravamo là davanti, quindi sono molto contento del lavoro del team, riusciamo a lavorare bene anche quando non siamo veloci in prova e arriviamo in gara competitivi, lavoriamo su quello che ci serve. Certo, ancora non è sufficiente perché per stare là davanti con le due Yamaha e Marquez, soprattutto in alcune piste, dobbiamo ancora lavorare su qualcosa. Però tre podi possibili in tre gare sarebbe stata una buona partenza. Ma questo è quanto successo, dobbiamo portare a casa i lati positivi e ci riproviamo a Jerez”.

Arriva poi il momento di affrontare il discorso che riguarda il futuro in Ducati. Con le voci sempre più insistenti che danno Jorge Lorenzo sulla Rossa già dal prossimo anno, resta solo un sedile libero. Ma Dovizioso non sembra preoccupato in questo senso e afferma: “Non credo che i risultati sulla carta facciano la differenza quando non sei il motivo degli errori, per il posto in Ducati come per qualsiasi altra cosa. Chi ci capisce comunque sa che cosa potevamo fare, cosa stavo per fare in Argentina e cosa avrei potuto fare oggi. Per noi è tutto abbastanza chiaro, la situazione è questa. Quindi da quel lato lì zero pensieri, anzi, sono molto fiero del lavoro fatto quest’inverno e delle prime tre gare. Logicamente lavorando a stretto contatto loro sanno le cose. Oltre a questo c’è la dimostrazione di tutto quello che siamo riusciti a fare nelle prime tre gare. Quest’anno credo che ci sia ben altro per pensare al futuro, da quel punto di vista bisogna guardare anche altri aspetti oltre al risultato a fine giornata, poi starà a loro decidere”.