Dimenticare Cardiff. Sembra essere questo il mantra del Real Madrid di Zinedine Zidane, atteso domani all'andata dei quarti di finale di Champions League all'Allianz Stadium di Torino contro la Juventus. Se i merengues hanno dalla loro parte il ricordo positivo della finale di dieci mesi fa, i bianconeri sanno che in un scontro andata e ritorno possono giocarsi le loro possibilità. 

E' un Zinedine Zidane tranquillo, quello che si presenta in sala stampa a Torino, alla vigilia di una partita importante ed estremamente attesa. Pochi dubbi di formazione per l'allenatore transalpino, nonostante il ballottaggio tra Isco e Gareth Bale (ma attenzione anche alle piste Marco Asensio e Lucas Vazquez) agiti in queste ore il madridismo. Zizou preferisce però concentrarsi sul doppio confronto con i bianconeri: "Come battere ancora la Juve? Proveremo a giocare una buona partita, facendo ciò che sappiamo fare - le parole di Zizou, riportate dal quotidiano spagnolo AS - siamo pronti, ma la partita di domani non ha nulla a che vedere con quella di dieci mesi fa. Ciò che è successo fa parte del passato, ora bisogna pensare a questa sfida". E' davvero più difficile superare la Juventus nel doppio confronto? "Non lo so. Non voglio pensarci molto, così come non significano niente le partite vinte sinora. Questa è un'altra eliminatoria, un'altra gara, un altro scenario. Ciò che dobbiamo fare è prepararci bene, perchè domani sarà importante per noi. Rispetto a Cardiff è una partita completamente differente. Lì a noi è andata bene, ma ora è diverso e l'intero quadro può cambiare. Della Juve temo un po' di tutto, è una squadra completa, da rispettare in generale, sia in avanti che in difesa. La Juve è il Real d'Italia, ci sono stato cinque anni da giocatore, ed è questo il DNA del club: lottare e vincere, l'ho imparato nella mia esperienza qui. Rispetto a Cardiff noi non siamo molto diversi, perchè abbiamo praticamente gli stessi giocatori, ma la stagione non è stata così positiva come speravamo. Ora abbiamo tutti a disposizione, eccetto Nacho: mi dispiace, però sono felice di poter lavorare con gli altri". 

Zidane non si sbottona sul modulo che utilizzerà domani. 4-4-2, 4-3-1-2 o 4-3-3? "Non c'è un sistema che mi piace più degli altri. Possiamo giocare con due esterni, con il rombo, con il 4-3-3. Mi piace cambiare e poter giocare in maniera diversa. Non ho un moduolo che preferisco rispetto agli altri. Ne parlerò con i giocatori? Sono cose che restano nello spogliatoio. Spero che chi non giocherà domani non pensi di non avere la mia fiducia. Per me non ci sono riserve e titolari, ma venticinque giocatori molto forti. In certi momenti alcuni giocano più di altri. Sono tutti importanti, Isco è uno di loro. In nazionale per lui è diverso, sono sette o otto partite l'anno, mentre nel club ce ne sono sessanta. Tutti i miei giocatori devono sentirsi importanti. E' questo il mio modo di allenare, non cambierò mai da questo punto di vista, perchè credo in quello che faccio". Calcio speculativo della Juve? "Stanno facendo una buona stagione, giocando ottime partite. Tutto ciò che si dice sono solo commenti. Io ho visto molte gare della Juve, giocano bene. Fare risultato qui è complicato, anche se noi proviamo sempre a vincere. Fa parte del DNA del club, contro qualsiasi squadra. Ma i precedenti non contano". Diverse domande sul suo passato in bianconero: "Alla Juve ho imparato molto, non solo come calciatore, ma anche come uomo. Arrivai dalla Francia, fu un cambiamento tremendo, ma mi accolsero come una famiglia. Ho un buon ricordo di quella esperienza, ma ora sono da quest'altra parte e penso solo alla nostra partita. Allenare la Juve? Mai dire mai, ma sono felice qui. Mi dedico solo al Real Madrid. Non penso al futuro, sapete come funziona questo mestiere".