Una Ducati torna a giocarsi il Mondiale dopo l'era Stoner ed il primo ad esserne felice, dopo ovviamente Dovizioso e Gigi Dall'Igna, non può che essere chi ha riportato la rossa nel circuito iridato: Loris Capirossi. L'ex pilota, ora membro della direzione gara, a Sepang è stato raggiunto da Andrea Dovizioso come pilota italiano più vincente in sella alla Desmosedici: "Andrea è uno dei ragazzi che meritano di più, mi piace molto come persona ed essere raggiunto da lui mi ha solo reso felice, più che se non ci fosse riuscito qualcun altro. Ma per come sta correndo da un po’ di tempo, sicuro che presto mi stacca, viaggia in sesta marcia. Peccato per i 21 punti da Marquez, non sono pochi e Valencia per la Ducati può essere complicata".

Capirex ha parlato di questa stagione 2017, fantastica per la Ducati, sulle colonne della Gazzetta dello Sport, analizzando la stagione rossa, che ha preso un piega più complicata in Australia: "Lì ha portato a casa delle briciole se guardiamo al potenziale che lui e la moto hanno mostrato tutto l’anno". Dovizioso è stata la sorpresa più positiva di questo Mondiale ed anche Capirossi confessa che non si aspettava di vederlo a questi livelli di competitività: "Non se lo aspettava nessuno. Ma gara dopo gara Dovi ci ha creduto sempre più, e con lui la squadra. Sono cresciuti insieme. Dall’Igna e il suo gruppo hanno fatto un gran lavoro, Dovizioso è stato supremo. Quello che mi piace soprattutto di Andrea è il crederci sempre, fino all’ultimo secondo. È veloce e attacca ogni volta che può. Finora ha corso in maniera perfetta". 

Certamente le vittorie più belle del Dovi sono quelle ottenute nel corpo a corpo con Marquez, una mai facile da battere nelle'uno contro uno, oltre che essere un avversario fenomenale: "Quest’anno forse ancor di più, sempre competitivo sbagliando poco. Lottare con uno come lui non è mai facile, anzi. Per questo Dovizioso ha disputato un campionato super. E l’Australia non cambia il mio giudizio".

La delusione del campionato, invece, è la Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinalese, una moto competitiva solamente in alcuni frangenti e disastrosa sul bagnato: "Fatico a capire cosa sia successo, anche perché in varie occasioni la moto del 2016 è apparsa più competitiva. Merito anche di uno Zarco che in questo primo anno sta facendo cose incredibili".

Se domenica Dovizioso non dovesse festeggiare la vittoria del Mondiale, l'Italia può stare serena grazie al trionfo di Franco Morbidelli in Moto2: "Franco ha fatto un super campionato, ha dominato. Si merita di correre nel 2018 in MotoGP. Ora però arriva il difficile, lui è uno che lavora tanto, si impegna e sono convinto che potrà fare bene. Ma gli servirà pazienza, la Honda che guiderà è bella complicata".