Denis Shapovalov stacca il biglietto per la semifinale. A Madrid, l'enfant prodige canadese fiacca la resistenza di Kyle Edmund dopo tre dispendiosi set. Si giocherà un posto in finale con Isner o A. Zverev. 

Tutto il repertorio negativo di Shapovalov viene mostrato al pubblico nel primo game in battuta. Il giovane canadese paga la sua esuberanza, e le maldestre uscite dal servizio. Spara ben tre dritti in corridoio, effettua un doppio fallo ed è costretto ai vantaggi. Concede una palla break, ed Edmund non perdona; passantino basso in corsa che piega il piatto corde del classe '99. Break. Il game successivo non è per niente facile per il britannico, che deve annullare una palla break -  schiaffone di rovescio e braccio di ferro vinto da Shapovalov - con una prima vincente sulla T. Ai vantaggi, custodisce il break. Game interlocutorio, poi il N°22 fa e disfa come Penelope; vola avanti 30-0, poi un doppio fallo ed un comodino in risposta dell'avversario lo destabilizzano. Due errori lo condannano, contro break.

Il 32 Shapovalov se lo prende con un servizio più rovescio stretto in diagonale da urlo, si gira sul 33. Il servizio inizia a farla da padrone, i due tennisti rischiano relativamente poco. Nel 10° gioco, possibilità per il canadese, che sente profumo di set dopo essersi issato a palla break con un dritto inside-out aprendo l'alettone. Edmund inchioda due prime, e gli risponde di no. Sul 65, spallata decisiva del N°43 che fa scambiare Edmund da fondo e lo costringe a commettere errori, successivi allo sciagurato smash di inizio game. Sfrutta subito la chance, set. 

Il secondo set sembra smazzare saggi di equilibrio. I due sfruttano intelligentemente i turni di servizio e rischiano praticamente nulla. In fiducia soprattutto Shapovalov, bravo a sfruttare la curva esterna sulla prima. I giochi continuano a fioccare, e nessuno dei due contendenti riesce a violare. Sul 43, Edmund vola 40-15 ma riesce a farsi raggiungere sbagliando un attacco e poi restando immobile, impassibile sul solito rovescio al fulmicotone del suo dirimpettaio. Ai vantaggi, game. A rischiare è invece il canadese, che commette due leggerezze pesanti e sprofonda 15-40. Con l'acqua alla gola, annulla la prima possibilità con il duo rovescio più dritto inside-out, ed impatta sul 40-40 con un rovescio lungolinea da sballo. Non contento, affila una prima vincente ed un ace per accaparrarsi il 54.

Pari si gioca sul 55, ma il controverso episodio nell'11° game rischia di far affogare Edmund sotto una patina di rimpianti. Sul 30-30, mentre effettua il movimento al servizio Shapovalov, una signore grida dagli spalti e disturba il britannico, che si ferma mentre viene assegnato l'ace all'avversario. Discussione feroce tra i due tennisti e l'arbitro, ma la situazione non cambia ed il game termina nelle tasche del classe '99. Nel successivo, Edmund esordisce con due doppi falli, ma poi si scrolla di dosso i pensieri negativi e raggiunge il tie-break. Qui, Edmund va due volte avanti ma viene raggiunto sempre, fino al 6-6, quando un errore grave del canadese lo trasporta a set point. Accoglie la risposta lunga, e si prende il secondo set. 

La tattica servizio e dritto funziona, con Edmund che incamera il primo game. Shapovalov soffre un pochettino di più, pareggia, e poi svernicia il suo avversario. Il britannico esordisce con il doppio fallo nel 3° game, viene fulminato dal rovescio diagonale, prima di commettere un errore in manovra con dritto e rovescio. Break Canada. I game scivolano via secondo lo schema del servizio, Shapovalov non rischia nulla nei propri turni di battuta e chiude 64. 

D. Shapovalov b. K. Edmund 75 67(6) 64