Si è chiuso da poco un 2017 da incubo per la Yamaha ed il 2018 non sembra nascere sotto una buona stella. I risultati ai test di Valencia possono essere confortanti, ma l'indecisione dei tre piloti di punta della casa di Iwata no: Rossi vuole la base 2016, Zarco la 2017, Vinales non lo sa ancora. Parla di tutto questo alla Gazzetta dello Sport, Lin Jarvis, Team Principal Yamaha, che parte proprio analizzando l'anno nero chiuso una settimana fa: "I problemi sono iniziati prima di Le Mans. A Jerez la prima avvisaglia: lì nel 2016 Valentino aveva dominato, è stata una grande sorpresa vedere quanto abbiamo faticato. La cosa si è ripetuta a Barcellona, altra pista tradizionalmente buona. E ci siamo resi conto di avere problemi su piste con poco grip. Quest’anno abbiamo sperimentato più volte problemi di consistenza delle gomme. Anche se non è una scusa. Michelin ha ribadito che non è cambiata la costruzione del pneumatico posteriore, ma noi abbiamo avvertito qualcosa di diverso"

Che la Yamaha 2017 avesse qualche problema, Rossi lo aveva detto già nel corso dei test invernali, ma a fronte dei risultati portati da Vinales, stabilmente il primo sia a Valencia, sia a Sepang ed anche nelle prime gare, ma la casa di Iwata ha preferito seguire il giovane spagnolo, come confessa Jarvis: "Ma non eravamo semplicemente abbagliati da Vinales. C'erano i risultati. Se sei davanti e vinci, pensi sia la direzione giusta". Per il giovane spagnolo è stato un primo anno da ufficiale abbastanza duro. Prima la testa del Mondiale e l'entusiasmo attorno a lui, poi la lenta caduta fino al terzo posto della graduatoria a quasi settanta punti da Marquez: "È stato un anno duro per lui. Un inverno sempre davanti, vinci le prime gare, hai una fiducia pazzesca e improvvisamente iniziano i guai. Mentalmente è difficile, ancor se erodi un vantaggio di 30 punti. Rossi in questo è più esperto. Maverick non è solo, ha il suo team e niente gli avrebbe vietato di prendere una strada"

La buona notizia per la casa di Iwata è certamente Johann Zarco, miglior rookie dell'anno e più di una volta vicino alla vittoria con la moto del team Tech 3: "Mi ha impressionato in pista e fuori. Non era la prima scelta di nessun team, ma ora tanti sono interessati. Ktm per esempio. Prima dobbiamo scegliere che strada prenderemo. La 2016 non è quella giusta per vincere. Di sicuro non gli daremo la moto di fine 2017".

Infine, Jarvis, rilascia una dichiarazione sul futuro di Rossi, che proprio ieri nell'intervista a Speedweek ha detto di temere il momento del ritiro: "La sua motivazione dipenderà anche dalle prestazioni della moto. In inverno spero di riuscire a parlare con lui per capirne le intenzioni, ma credo che deciderà dopo 3-4 gare. Se dovesse smettere saremo preparati e, di sicuro, Zarco sarà uno dei candidati. Il 2018 sarà importante, tranne i piloti di Marc VdS e Crutchlow, tutti saranno liberi".

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.