En?gma si evolve e si scopre bambino "Indaco", la recensione del nuovo album
La copertina di "Indaco", il nuovo disco di En?gma

Chiunque sia un fruitore abituale di rap italiano si sarà sicuramente trovato tra le mani qualcosa firmato Machete. Storica crew proveniente dalla Sardegna e che con l'esplosione di Salmo è riuscita a farsi conoscere in tutta Italia e a fare addirittura il passaggio a etichetta indipendente. Ecco, in questo gruppone di amici e colleghi c'è (anzi, c'era) un rapper che è stato un po' di meno sotto i riflettori, ma che a livello di produzione scritta è sempre stato estremamente prolifico e profondo. Sto parlando di En?gma, all'anagrafe Marcello Scano, membro fondatore della Machete e che è sempre stato un elemento un po' atipico della squadra. Meno duro, meno grezzo dei suoi compari, sempre attento alla ricerca della parola giusta da inserire in una determinata rima per darle l'effetto desiderato e spesso estremamente profondo nei suoi testi. Ecco, questa diversità si è fatta sempre più grande e alla fine è successo: con un comunicato ufficiale Marcello ha annunciato a ottobre la sua uscita dalla Machete dopo anni e anni di esperienze assieme. Nessun rancore, nessun dissing o cose del genere, semplicemente la presa di coscienza che le strade che En?gma e la sua famiglia stavano prendendo erano ormai diverse, troppo per poter continuare assieme. Una decisione sicuramente sofferta, meditata a lungo e che ha influenzato l'ultima opera del rapper sardo, ovvero "Indaco", cd forse ancora più introspettivo e conscious rispetto al precedente disco "Foga" (2014), che andava già a toccare tematiche estremamente interiori. Il titolo riprende il concetto dei bambini indaco, ovvero quei bambini nati tra il 1960 e il 2000 che pare abbiano delle doti magiche latenti. Ecco, Marcello ha dunque effettuato un viaggio interiore lungo dodici tracce, in cui analizza con estrema lucidità i lati più nascosti di sè stesso, dipingendo un' atmosfera quasi mistica, in cui l'indaco, colore dell'interiorità, fa da sfondo a un quadro ben più complesso.

Il disco si apre subito con la title track "Indaco", primo singolo e che è praticamente il paradigma, la chiave di lettura, di tutto il disco: "Sembra strano che mi sento speciale/Sin da quando in posizione fetale/Davo retta a quel trambusto mentale/A metà tra stentare e ostentare". Il pezzo ha un ritmo rapido, quasi ansiogeno, che fa capire subito la grande voglia di En?gma di intrapedere questo viaggio. Frenesia che trova la sua prosecuzione naturale nella seconda traccia, ovvero "Rapa Nui", altro singolo, quello che per ora ha riscosso più successo. In questa canzone Marcello approfondisce quanto accennato all'inizio del cd, sparando tutta una serie di immagini che devono iniziare a dare i contorni del quadro, con citazioni che riguardano il mondo dell'astrologia, della mitologia e della storia antica. Con la terza traccia si inizia invece a scendere più nelle viscere del rapper olbiense. "Eco" infatti è un pezzo che parla d'amore, emozione fondamentale dell'uomo, ma lo fa ricordando spesso quanto alla fine questo sentimento ci torni indietro sotto forma d'odio e fallimenti. In quarta posizione troviamo uno dei due featuring del cd, ovvero quello con Gemitaiz. I due rapper hanno collaborato più di qualche volta. Appartengono a due mondi molto diversi, ma che alla fine portano entrambi allo stesso risultato e questo in "River Phoenix" si sente. Di seguito troviamo "Musa", traccia che, a detta dello stesso rapper, è la continuazione spirituale di "Bugie Bianche", singolo di maggior successo di En?gma e contenuto nell'EP "Rebus". Chiaro il riferimento alle divinità greche, storiche ispiratrici di scrittori e poeti, mentre il testo parla della relazione con il sesso opposto, spesso turbolenta e caotica, ma anche'essa pilastro fondamentale della vita. C'è però spazio anche per la rabbia in questo disco e in "Lula" questa emerge prepotentemente, è infatti l'unica canzone dove il rapper usa un linguaggio scurrile, proprio per trasmettere nel modo più diretto possibile il suo fastidio interiore. Il titolo è ispirato a un piccolo comune sardo dove per oltre dieci anni non si è riusciti a eleggere un sindaco, tanto era la paura di ritorsioni e la voglia di anarchia di alcuni elementi. Più criptica la settima traccia, che prende il nome di "Labirinti" non a caso. Viene toccato anche un tema pesantissimo come quello del suicidio. Non è così consueto trovare delle canzoni che vadano ad analizzare un argomento del genere e En?gma in "Prendi Me" (altro singolo) lo fa portando due storie romanzate e riuscendo a comunicare la pesantezza incredibile che può portare ad una decisione del genere. Dopodichè, il disco inizia ad alleggerirsi leggermente, non troppo, ma quel tanto che basta per non rendere l'opera di En?gma opprimente. Alla decima traccia, "Oltre", troviamo il secondo ed ultimo featuring, ovvero quello con il rapper e producer Noia. Chiudono la tracklist "Haka" e "In Ritardo", con Marcello che decide di concludere il viaggio ricordando quanto, in questa società sempre più frenetica in praticamente tutti i campi, siamo sempre in ritardo. Nel cd sono presenti anche due skit, molto corpose ("Radio Scano" e il finale di "In Ritardo"), che fungono un po' da collegamento tra il viaggio interiore del rapper olbiense e la realtà.

