Jonathan Rea è semplicemente un fenomeno. Dopo aver vinto gli ultimi due mondiali e aver vinto le prime gare due gare della stagione 2017 il nordirlandese della Kawasaki domina anche la terza gara della stagione, la prima delle due in Thailandia. Rea parte dalla pole, realizza il giro più veloce della gara e resta in testa dalla prima all'ultima curva vincendo con un gran distacco. Vero che questa è una pista favorevole alla sua moto ma quando Rea va così forte c'è poco da fare in ogni caso. Inoltre, il confronto con il suo compagno di squadra Tom Sykes, uno che ha vinto un mondiale Superbike quindi un campione, giunto terzo, oggi è impietoso, ulteriore dimostrazione che il pilota può fare ancora una gran differenza. La gara è abbastanza piacevole, ma sicuramente lo spettacolo è minore rispetto ai due round in Australia. La bagarre per il podio è animata dalle due Ducati di Chaz Davies e Marco Melandri, che si danno battaglia in pista con il gallese a spuntarla, mentre l'italiano si fa fregare all'ultimo giro da Sykes e giunge quarto.

Molto bene le due Yamaha, confermatesi terza forza del mondiale, con Michael van der Mark quinto e Alex Lowes sesto. Aprilia e Honda vivono un sabato mattina terribile: Eugene Laverty subisce un guasto all'ultimo giro ritirando quando era settimo, Lorenzo Savadori arriva tredicesimo dopo aver combattuto con problemi per tutta la gara. Le due Honda si sono piazzate in nona e decima posizione con Nicky Hayden davanti a Stephan Bradl, un risultato molto negativo che ha come unica consolazione il fatto che lo statunitense partirà dalla pole in gara due. Molto bene Leon Camier che porta la MV Augusta in ottava posizione, ma meglio ancora Jordi Torres che conclude settimo con la BMW, mentre il suo compagno Markus Reiterberger giunge solo quattordicesimo. Undicesimo e dodicesimo Xavi Fores e Randy Krummenacher sulle moto clienti rispettivamente di Ducati e Kawasaki. Chiude la zona punti Ramos con un'altra Kawasaki clienti.

La cronaca. Al via Rea parte bene e prende la vetta davanti a Sykes e alle due Ducati, con Melandri che passa subito Sykes e prova a non far scappare un fantastico Rea nelle prime curve. I primi quattro staccano subito gli altri, le due Yahama formano il secondo gruppo mentre gli altri si staccano subito. Nei primi giri Lowes e Van der Mark danno spettacolo dandosi battaglia in pista, con l'olandese ad avere la meglio. Davies capisce presto che Sykes non ne ha e prova ad attaccarlo per non farsi scappare i primi due, riuscendo a sopravanzarlo con bellissimo sorpasso al quarto giro. I due davanti però sono già abbastanza staccati, con Rea che cerca di dare un ulteriore strappo per staccare anche Melandri, realizzando il giro veloce. Il campione in carica inizia ad allungare sul serio, mentre Melandri inizia a perdere terreno sul compagno di squadra Davies.

A circa metà gara l'unica azione in pista è la lotta per l'ottava posizione tra la Ducati clienti di Savadori, la BMW di Torres, l'Aprilia di Savadori, la Honda di Hayden e la MV Augusta di Camier. Davanti invece le posizioni sembrano già abbastanza cristallizzate. A dieci giri dalla fine però un errore di Melandri permette a Davies di tornargli in scia e con questa lotta anche Sykes si riavvicina leggermente. A otto giri dalla fine Davies attacca il compagno di squadra, il primo attacco non va a buon fine mentre è il secondo attacco di Davies quello decisivo, che a sette giri dalla fine riesce a passare Melandri e lo stacca subito. L'italiano fatica per un paio di giri poi si riavvicina al compagno di squadra per riprendersi la posizione persa, ma Davies accorgendosi del pericolo torna a spingere allontanandolo nuovamente. All'ultimo giro arriva anche la beffa per Melandri che si trova all'improvviso Sykes in scia e si fa infilare all'ultima curva, perdendo un podio già conquistato. Rea vince dominando e grazie a questa vittoria allunga in classifica. Domani mattina alle 10 ci sarà gara due dove il nordirlandese tenterà di fare quattro su quattro.

La classifica. Rea sale a 75 punti, più staccati Davies a 60 e Sykes a 42. Quarto in classifica Alex Lowes a 36, quinto Melandri a 32 e sesto van der Mark a 27.