Madison Keys ha gli occhi chiusi, rivive la sua impresa, ripensa alle fatiche di inizio stagione. Un applauso fragoroso sottolinea la sua straordinaria prestazione. Coco Vandeweghe abbraccia la connazionale, esce sconfitta al termine di una semifinale con poca storia. Non c'è spazio, però, per il rammarico, la scena è per Madison, Coco saluta forte di un percorso nobile. 61 62, l'incontro si risolve in poco più di un'ora, i numeri certificano il dominio della nativa di Rock Island. La Keys non concede alcuna palla break, conquista il 76% di punti con la seconda, 25 vincenti a fronte di soli 9 errori.

Il parziale d'avvio si spezza all'alba. La Keys tiene a 0 la battuta, indirizza lo scambio pallina alla mano, è un perfetto connubio di potenza e precisione. Scricchiola la Vandeweghe, capitola poco dopo. Il suo muro difensivo mostra preoccupanti crepe, l'assalto del fuoco nemico ha successo. 15/40, due palle break, salva la prima, poi si consegna. Il rovescio della Keys, tirato a lucido, è il grimaldello per aprire la serratura di casa Vandeweghe. 40, altro turno a 0, Madison, cinica, allarga la forbice. Solo nel sesto game, la Vandeweghe riesce a muovere il tabellino, ad evitare l'onta. 61, naturale.

Coco rientra sul rettangolo con maggior piglio, gioca bene dal 30/30 e tiene la battuta. Inizia in testa il parziale, ma è un'illusione. La realtà emerge prepotente al terzo gioco, la Vandeweghe ha due opportunità per mantenere il comando, ma non chiude e il ritorno della Keys, favorito da alcune sbavature della rivale, è poderoso. Rottura e 21, conferma a seguire. Finisce qui, perché la classe 91 di New York non ha la forza per mantenere vive le speranze di rimonta. Secondo break, 41. La Keys chiude il filotto di 4 giochi al servizio e sempre al servizio mette il punto esclamativo. Ace, 62, finale.