E anche la terza giornata dei test di Buriram, in Thailandia, giunge a termine e con essa, anche questa seconda sessione di test, va in archivio. E dalla Thailandia, chi torna a casa con grande soddisfazione è la Honda, che domina lungo l'arco di tutti e tre i giorni, prima con Cal Crutchlow - mattatore a sorpresa del Day1 - poi con Marc Marquez e, infine, con Dani Pedrosa, che nel finale dell'ultima giornata piazza la zampata decisiva, che gli permette di beffare Johann Zarco. 

Il catalano della Honda siglia il crono di 1'29"781, ovvero 86 millesimi meglio di Zarco, che precede la Honda LCR di Cal Crutchlow e la ufficiale di Marc Marquez, quarto a fine giornata, nonostante una caduta alla curva 12. Continuando a parlare di classifica, si esalta anche Alex Rins, 5° con la Suzuzki GSX-RR, mentre il suo compagno di team, Andrea Iannone sembra sia ancora bloccato nelle sabbie mobili, dato che è soltanto 15°.

Nel codone dello spagnolo, troviamo Jack Miller, miglior Ducati del giorno, con soli 4 decimi di ritardo dalla vetta con la GP17. Un tempo che manda in bambola anche Jorge Lorenzo, che poco soddisfatto della GP18 ritrova la Desmo 2017, ma non registra nessun miglioramento sensibile e alla fine è soltanto 22° ad oltre 1"8 dal connazionale, leader della classifica. Sempre in casa Ducati, se si guarda il lavoro di Andrea Dovizioso, si intuisce subito che il forlivese non cerca il miglior tempo, ma lavora sulla sua Desmo e alla fine è comunque settimo, in 1'30"192.

La sorpresa della giornata è senza dubbio Takaaki Nakagami, che risulta anche il miglior rookie e grazie ad una Honda perfetta si issa all'ottavo posto, in 1'30"456, seguito da Tito Rabat, con la seconda GP17, quella del Team Avintia, che gli permette di conquistare il 9° posto a 695 millesimi da Dani Pedrosa e a due centesimi soltanto dal centauro del team di Cecchinello. 

Giornata, e test, da dimenticare per le due Yamaha ufficiali di Valentino Rossi e Maverick VInales, con il Dottore che spreme la sua M1 e la porta ai margini della Top10, mentre il compagno di team è 12°, preceduto anche da Danilo Petrucci. Il Dottore è staccato di 730 millesimi dalla testa, mentre un imbestialito Vinales paga 8 decimi. 

Chi mostra miglioramenti è, invece, un Franco Morbidelli, che con il 13° tempo in 1'30"648, mostra un netto ed importante passo avanti, che gli permette di precedere l'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro, che sfrutta tutti e tre i giorni per portare in pista nuove soluzioni a livello di forcella. Detto di Iannone 15°, la 16esima posizione è della KTM di Bradley Smith, che nell'ultimo giorno porta in pista varie soluzioni aerodinamiche e due carene.

Il britannico, precede Mika Kallio e Scott Redding, con la seconda GP-RS, mentre il compagno di Morbidelli, Thomas Luthi chiude al 19° posto, davanti ad Alvaro Bautista e all'esordiente Hafizh Syahrin, 21° a 1"7 dopo una giornata in cui mostra progressi e capacità, che probabilmente gli permetteranno di strappare un posto sulla sella della M1 grifffata Tech3. Ultime due posizioni, alle spalle di Lorenzo, per Xavier Simeon e Karel Abrham ad oltre 2". 

Tante le novità e gli eventi importanti da registrare in pista, durante quest'ultima giornata di test. La Honda, con Marc Marquez, prova un nuovo forcellone, ma il test dura poco, a causa della caduto dell'iridato, che però, mette tutti a tacere sul passo gara, sul quale sembra inavvicinabile. In casa Yamaha Johann Zarco è un'incognita, perchè la M1 2017 con lui vola, mentre la versione 2018 così imbizzarrita fa perdere la pazienza anche a Maveric Vinales.

Dilemmi simili anche in casa Ducati, dove - escluso Dovizioso che lavora sulla carena e sul telaio - il migliore risulta Jack Miller, con la Desmo Gp17 del team Pramac e convince anche Jorge Lorenzo a saltare a bordo della vecchia Desmo, ma il maiorchino non migliora. Sempre in casa Ducati, però nel team clienti dell'Avintia succede un caso singolare, poichè il team chiude anzitempo i propri test, poichè ai piloti manca il carburante necessario per girare, a causa di un errore nel calcolo. Per concludere, bisogna citare anche la bandiera rossa che interrompe la sessione dopo pochi minuti, a causa di un serpente in pista alla curva 3. 

E ora breve pausa, prima del ritorno in pista, a Losail, in Qatar, nell'ultima sessione di test, prima dell'inizio ufficiale del motomondiale.