L’inizio, nonostante il goal a freddo messo a segno da Cristiano Ronaldo dopo nemmeno 3 minuti, prometteva ben altro; poi, con il trascorrere del tempo, il suo talento è affondato insieme alla squadra. Il match contro il Real Madrid ha rappresentato l’ennesima serata amara per Paulo Dybala sul palcoscenico della Champions League. Almeno nel primo tempo, la Joya ha mostrato la voglia di mettersi al servizio dei compagni, sia in fase di ripiegamento con il sacrificio difensivo, sia in fase d’attacco, anche se in più di un’occasione ha mancato di killer instinct – soprattutto al momento del controllo prima di calciare in porta; nella ripresa poi, ha avuto la chance dalla sua mattonella per andare a segno su calcio di punizione, ma la conclusione di sinistro – deviata dalla barriera – è uscita di centimetri.

E qui la partita di Dybala e di tutta la Juventus si interrompe: Cristiano Ronaldo realizza il goal dell’anno con la rovesciata spettacolare che gli vale la standing ovation di tutto l’Allianz Stadium e, una manciata di minuti dopo, l’argentino si fa espellere ingenuamente, lasciando i suoi in 10 ed in balia dello strapotere Blanco. Peccato per il risultato, decisamente pesante per quello che si è visto in campo, ma è inevitabile che la copertina – in negativo -, se la prende il numero 10, perché, quando serve, lui fallisce. Ad eccezione della doppietta segnata al Barcellona ormai due anni fa, Paulo manca terribilmente nelle partite di Champions League: 6 goal in 26 presenze e prestazioni quasi sempre al di sotto della sufficienza, proprio quando c’è bisogno del suo talento per fare la differenza in gare equilibrate.

E la lezione più lampante di tutte è avvenuta proprio al cospetto del Real Madrid: in un match in cui i bianconeri non hanno sfigurato in 11 contro 11, Cristiano Ronaldo ha fatto pendere la bilancia dalla parte degli spagnoli, segnando due reti con due conclusioni in porta, in una dimostrazione di tutto quello che caratterizza un fenomeno. Talento naturale, certo, ma anche tanto lavoro, concentrazione e nessuna pietà in fase di conclusione: l’esecuzione della rovesciata, che verrà ricordata negli anni a venire come uno dei goal più belli della storia, è l’esemplificazione dell’atleta moderno. In pochi – anzi, pochissimi – possono essere accostati a CR7, perché calciatori così nascono molto raramente, però si può essere decisivi anche senza essere fenomeni assoluti. Basta essere fuoriclasse. E Paulo, almeno in questo momento, non lo è.

VAVEL Logo
About the author