Alcuni piloti hanno un feeling speciale con delle piste in particolare, sono quei tracciati in cui niente e nessuno possono fermarli, in cui sono semplicemente imbattibili. È sicuramente il caso di Jonathan Rea e del circuito di Assen. Il bicampione del mondo della Superbike e leader del mondiale 2017 ha vinto ben nove volte sulla pista olandese e questo fine settimana sarà il favorito per portarsi a casa l'ennesima doppietta iridata.

La Superbike, infatti, farà doppietta proprio ad Assen, dove si disputeranno la settima e l'ottava gara del campionato. In Olanda Rea avrà un'occasione importante per allungare notevolmente in classifica, infatti da quando il pilota britannico guida la Kawasaki non ha mai terminato una gara in Olanda in una posizione diversa dalla prima e anche quando era in sella alla debole Honda ha raccolto molte vittorie in terra olandese. In nessuna pista Rea ha vinto tanto come in Olanda e con una doppietta sabato e domenica potrà arrivare a quota undici vittorie ad Assen, sette delle quali consecutive. In ogni caso nove vittorie su una stessa pista, di cui cinque consecutive, sono già numeri impressionanti. A tutti gli altri quindi serve un miracolo per fermare Rea.

L'unico in grado di fermare il campione in carica, come al solito, sembra essere il pilota della Ducati, Chaz Davies. Il gallese non ha mai vinto ad Assen, ma ha raccolto vari podi e deve assolutamente cercare di non perdere ulteriore terreno da Rea altrimenti rischia seriamente di trasformare la sua lotta al titolo in una scalata impossibile. Davies infatti dista già 50 punti dalla vetta della classifica e se riuscisse ad andare via dall'Olanda con la stessa distanza sarebbe già una grande impresa. Ma per farlo deve battere in qualche modo Rea, o in gara 1 o in gara 2, e non sarà facile. L'obiettivo realistico sono due secondi posti, in modo da limitare i danni: così facendo Davies andrebbe a 60 punti, tanti, ma non impossibili da recuperare. Se il distacco dopo la tappa olandese fosse maggiore sarebbe un disastro.

Tom Sykes, altro pilota della Kawasaki, ha vinto una volta ad Assen nel 2013, anno in cui si è laureato campione del mondo, ma al momento sembra un pilota demoralizzato e distrutto psicologicamente che viene da una serie negativa di risultati. Sykes è a soli quattro punti da Davies, ma all'Università delle due ruote dovrà fare un miracolo, altrimenti sarà già fuori dalla lotta iridata. Stesso discorso per il secondo pilota Ducati, Marco Melandri: l'italiano ha 64 punti di ritardo da Rea e in Olanda non è mai andato a podio, quindi già la tappa olandese, a meno di miracoli, potrebbe tagliarlo fuori in maniera già quasi definitiva.

Honda e Yahama arrivano a questa tappa con diverse ambizioni. In terra olandese l'anno scorso la Honda raccolse due podi, che senza uno sciocco errore di Van der Mark sarebbero potuti essere tre e l'olandese avrebbe potuto anche vincere davanti al suo pubblico. Insomma, dopo un inizio di stagione disastroso, la pista di Assen potrebbe essere l'occasione di riscatto della casa giapponese e il punto di svolta della stagione di Nicky Hayden, che nel 2006 vinse ad Assen in MotoGP, e Stefan Bradl. La Yahama, invece, vuole confermarsi terza forza del mondiale e riuscire ad ottenere i primi podi di stagione su una pista dove i due top team sembrano attaccabili. Alex Lowes sta facendo la sua miglior stagione in Superbike e su questa pista può anche andare a podio, ma la vera carta vincente della Yahama in questo fine settimana è Michael Van der Mark. L'olandese in casa è sempre andato fortissimo e non andare sul podio sarebbe una grossa delusione, anzi Van der Mark su questa pista può anche pensare di vincere e se va forte come nel 2016 sarà in lotta per la vittoria. Per Aprilia e per Eugene Laverty invece si prospetta l'ennesimo round in salita e difficilmente vedremo l'irlandese lottare per qualcosa di importante.

GLI ORARI
Venerdì 28 Aprile
09:45-10:45 FP1
14:30-15:30 FP2

Sabato 29 Aprile
08:45-09:10 FP3
10:30-11:10 SuperPole
13:00 Gara 1

Domenica 30 Aprile
13:00 Gara 2