Sanremo 2017 - Le pagelle conclusive del Festival. Vince Francesco Gabbani
La vittoria di Francesco Gabbani (ansa)

Elodie - Tutta colpa mia - 5
Vocalmente eccellente, meglio di tanti altri big, ma avrebbe meritato un pezzo di gran lunga migliore di questo, troppo retrò per una ragazza di 27 anni. Nella serata delle cover tira fuori una grande prestazione, segno che quando ha dei pezzi buoni tra le mani sa farli rendere.

Michele Zarrillo - Mani nelle mani - 7
Ottimo il suo ritorno a Sanremo, dopo il malore e il periodo di ripresa. Presenta un pezzo dei suoi, romantico, sanremese, orecchiabile e con un bel testo. Mai banale.

Sergio Sylvestre - Con te - 5
Come Elodie, una voce così appare un po' sprecata per un brano del genere, che nel alterna buone cose a qualche banalità di troppo sia nel testo che nella musica. Peccato per il problema tecnico nella cover.

Fiorella Mannoia - Che sia benedetta - 8
Come tanti nella storia del Festival, entra all'Ariston da papa e ne esce cardinale. Il pezzo era fatto apposta per la manifestazione, bello, orecchiabile, significativo e retorico quanto basta per diventare giustamente nazionalpopolare. Non è bastato però per portarsi a casa il premio. 

Fabrizio Moro - Portami via - 7.5
Ritorno in grande stile per in cantautore romano, che piazza una ballata intensa ed importante sul piano del testo, che vince anche il Premio Lunezia. Avrebbe meritato molto di più del settimo posto.

Alessio Bernabei - Nel mezzo di un applauso - 3
Arriva in finale per il rotto della cuffia, presentando un brano che riesce a far sembrare "Noi siamo infinito" un capolavoro. Il quindicesimo posto è già tanto per una cosa del genere.

Marco Masini - Spostato di un secondo - 8
Si presenta al Festival con un pezzo completamente diverso dal solito e da quello che ha presentato nei precedenti 25 anni di carriera, paga nell'apprezzamento dei fan, più che del pubblico generalista, e forse anche a causa di una giuria degli esperti che tanto di esperti non sembra. Tredicesimo posto a dir poco immeritato per uno dei brani più belli del Festival.

Paola Turci - Fatti bella per te - 7
Festival strepitoso per l'artista romana. Un ritorno in grande stile con un pezzo fresco, moderno e allo stesso tempo significativo e in linea con lo stile mai banale della Turci. Arriva quinta, vicinissima ad una finale che sarebbe stata più che meritata, in un Festival comunque di livello molto alto.

Bianca Atzei - Ora esisti solo tu - 4
Bella voce, ma se fossimo in un mondo governato dalla meritocrazia il suo brano avrebbe meritato di sparire dal Festival già due giorni fa. Il ritornello farebbe senso anche a chi decide le frasi dei Baci Perugina. Arriva tra i primi 10, non si sa come.

Francesco Gabbani - Occidentali's karma - 8
E' arrivato qui da vincitore dei giovani, da outsider, dopo che lo scorso anno aveva già dimostrato di avere un pezzo superiore a quello dei big. Quest'anno se la gioca alla pari con loro e li batte. E adesso lo aspettiamo a Kiev, possibilmente con la scimmia.

Chiara - Nessun posto è casa mia - 6
Stasera canta molto meglio, e permette di raggiungere la sufficienza ad un pezzo che forse non era adattissimo per una manifestazione del genere, oltre che un po' banale sia nel testo che nella musica. Classifica non esaltante, ma più di così non si poteva fare.

Clementino - Ragazzi fuori - 6
Anche stasera canta meglio del solito, anche se il pezzo continua a non mostrarsi forte come quello dell'anno scorso. Riesce ad arrivare alla serata finale ma non va oltre, concludendo al sedicesimo posto.

Ermal Meta - Vietato morire - 8.5
Arriva anche lui - come Gabbani - dai giovani, e lo fa portando una parte di sé, forse la più sofferta. Conquista un meritatissimo premio della critica e un bel podio, e avrebbe forse meritato anche il premio di miglior testo. E' il principale esponente del nuovo cantautorato italiano, arrivato finalmente alla grande consacrazione.

Lodovica Comello - Il cielo non mi basta - 4
Intonazione inesistente per tutta la settimana, brano scarso, banale e tratti infantile che termina al dodicesimo posto, davanti a gente che avrebbe meritato sicuramente più di lei, soprattutto grazie al televoto delle ragazzine. Ma si sa che la classifica del Festival conta meno di zero.

Samuel - Vedrai - 6.5
Un Samuel che non ha voluto strafare in questo Festival, con un brano che riprende La risposta, primo suo successo da solista, e che non si presenta esageratamente ricercato, ma che mostra comunque un bel pop moderno. Arriva in finale ed è un ottimo risultato.

Michele Bravi - Il diario degli errori - 5.5
Graffia un po' di più la voce, e anche la canzone sembra guadagnarne in personalità, pur non discostandosi - purtroppo - dalla classica ballad mengoniana. Quarto posto evidentemente esagerato, avvantaggiato soprattutto dal televoto.
 

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