Juan Martin Del Potro conquista il titolo ad Acapulco, superando nell'atto conclusivo il sudafricano Kevin Anderson. L'argentino si impone con doppio 64 in un'ora e quaranta di gioco e sfrutta così la seconda occasione, dopo la finale maturata a Auckland e persa con lo spagnolo Bautista Agut. Per Anderson, si tratta invece della terza apparizione in finale del 2018, il bilancio è di 1-2. In bacheca il titolo di New York, chance sfumata invece a Pune - KO con Gilles Simon. 

Due giocatori in grande forma, in grado di trarre il massimo da un'arma impropria come il servizio. Duello quindi serrato, deciso da pochi punti. Non a caso si assiste a due sole rotture, entrambe di stampo sudamericano. Delpo confeziona un break per set, non prestando mai il fianco alle offensive sudafricane. Anderson, nel corso del confronto, non raggiunge mai palla break, in situazioni di parità trova sempre la porta chiusa. Il parziale d'avvio si decide nella sua zona intermedia, quando Del Potro recupera due quindici e sigilla il break. 43 e allungo confermato pallina alla mano, preludio al 64. Il secondo ha invece il suo sbocco dopo pochi scambi. Anderson cade male e riporta un dolore alla gamba, l'intervento medico non evita lo scivolone in battuta. Il colosso di Tandil è cinico, firma con forza un altro strappo, decolla verso il successo. Anderson prova ad ancorarsi al match, ma non c'è spazio per ricucire. 31 Del Potro, seguendo l'ordine dei servizi si approda al secondo 64. 

Analizzando i numeri si nota una diversa incidenza con la seconda, chiave di lettura della sfida. Poco oltre il 40% di punti senza l'ausilio della prima per Anderson, ben oltre il 60% Del Potro, come detto mai in affanno al servizio. Si tratta, inoltre, del settimo successo in altrettanti incontri per Del Potro con Anderson, rivalità a senso unico. Ora obiettivo Indian Wells.