Nonostante sia in procinto di iniziare soltanto la sua seconda stagione in Moto2, Francesco Bagnaia già da qualche tempo era nell'orbita Ducati e si parlava anche di un suo possibile approdo in uno dei team satelliti della casa di Borgo Panigale nel 2019. Ora, ad un mese dallo start del motomondiale, il piemontese ha annunciato a Sky Sport 24 che dal prossimo anno anche lui sarà un pilota della MotoGP e correrà con i colori del team Pramac, in sostituzione del partente Danilo Petrucci. 

Il centauro dello Sky Racing Team nella stagione d'esordio in Moto2 ha sorpreso tutti conquistando ottimi risultati - tra cui quattro piazzamenti a podio - e la palma di "rookie of the year", che gli farà iniziare il mondiale 2018 con le insegne di favorito, al pari di rivali del calibro di Alex MarquezMiguel Oliveira, più esperti di lui. Un'occasione non da poco per il rider torinese, che approderà in MotoGp a bordo di una delle moto clienti più competitive del circus come quella del team Pramac. Non sarà un esordio assoluto per Bagnaia, che alla fine del 2016 salì già a bordo di una Desmosedici, ovvero quella del team Aspar, che gli diede la possibilità di testare la GP16 come premio dopo l'ottima annata in Moto3, dove a bordo della Mahindra riuscì a conquistare due vittorie. 

Proprio la sua competitività a bordo della poco competitiva Mahindra, gli ha fatto finire addosso gli occhi della casa di Borgo Panigale, che lo seguirà passo dopo passo e lo supporterà durante l'arco delle due stagioni che lo vedranno in Pramac: "E' una squadra che mi ha voluto veramente tanto, perché parliamo di questo passaggio in MotoGP dalla fine del 2016 e finamente siamo riusciti a concludere tutto quanto. Il prossimo anno sarò in MotoGP con la Ducati ed è fantastico. Una cosa che mi hanno sempre detto dall'inizio è che gli sono piaciuto perché sono riuscito ad andare molto forte con la Mahindra e che questa è una cosa che li ha attratti molto, perché non era una situazione facile ma sia io che la squadra siamo riusciti a crescere tanto. Quest'anno bisognerà provare a chiudere l'opera in Moto2 prima di passare in MotoGP".

Il risultato, ovviamente, soddisfa anche il team di Valentino Rossi e la stessa Sky Sport, che è riuscita a portare a termine il suo primo obiettivo, ovvero quello di condurre un pilota della propria squadra e della Accademy in MotoGp. Ed è proprio per questo, che l'annuncio di Pecco è arrivato in diretta sul notiziario di Sky Sport: "E' da quando sono bambino che sogno di arrivare in MotoGP con la Ducati ed esserci riuscito è una cosa pazzesca. Quasi non ci credo ancora e sono veramente molto felice". 

Ed è stata proprio la parte dell'emittente televisiva a giocare un ruolo importante nella trattativa, come aggiunge lo stesso driver, che racconta tutte le fasi dell'operazione: "L'offerta è arrivata a fine ottobre e io d'istinto avrei firmato subito, senza pensarci. Fortunatamente ho la VR46 che mi segue in tutto e per tutto e mi hanno veramente aiutato per capire come funziona la MotoGP, che è completamente diversa dalla Moto3 e dalla Moto2. Alla fine però abbiamo deciso tutti insieme di fare questo passo e di firmare".

Invece, tornando indietro nel tempo, la mente e il pensiero di Bagnaia vanno a quel test di Valencia, dove provò la Desmo per soli 9 giri, in cui riuscì a spingerla davvero al limite, raggiungendo una velocità di punta importante: "In quei 9 giri l'unica cosa che è saltata all'occhio è che ho fatto un velocità di punta molto alta, la terza assoluta. Magari quella è l'unica cosa. Ma ho fatto solo 9 giri, quindi ci sono ancora tantissime cose che devo capire ed imparare".

Infine, Bagnaia si è concentrato sull'obiettivo più importante per lui, che è quello di conquistare il titolo in Moto2, prima di salutare la compagnia e approdare nella classe regina, dove troverà i suoi ex-rivali Franco Morbidelli, Luthi e Takaaki Nakagami e anche il suo mentore Valentino Rossi: "Quest'anno sarà un anno fondamentale per me, perché è la prima volta che posso veramente permettermi di giocarmi il titolo. Bisognerà sfruttarlo al massimo, perché ci sono tutte le carte in regola. Abbiamo fatto solo un test di tre giorni, ma siamo andati molto bene. In tre sono saliti di categoria, ma quelli che sono rimasti sono tutti molto forti e nei primi dieci ci sarà una gran battaglia".