Non solo i protagonisti principali nella corsa al titolo mondiale della classe MotoGP, tra i commensali della conferenza stampa che precede l'inizio del Gran Premio d'Australia, in programma nel weekend sul circuito di Philipp Island. C'è tanta Ducati nella sala stampa dell'autodromo australiano, visto che oltre ad Andrea Dovizioso, grande protagonista e secondo classificato nella classifica iridata alle spalle di Marc Marquez, erano presenti anche gli altri due grandi protagonisti della stagione in sella alle moto fabbricate a Borgo Panigale. Parliamo ovviamente di Danilo Petrucci e di Jorge Lorenzo, i quali sono andati molto bene anche nell'appuntamento di domenica scorsa a Motegi. Molto bravo è stato il ternano, che con un altro podio e il terzo posto alle spalle proprio di Marquez e del Dovi ha suggellato un'altra grande stagione, mentre il campione del mondo 2015 ha fatto la solita gara a due facce, conclusa con la quinta posizione ottenuta in rimonta dopo essere stato anche davanti a tutti nei primi giri, come spesso gli è accaduto in stagione. 

Si parte da Danilo Petrucci, che è stato il primo a prendere la parola durante la conferenza stampa in quel di Philipp Island. Si è parlato in primis del sorpasso con cui Dovizioso si è sbarazzato del pilota del Team Pramac, nel bel mezzo della bagarre che coinvolgeva anche Marquez per la vittoria in quel di Motegi, e il ternano spiega che il sorpasso subìto è stato vero, e non agevolato da lui: "A Motegi avevo una linea diversa, non è che mi sia fatto sorpassare da Dovi. E' stato un sorpasso normale. Aiutarlo? Non penso che abbia davvero bisogno del mio aiuto, nel 99% delle volte è più veloce, sia in gara sia nelle qualifiche e non abbiamo delle indicazioni particolari dal team, per ora. Bisogna capire che tempo ci sarà, quanti turni faremo sull’asciutto e quanto farà freddo. Dobbiamo ancora decidere se montare la carenatura con le appendici aerodinamiche: da una parte, ci sono tante curve dove non si frena tanto, ma qui c’è anche parecchio vento e ci sono cambi di direzione ad alta velocità. Io non ho niente da perdere, ma per come hanno corso in Giappone, anche Marquez e Dovizioso sembra che non abbiano niente da perdere: Marc è veloce, ma Andrea ha dimostrato di sapere gestire bene le situazioni, ha ribaltato i pronostici di tutti".

Prende la parola anche Jorge Lorenzo, il quale spera di poter finalmente vincere la sua prima gara della sua storia in Ducati, dopo aver ottenuto un paio di secondi posti che hanno parzialmente coperto un'annata in salita. Lo spagnolo vuole lasciare il segno in Australia, magari agevolando il suo compagno di box Dovizioso nella rimonta mondiale: "Su questa pista tanti piloti della MotoGP hanno vinto in passato: per salire sul podio bisogna essere a posto con la moto. In questa categoria è tutto talmente delicato che basta pochissimo per guadagnare o perdere un decimo: io sono vicino, mi manca poco, ma non si può sapere quanto. Questo è un tracciato 'delicato', dove c’è una sola linea 'buona', dove il coraggio può fare la differenza. Aiutare Dovizioso? Intanto, per riuscirci bisogna essere più veloce di lui e di Marquez e non è così facile... Potrebbe anche essere un GP di gruppo, con 6-7 piloti molto vicini. Non credo che Marquez cambierà modo di correre, mentre Dovizioso sta dimostrando che è capace di essere aggressivo, anche a livello di Marc e di sapere gestire bene la situazione. Adesso sono più naturale sulla moto, sono più a mio agio, ma ancora mi manca un po' di velocità e costanza".