Il suo ritorno in Ducati è stato accolto da tifosi e appassionati da tutto il mondo con grande gioia e al WDW Casey Stoner è stato sommerso dall’affetto dei ducatisti. L’ultimo pilota ad aver portato un titolo a Borgo Panigale, l’ultimo a vincere una gara con la Desmosedici, un uomo prima di essere un centauro. L’australiano si è ritirato (per alcuni troppo presto) dalle corse, restando però nel cuore di tanti, che a Misano lo hanno acclamato quasi di più degli attuali piloti ufficiali. Lo stesso Stoner non si aspettava tanto: “L’affetto che i tifosi mi hanno dimostrato al WDW è stato esagerato, non immaginavo così tanto calore. Devo ammetterlo, mi ha fatto davvero tanto piacere”.

Ma ciò che più ora interessa è il futuro e sappiamo con certezza cosa farà l’ex-pilota a partire dal prossimo anno: “Non sarò il coach di Jorge Lorenzo come molti dicono, ma lo aiuterò a sviluppare la moto e mi impegnerò al massimo per poter contribuire a dargli una moto competitiva”. Dunque, il ruolo del ducatista non sarà lo stesso di Luca Cadalora nel box di Valentino Rossi, ma sicuramente darà un contributo importante al Campione del mondo in carica, che vestirà di rosso a partire dalla prossima stagione, iniziando così una nuova avventura al fianco di Andrea Dovizioso in pista e di Casey Stoner nel box. Quest’ultimo sarà comunque presente all’interno della squadra per supportare entrambi i piloti, lavorando al massimo delle proprie potenzialità per far sì che la Ducati possa tornare ad essere la grande moto che regalava vittorie e gioie ai suoi tifosi e appassionati. Il Campione del mondo 2007 sa che comunque non sarà un lavoro facile: “Sicuramente la Ducati di oggi è diversa e migliore rispetto a quella che ho provato nei test di Sepang, perché comunque sono stati fatti dei passi avanti con l’elettronica. Però stiamo anche parlando di due piste diverse, come Sepang e Misano. Devo essere realista, non so se Jorge potrà far bene l’anno prossimo, perché non so come guida, che assetti usa ora che è in Yamaha. Bisognerà aspettare i test di fine stagione a Valencia. Sono molto curioso, ma credo che un campione come lui possa riuscire a vincere anche con la Ducati”.

foto: da web
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Il suo futuro, come spesso ci si domanda, riguarderà anche le gare. Dell’australiano, ritiratosi a fine 2012, si era spesso parlato come wild card su alcuni circuiti o come sostituto di piloti infortunati (l’ultimo risale all’anno scorso, quando Dani Pedrosa rimase lontano dalle gare per problemi al braccio). Ma, nonostante le molte parole, Casey non è mai tornato a gareggiare e ancora oggi c’è chi gli chiede che intenzioni abbia in questo senso: “Ho già detto abbastanza, non ho molta voglia di rispondere sempre alle stesse domande. Non so se tornerò a gareggiare, ora sono concentrato sui prossimi test in Austria”.

Non manca uno sguardo al campionato in corso, che vede Marquez al comando ed i due piloti Yamaha ad inseguire. Stoner parla così del suo ormai ex rivale, sostenendo che, nonostante la sfortuna di questa prima fase di stagione, possa ancora farcela e non tutto è ormai perduto: “Valentino Rossi non è vecchio, ci sono persone che corrono e vincono maratone anche a 40 anni. Si trova in una grande squadra ed è un fuoriclasse, non gli manca nulla per poter ambire al decimo titolo mondiale”.