Per tessere un tappeto di emozioni così vasto servono i produttori giusti. En?gma ha scelto solo un nome altisonante, ovvero quello di Marz (disco di platino con "Nulla Accade" di Marracash & Guè Pequeno), produttore di "Eco". Spazio anche per Kaizen ("River Phoenix", "Prendi me" in cui è stato coadiuvato da una banda vera e propria), storico socio di Marcello e che lo ha aiutato durante tutto il percorso che ha portato alla pubblicazione del disco. In particolare si fa però notare Wsht, autore delle basi di "Rapa Nui" e "Musa", che sono entrambe di ottimo livello. Presenti poi PrezBeat ("Lula"), compare storico di Rayden (One Mic), Valentini ("Indaco"), Noia (aka Rock Birken, autore di "Oltre" e "Haka") e Ros ("In ritardo"). La traccia "Labirinti" è stato prodotta dallo stesso En?gma, che è stato aiutato da Marco Zangirolami nella fase di rifinitura.

Voto 6 1/2: è difficile dare un giudizio netto a questo nuovo step del percorso intrapreso da En?gma. Di certo l'essersi svincolato dalla famiglia Machete ha portato complicazioni non indifferenti a livello di produzione, ma lui ha saputo comunque sfornare un prodotto di qualità, affidandosi ad Artist First per la distribuzione. Non è un concept album, ma più un insieme di dodici singoli che sono accomunati tutti dalla voglia di effettuare un viaggio nella propria interiorità, tenendo sempre bene a mente pregi e difetti dei bambini "Indaco", che danno il nome e la copertina all' LP. Marcello sta continuando il suo percorso di crescita ed evoluzione tecnica e in questo disco mantiene l'uso di figure retoriche e citazioni profonde per trasmettere il suo messaggio, senza sperimentare quasi mai cose nuove o mai fatte nella sua carriera. Questo è il più grande pregio, ma anche il più grande difetto dell'opera, che sarà sicuramente apprezzata dai fan storici, perchè il livello di produzioni e rime è come sempre altissimo. Difficilmente però sarà questo il disco che permetterà ad En?gma di arrivare a fette di pubblico ancora più grandi.

Tracklist:

1 – Indaco
2 – Rapa Nui
3 – Eco
4 – River Phoenix feat. Gemitaiz
5 – Musa
6 – Lula
7 – Labirinti
8 – Radio Scano (skit)
9 – Prendi Me
10 – Oltre feat. Noia
11 – Haka
12 – In Ritardo

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