Il primo verdetto del lunedì è servito. Alla San Benedetto Tennis Cup, Andrea Vavassori – talentuoso classe ’95 - batte Giovanni Fonio 36 63 64 in rimonta, e raggiunge il main draw mostrando un ottimo tennis. In attesa di conoscere il suo avversario, Andrea si gode la vittoria, e si prepara ad esordire in doppio con l’ormai rodato compagno Ocleppo.

Innanzitutto complimenti per la vittoria. Quali sono state le sensazioni di questa gara?

“Ti ringrazio. Ho giocato una grande partita, lottata; Fonio è un giocatore in forma, che sta bene, molto solido con entrambi i colpi, soprattutto con il rovescio oggi. Primo set ho fatto un po’ fatica, poi sono cresciuto. Sono contento di essere a San Benedetto, città bellissima, mi sto trovando bene. Ho sofferto solo un po’ il caldo, si percepisce tanto ed incide nel match. Ci sono belle sensazioni, sono qui insieme a mio fratello e mio padre e ciò mi fa molto piacere.”

Adesso il tabellone principale! Vivi alla giornata, oppure punti a giocare un torneo importante?

Per ora mi godo la qualificazione, la prima di quest’anno. Ho giocato molto bene anche scorsa settimana a Recanati, dove ho battuto la testa di serie N°3 Hayls dopo un match combattuto. Tutto ciò mi ha dato fiducia, sto giocando bene, anche il doppio mi aiuta. Qui a San Benedetto, con Ocleppo, siamo la testa di serie N°1; ci punto molto, stiamo facendo bene. Per quanto riguarda me, cerco sempre di migliorarmi e dare un’identità precisa al mio tennis."

Mi hai rubato la domanda, che era proprio sul doppio con Ocleppo. Una coppia in voga in questi ultimi tempi, che sta raccogliendo tanti ottimi risultati; all’Italia mancano due specialisti, potreste essere voi.

Si si, ci stiamo puntando molto. E’ vero, in Italia – e mi riferisco ai giovani, Fognini – Bolelli hanno sempre raccolto ottimi risultati – siamo una delle poche coppie fisse. Io ci ho sempre puntato sin da piccolo; mio padre mi ha trasmesso la passione di giocarlo, di andare a rete. Mi ha plasmato sotto il mito di Pat Rafter, che poi è diventato anche il mio idolo. Mi piace molto, infatti, verticalizzare ed andare a rete, anche in singolo, poiché non è facile dialogare con chi spinge da fondo. Ci sono sempre più tennisti che adottano questa tattica, ed in singolare fare qualcosa di diverso può aiutare. In doppio ho una classifica che mi permette di giocare gli ATP 250, e cercherò di salire in classifica per allenarmi con giocatori sempre di più alto livello, anche se questo dovesse costringermi a giocare solo il doppio."

Ed allora speriamo che Vavassori – Ocleppo possa essere la coppia di punta del tennis italiano. Ti faccio un’ultima domanda: la partita più bella, che senti di più, in singolo ed in doppio? Forse l’esordio agli Internazionali d’Italia?

Di partite belle ce ne sono state molte. Quest’anno abbiamo giocato, e vinto, in maniera pazzesca un Challenger a Francavilla, trionfando in finale su Behar e Gonzalez, con quest’ultimo che ora è un top 50. Certamente anche Roma ricordo con affetto; abbiamo battuto Starace e Cipolla in semifinale, Rondoni e Trusendi in finale, raggiungendo il main draw di un 1000. Non me la sento di scegliere un match in particolare, ho avuto la fortuna di giocarne tanti quest'anno."

Ringraziamo Andrea per la disponibilità mostrata, e gli auguriamo le migliori fortune in singolo ed in doppio.